“Quando nel 1895 Joseph John Thomson scoprì per primo la particella negativa dell’elettrone e gli chiesero a cosa sarebbe servita, lui rispose che non ne aveva idea ma che aveva scoperto una cosa che fino ad allora non si conosceva.
Ai tempi in cui venne scoperto, l’elettrone era… era niente.
Oggi siamo nell’era dell’ ELETTRONica (letteralmente, l’elettronica è la scienza e la tecnologia del controllo degli elettroni) e senza la scoperta di Thomson oggi non avremmo i cellulari, i PC, i forni a microonde e tutto quello che la tecnologia moderna ci offre.
Ecco cosa stiamo facendo al CERN in questi giorni: stiamo cercando di scoprire cose straordinarie, talmente avanzate da non aver nemmeno in mente con precisione a cosa potrebbero servire domani, ma che ci faranno fare un balzo in avanti spaventoso.”

Questa che ho riportato è un pezzo di intervista rilasciata da Zichichi (o quel pivello di Zichichi per fare incazzare qualcuno) nella quale spiega il perchè la ricerca deve andare avanti e gli investimenti devono essere ingenti.
Non dimentichiamoci che di soldi ne vengono spesi tanti e spesso male: non mettiamoci a fare anche della polemica sugli investimenti del CERN e non facciamolo per due motivi:

1- nessuno di noi, se non uno su un milione, conosce abbastanza bene l’argomento da poter anche solo capire quello che accade in quel tubo e quali potrebbero essere le future meravigliose conseguenze.

2- lasciamo, per una volta, che i soldi pubblici siano davvero spesi in ricerca, su un progetto internazionale portato avanti congiuntamente da molti paesi con un unico e nobile intento.

E adesso, passata la moda buco nero, torniamo a lavorare che è meglio.