E’ bene fare un passo verso una perplessità che mi attanaglia ma che sembra non attanagliare moltissime persone che, in realtà, dovrebbero essere attanagliate a loro volta.
Chiaro, vero?
No? Beh, il punto è questo: ci sono un sacco di persone che parlano di Web 3.0 ma in realtà non solo il Web 3.0 non esiste, ma di fatto nessuno sa bene che cosa sia o cosa sarà, visto che una definizione univoca (come di Web 2.0 del resto) non esiste.
Solo che convenzionalmente il Web 2.0 è l’Internet nato dalle ceneri della bolla delle dot-com, quel Web basato sulle tecnologie che permettono un elevato livello di interazione tra il sito web e l’utente come i blog, i forum, le chat, i wiki, i social ecc.
In pratica, il Web 2.0 sono le tecnologie che hanno permesso il Web collaborativo. Quello che viviamo oggi.
E il Web 3.0?
Quando io ne parlo durante le mie lezioni, ne parlo in maniera congetturale, ovvero come di qualcosa che non solo non esiste ma che, anche in prospettiva, non si sa bene cosa sarà.
Intendo il Web 3.0 come il Web semantico: la trasformazione del World Wide Web in un ambiente dove i documenti pubblicati siano associati ad informazioni e dati (metadati) che ne specificano il contesto semantico in un formato adatto all’interrogazione e l’interpretazione (es. tramite motori di ricerca) e, più in generale, all’elaborazione automatica.
In pratica, un Web in cui le macchine non solo leggono, ma interpretano.
Riporto e spiego alcuni passaggi in cui Wikipedia “prospetta” il Web 3.0, oltre al Web semantico che può essere solo una parte del futuro 3.0
Web 3D
Uno spazio virtuale interattivo e tridimensionale, fruibile dal browser. Avete presente Second Life? Ecco, quello.
Web Potenziato
Termine nato per descrivere alcuni fenomeni, di ordine sociologico e tecnologico, che hanno portato il Web ad avere una capacità di influire sulla realtà superiore a qualsiasi altro canale informativo. Di fatto un prodotto sociologico basato sulla tecnologia che l’ha generato. Il Web come vero ed unico Mass Media.
Realtà aumentata
Sovrapporre alla realtà percepita dal soggetto una realtà virtuale generata dal computer. La percezione del mondo dell’utilizzatore viene “aumentata” da oggetti virtuali che forniscono informazioni supplementari sull’ambiente reale. Una sorta di realtà generata con i Google Glass che ho provato qualche mese fa.
Come vedete queste 4 soluzioni, o queste 4 diramazioni, sono sinergiche tra loro e non si escludono a vicenda, ma, sono anche potenzialmente vincenti una alla volta. Il Web Semantico può vivere senza realtà aumentata, il Web 3D può vivere senza Web Potenziato ecc, ma è ovvio che alcune di queste caratteristiche insieme, sono una bomba atomica.
Personalmente penso che la realtà aumentata, in sinergia con i Big Data che potranno generare un Web semantico, saranno il futuro della Rete come la conosciamo, una Rete in cui le due caratteristiche di cui sopra diventeranno, insieme, il Web potenziato.
Ergo: Realtà aumentata + Web semantico = Web Potenziato/Web 3.0
Tutti quelli che vi parlano di Web 3.0 ed escludono le caratteristiche di cui sopra, non hanno un’idea di quello che stanno dicendo. Non ce l’hanno proprio.
Pensate che qualcuno tempo fa mi disse che il “Web 3.0 è il Web etico”. Si, come no.
Concludo con le parole di Tim Berners-Lee che Internet l’ha, semplicemente, inventato:
Le persone si continuano a chiedere cos’è il Web 3.0. Penso che, forse, quando si sarà ottenuta una sovrapposizione della Grafica Vettoriale Scalabile – oggi tutto appare poco nitido, con pieghe ed increspature – nel Web 2.0, e l’accesso ad un Web semantico integrato attraverso un grosso quantitativo di dati, si potrà ottenere l’accesso ad un’incredibile risorsa di dati
Sono un divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding.
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Le 7 regole per vivere online | TEDxBologna | Rudy Bandiera
Invece il web 3.0 esiste ed è alle porte. Non riguarda solo il web “semantico” ma riguarda tutta quella fascia di servizi che mirano a far scomparire dalle nostre case gli Home PC o Desktop. Per avere una idea basti guardare quel che sta realizzando Microsoft: programmi online, Clouds per i tuoi file. Ma non è solo questo. Il web 3.0 è gia cominciato. Il fatto che ci siano macroservizi per : i commenti(disqus) , le immagini (instagram,flickr), per gli interessi (pinterest), per la tua vita social(fb, twitter), per le offerte online(groupon), per i viaggi(tripadvisor) , per la vendita(amazon) che sono tutti servizi implementabili professionali ed implementabili all’interno di un sito web la dice lunga sulla direzione che il web ha preso. Macrocontenitori interfacciabili l’uno con l’altro. Il web 3.0 a mio avviso è già qui.
@ Giuseppe Famà:
ci sto scrivendo un libro :)