Mi aggancio a quello che diceva il mio socio oggi, riguardo all’editoriale di Zucconi su Repubblica nel quale definisce Twitter “un’invenzione per scoreggine mentali“.
A parte che mi piace da morire la locuzione “scoreggine mentali” e la userò in un sacco di casi, Zucconi, che mi è sempre piaciuto, dimostra i suoi limiti. Come molti in Italia.
Zucconi dimostra di parlare da un piedistallo, come tutti i nostri politici d’altronde. Zucconi pontifica da una posizione di superiorità congetturale che gli è derivata da anni di esperienza nel giornalismo tradizionale, giornalismo che di fatto sta scomparendo, o quanto meno mutando.
Zucconi parla di qualcosa di cui non sa un cazzo. E giudica.

Così non va bene e questa è l’ulteriore dimostrazione che in Italia abbiamo un solo ed unico enorme problema: la gerontocrazia.
Vecchi che decidono per tutti, anche per i giovani. Vecchi che sono opinionisti e che spostando i voti. Vecchi che fanno le leggi. Vecchi che disegnano e formano la nostra “legge morale” attraverso la Chiesa e le religioni. Vecchi che non hanno più voglia di fare nulla, che non sono più né affamati né folli. Vecchi che andrebbero bene solo per fare assistenza a quelli che fanno i buchi per strada.

I giovani, che abbiano ragione o torto, che siano loffi, stanchi, svegli, agitati, calmi, di destra, di sinistra… i giovani DEVONO comandare. E se non hanno esperienza, beh meglio: preferisco uno che sbaglia e impara dalla mancata esperienza, che uno che mi fotte perché di esperienza ne ha già troppa.