Giocare d’azzardo è, per la natura stessa della cosa di cui si tratta, una cosa statisticamente stupida.
Ho le stesse probabilità di vincere al SuperEnalotto che quelle di essere colpito da un meteorite mentre passeggio, e visto che credo non sarò colpito da un meteorite mentre passeggio, non vedo il perché dovrei credere di vincere.
La fortuna non esiste: voi che leggete qua, che leggerete nei prossimi mesi ed anni, non vincerete mai. MAI. E’ statistica. Ma spenderete un sacco di soldi, un sacco. E queste è economia.
Detto questo, uno può fare con i propri soldi quello che vuole, questo è ovvio, ma viste le ultime stime nel gioco in Italia, in un momento in cui la crisi economica ci attanaglia tutti, voglio dare spazio all’idea di questo lettore, Francesco, un ragazzo giovane ma con le idee chiare, il quale mi ha chiesto di dare spazio a questa iniziativa della quale appoggio i nobili intenti.
Facciamo quindi parlare da_cake:
Un dato. La nuova manovra, che presto verrà ritoccata, contiene numeri da capogiro tipo 54 miliardi di impatto sull’indebitamento netto da trovare nel 2013.
Non capisco molto di economia, ma capisco di numeri. E mi pare che qui si debbano raccimolare 54 miliardi di €. Alzi la mano chi ce li ha così la facciamo finita subito, senza aspettare 2 anni.
Allora? Nessuno? Sicuri? E vi sbagliate!
No, non sono andato a frugare nei vostri conti in banca, ho semplicemente letto sul sito dei monopoli di stato quanti soldi abbiamo speso per il gioco d’azzardo nel 2010. 61,4 miliardi di Euro.
Sono 1000 Euro a testa. Nessuno al mondo spende così tanto.
Potenzialmente questo cosa significa? Che noi italiani abbiamo già il denaro sufficiente per risolvere i nostri problemi senza dover subire tagli ai servizi, aumenti di IVA, di età pensionabile e di tutte quelle parolacce che si leggono in tv e sui giornali.
Quello che dobbiamo fare è una rivoluzione facile, silenziosa, che non comporta sacrifici (spendere soldi per elettrodomestici più efficienti o beni di consumo ecocompatibili) o disagi (scioperi, manifestazioni).
Smettiamo di spendere soldi per giocare d’azzardo. Gratta e vinci, scommesse, poker, videopoker, bingo, lotterie, lotto, superenalotto, concorsi di ogni genere.
61,4 miliardi risparmiati.
Ogni euro non giocato sarà un euro in più per noi, ma soprattutto un euro in meno nelle tasche di quelli che, non sapendo come risolvere la crisi, approfittando della nostra debolezza per le facili (ma improbabili) vincite, hanno deciso di spronarci ancora di più a buttare via i nostri risparmi, prevedendo già che l’anno prossimo 10 miliardi in più.
Una doppia beffa nei nostri confronti. Una beffa che assolutamente non possiamo permetterci.
Sarà la nostra battaglia, il nostro compLOTTO.
Contro chi, invece di garantirci il futuro, ci fa scommettere fino al nostro fallimento.
Sarà il compLOTTO unito di un popolo che darà consapevolezza del problema a chi ignora quanto quei soldi che sperpera ogni giorno, reputandoli un sacrificio necessario per vincere e svoltare, siano in verità tutto quello che serve a lui e a tutti i noi per ripartire.
Sarà il compLOTTO di chi non gioca, ottimo, ma passa il tempo a chiedersi come si possano in Italia cambiare le cose, sognando che prima o poi tutti si mobilitino, come e quando però non si sa. Ecco, questo è il modo. Immediato ed efficacissimo. Sarà il compLOTTO di quelli che hanno vinto e vincono, ma si devono rendere conto che godono delle disgrazie altrui.
Smettano e diano inizio a una svolta, con uno spirito di unità nazionale degno del Centocinquantesimo di questa Italia, o se preferite del 9 luglio 2006. Ve lo chiedo perchè ho perso la fiducia in questa classe politica e nelle istituzioni, ma ho ancora fiducia nel singolo risparmiatore italiano, che soprattutto adesso, se può metterlo in quel posto a chi gli sta togliendo tutto, lo fa volentieri.
Buon compLOTTO a tutti.
Hashtag ufficiale su Twitter: #compl8
Se avete voglia di sensibilizzare o far capire alle persone che il gioco non è una soluzione semplicemente perchè non si vince, allora divulgte questo post ma soprattutto divulgatene il contenuto, anche Attraverso Twitter e l’hashtag #compl8
Dubito che i soldi eventualmente risparmiati dal gioco vengano poi spesi in maniera saggia ed assennata nella costruzione di un futuro migliore per tutti, ma di certo il NON spenderli nel Lotto è già una buona cosa, di per se. Non spendete i vostri soldi nei giochi organizzati dallo stato per fottervi, perchè andate ad ingrassare sempre e solo quelli! Un governo che, come detto da tutte le parti sociali che vanno da Confindustria alla CGL, fà una manovra depressiva composta del 64% di tasse e senza pensare alla crescita, un governo che raggiunge il record di deficit pubblico a luglio, un governo che non ha più scuse e nessuno a cui dare la colpa, non merita nemmeno uno, dei vostri euro.
Teneteveli in tasca, per comprare un forcone…
Bellissimo post. Non sono un giocatore,diciamo che nell’arco dell’anno spendo i miei 20 euro. Ma come mai non possiamo fare casino’, e poi la tv ci riempie di pubblicita’ di giochi online? la solita porcheria all’Italiana, faccio la guerra al fumo e produco sigarette.
Low a tutti ( tranne ai politici)
Questa non l’ho capita
Io non gioco. Per quanto attirino i jackpot milionari, non sono mai andato oltre i 2 euro messi insieme ai colleghi per giocare un qualche sistema o il biglietto della Lotteria comprato in autogrill quando torno a casa dai miei a Natale.
Detto questo, non comprendo il senso del “complotto”. Ok, spendiamo 60 miliardi in giochi, ma questo concorre alle entrate statali e se le cose cambiassero lo Stato sarebbe ancora di più in necessità. Qual’è la “soluzione”? Risparmiare questi soldi e…? Perché io non gioco e a me “smettere” di giocare non cambierebbe nulla. E se la media è di 1000 euro a persona si sa, è come la storia dei due polli, vuol dire che qualcuno spende migliaia di euro l’anno. Lui potrebbe risparmiare, ma questo come aiuterebbe gli altri? Come aiuterebbe il Paese (inteso come noi che ci abitiamo, non quei delinquenti che ci governano)?
Rudy, se puoi illuminami :)
@ Benny Evangelista:
Sisi, ragione. Come scrivo alla fine del post per me se non vengono spesi soldi nel lotto di certo non vengono spesi per cose migliori ed, aggiungo, di sicuro non vanno alla comunità sotto altra forma. Ma la cosa mi è piaciuta perchè trovo che il gioco sia assurdo e se la gente si sensibilizza e non gioca, forse sarebbe un bene per tutti. A prescindere :)
@ Benny Evangelista:
aggiungo, come dicevo su g+ che un paese che spende 70 miliardi in gioco senza trarne beneficio in alcun modo è insano. Ora, se potessi convincere, con questo post, che giocare è stupido ed è molto più saggio investire i soldi o metterli sotto al materasso, lo farei. Ecco tutto… non vuole essere una crociata ma vuole solo essere un sassolino, una eco che dice “se giochi 1000 euro l’anno sei un idiotaaaaaa” :)
Questa non è una operazione per fare la rivolta, ma mi piaceva solo che passasse il messaggio che giocare, a questi livelli, non è più giocare e che non fa bene a nessuno. Tutto qua :)
@ Benny Evangelista:
Il tuo ragionamento è plausibile, probabilmente quello che fa la stragrande maggioranza di quelli che leggeranno questo post. C’è un problema però. Lo Stato incassa il 15% di quei 1000€ a testa. Sono una quantità di soldi che potremmo utilizzare in modo molto più oculato. Senza contare che la strategia che c’è dietro è quella di spingere l’acceleratore sulle debolezze delle persone. E’ questo quello che chiediamo a chi ci governa? Per dirtene una: una nuova rete in fibra ottica è stato stimato che costerebbe intorno agli 11 miliardi. Questo investimento porterebbe molti più benefici che inserire un concorso a premi in più, che nell’immediato garantisce 1 mld in più in manovra, ma cosa succederà a lungo termine? La storia dei due polli è chiara, ma è qui che viene il mio appello all’unità. Non vederla come una questione tua, concentrati sulla visione d’insieme. Risparmiare quei soldi vorrebbe dire prima di tutto che prendiamo consapevolezza tutti insieme che abbiamo 61 miliardi in più, poi impugnamo il coltello dalla parte del manico e a quel punto saremo anche in grado di cambiare la classe politica, perchè conosceremo meglio le nostre esigenze. Sia chiaro, non penso sia facile. Ma i numeri voglio che siano sotto gli occhi di tutti. E tu poi nemmeno giochi, la cosa non ti fa arrabbiare il doppio?
Spero di averti chiarito il mio pensiero.
Non capisco se sono io (probabile) che non ci arrivo, o se il post è mero populismo (ivi compresa la discussione successiva).
Partiamo da un presupposto. Le entrate derivanti dal gioco legale sono GIA’ a bilancio.
La manovra correttiva serve a reperire ULTERIORI fondi rispetto agli esistenti.
Quindi, se si rinuncia ex abrupto al gioco, si dovranno fare i conti con le minori entrate derivanti dal gioco.
Inoltre, la rinuncia al gioco non implica maggiori entrate per lo stato.
Per cui (tertium non datur): o si trasforma l’importo giocato in una tassa (ma qualcuno mi spieghi come si fa a convincere il giocatore che non vince nulla pur giocando) oppure smettendo di giocare servono (mal contati) altri 7-8 mld per compensare le minori entrate.
Uè, ragassi, non siam mica qui a tagliar le unghie ai serpenti, veh! Ma siam passi?
@ Wish aka Max:
mi sa che hai ragionissima, assolutamente. Questo “progetto”, dal mio punto di vista, mira solo a cercare di far capire quanto sia idiota spendere in lotto o cose simili. Forse, mi rendo conto, il senso del post non è in effetti questo o potrebbe non sembrare questo, ma ho voluto dare spazio comunque alla cosa. Ma, ripeto, hai assolutamente ragione.
@ Wish aka Max:
mi sa che avrei dovuto spiegare meglio la cosa, in effetti… così non si capisce un cazzoh :) Va beh, mi scuso per la confusione, ma il mio intento non era certo quello di far fare la rivoluzione, ma quello di dare spazio a questo nobile intento di far capire alla gente che giocare è idiota quasi quanto martellarsi i testicoli… obiettivo mancato :)
Ma siccome sono un bravo blogger questo post con i sui commenti rimangono qua d imperitura memoria, per dimostrare che non abbiamo paura di niente :)
@ da_cake:
Il tema dell’utilizzo delle entrate tributarie è vastissimo, ma è assai più generale rispetto al tema dell’utilizzo delle entrate derivanti dal gioco. I 7-8 mld derivanti dal gioco sono una goccia nel mare del bilancio dello stato.
Se volessimo (anche marginalmente) affrontare il tema dell’oculatezza nella spesa pubblica, si potrebbe intanto cercare di capire perché non si centralizzano i fornitori, pur esistendo la Consip. E di queste storture ce ne sono talmente tante, che concentrarsi sul gioco appare una dispersione di energie inutile.
@ Rudy Bandiera:
Non preoccuparti, in qualità di profetah della #lovvotica ti lovveremo sempre e comunqueh
Il gioco è una brutta bestia, purtroppo la statistica dice che in tempi di recessione si gioca di più… e gli incalliti rimangono tali, recessione o prosperità che sia.
Wish aka Max ha scritto:
è esattamente questo che non tollero. Come dicevo nel post ho probabilità di vincere come di essere investito da un bilico mentre cammino per strada. Ora, se tu chiedi ad uno “pensi che verrai investito da un bilico?” ti dirà “NOOO, è IMPOSSIBILE!” mentre per giocare le cose cambiano… li si gioca. Ma cazzo, dico io, se non pensi di essere investito da un bilico come mai giochi? E poi non mi voglio scagliare contro il gioco in generale, cioè so benissimo che è un introito per lo stato, che quando rimane “gioco” non è un problema ma un divertimento e tutto il resto. Ma 1000 euro a testa non sono più un divertimento ma un investimento…
Questo è il messaggio che volevo passasse. Ok, domani un post sulle tette per rimettere tutto apposto :D
@ Rudy Bandiera:
E’ corretto quello che dici, anzi correttissimo. Però voglio porgerti uno spunto di riflessione. Innanzitutto, la media è sempre traditrice. Sarei pronto a scommettere che esiste una quota parte di minoranza, disposta sulla destra della gaussiana, che spende cifre veramente importanti in lotto, videopoker e gratta e vinci. Questa minoranza è controbilanciata dalla stragrande maggioranza dei giocatori veri che non giocano perché pensano realmente di vincere, ma perché “non si sa mai”. In questi tempi così bui, vorresti togliere loro anche questo misero succedaneo della speranza?
@ Wish aka Max:
no no, forse non mi sono spiegato bene. Io non voglio togliere nulla a nessuno, vorrei che LORO capissero che non ha senso. Non so se è chiaro….
Quindi, alla domanda
Wish aka Max ha scritto:
rispondo si :)
@ Rudy Bandiera:
Crudelio. Nonché de Mon.
Ti preparo una pelliccia di cuccioli di giocatore.
Wish aka Max ha scritto:
HAHAH! Li voglio bianchi eh, sono più pregiati :)
@ Wish aka Max:
Non mi sembra un’idea così brutta far prendere coscienza agli italiani del fatto che la manovra che tanto sta suscitando clamore ce la stiamo bruciando in poker e grattaevinci.
Quando dici che i soldi sono già a bilancio, in verità stai dicendo che ci hanno già preso in giro, perchè hanno già stimato che spenderemo 63 miliardi l’anno prossimo. E’ insomma anche quella una variabile aleatoria (ti segnalo che in agosto le entrate del gioco sono del 20% inferiori a quelle dell’agosto 2010).
E poi scommettere sull’ignoranza, o la falsa speranza, della gente per fare cassa, secondo me è anche un po’ anticostituzionale.
Vedi io non so cosa sia il Consip, ma tu sai cosa sia il Lotto, ed è per questo che la mia iniziativa spero abbia successo, perchè riguarda tutti, può unire tutti. Dall’interesse individuale del tenerci i soldi in tasca, può nascere l’interesse collettivo del destinare una parte dei 61 o 63 miliardi risparmiati, in qualcosa di produttivo, ho fatto l’esempio della rete in fibra ottica, ma abbiamo tanto bisogno di investire.
Non ho poi voluto citare i casi di evasione fiscale dei licenziatari di videopoker, o le inchieste sul riciclaggio di denaro della mafia. Sono mille i motivi per smettere di giocare. Se però il problema è che senza polli da spennare avremo più problemi nel coprire una finanziaria che sta uccidendo il futuro dei giovani come me, allora forse forse questa classe politica non ti fa nemmeno poi tanto schifo.
@ da_cake:
però, devi ammettere, che se tutti smettessero di giocare ADESSO dovremmo trovare 60 miliardi in più per la finanziaria, o quelli che sono. Ci siamo su questo?
@ Rudy Bandiera:
In verità dovremmo trovarne 9, il 15% dei 61. Ma una cosa è il debito pubblico, altra quello privato. Da quello che ho letto sui giornali, l’Italia ha tenuto botta quando c’è stato il crac delle borse statunitensi perchè le famiglie italiane non erano indebitate. Se si vuole che le famiglie caccino i soldi, perchè non si fa un bel piano strategico con investimenti mirati, tipo appunto la rete in fibra, o più soldi alla scuola e la ricerca? E badate bene che non ho chiesto di sospendere le missioni immacolate di pace o di annientare la mafia…
@ da_cake:
Io sono stupido. Però continuo a non capire.
Tu proponi di eliminare il gioco. Ok.
Nessuno gioca più.
60 miliardi di spese risparmiate.
Che c’azzecca (mi sento dipietrante) con il bilancio dello stato?
Non è che 60 miliardi risparmiati risolvono i problemi.
O meglio, li risolverebbero se tutti i giocatori, anziché giocare, devolvessero le somme giocate allo stato.
O no?
@ da_cake:
Rispetto alla presa in giro.
Quei 9 mld sono già in bilancio. Come vengono spesi non è (o non dovrebbe essere) parte di questa discussione.
O sì?
Ma allora, di cosa stiamo parlando?
A me pareva di capire che la tua tesi fosse: non giocando al lotto si risolvono i problemi della finanziaria. E’ questo che sostieni, o no?
@ da_cake:
Che vuol dire? Stai solo facendo un raffronto di importi? Stai cercando di estirpare la piaga del gioco paragonando l’importo della manovra che costa tanti sacrifici con l’importo delle giocate in un anno?
Ok, e poi?
Potremmo anche fare il paragone dell’importo della manovra con l’importo speso in sigarette. O in alcool.
Di nuovo, e poi? Veramente non capisco…
Non mi piace chi si dà dello stupido. E secondo me non lo sei affatto.
1. 1000 € in più in tasca all’anno vuol dire avere più risorse a disposizione per muovere l’economia, per aumentare la produttività del paese. Non sono il Ministro del Tesoro, ma non mi sembra che tutti i soldi che lo Stato mette in finanziaria si concretizzino in servizi per il cittadino. Quindi per me sono meglio 1000€ per (ad esempio) fare delle vacanze, che 1000 € spesi per giocare al cane che ogni anno si morde la coda più un altro pezzettino.
2. Ok, qui non hai capito davvero. 9 miliardi sono stati incassati nel 2010. Ma erano stati messi a bilancio 2009. Nella finanziaria 2012, che è stata votata ieri, si mettono in bilancio 1,5 miliardi in più. Quindi si prevede che nel 2012 ci saranno 1,5 miliardi in più. Ma nel 2012. E’ così che funziona. Adesso si sta facendo l’asta per le LTE, grazie al cielo abbiamo superato i 3 miliardi, perchè a bilancio l’anno scorso ne erano già stati messi per certo 2,4. E l’asta rischiava addirittura di non partire perchè le frequenze non sono ancora state liberate.
Il senso del post è prima di tutto un’autocritica, perchè siamo stupidi a buttare via tutti sti soldi. In seconda istanza una feroce condanna dell’operato di questo governo, che anzichè tutelare il cittadino ne incoraggia comportamenti nocivi, perchè gli fa comodo. Infine è la constatazione che se tutti insieme fossimo in grado di comprendere l’entità del potere economico nelle nostre mani, saremmo anche in grado di esigere i servizi che ci spettano.
3. Fai il paragone con sigarette e alcool. Lo stato si augura che la gente giochi più d’azzardo per aumentare le entrate. Hai letto da qualche parte che lo Stato auspichi un aumento di alcool o di sigarette per aumentare le entrate? O si fanno campagne contro l’uso di alcool per i minori e ed è stato vietato il fumo nei locaali pubblici? Però il tuo paragone è interessante, perchè metti sullo stesso piano 3 elementi che possono portare alla malattia. Tu l’hai capito, il Governo no, oppure sì però gli fa troppo comodo.
la fortuna, sopratutto nel gioco, non serve assolutamente a niente, la sfortuna, invece, conta moltissimo.
@ da_cake:
C’è talmente tanta gente a cui non piaccio, che mi verrebbe di risponderti come Eddie Murphy in “Una poltrona per due”: “Take your ticket and get in line, man!”. :) Diciamo che nelle discussioni mi piace portare certi concetti all’estremo, è un espediente retorico che spesso dà i suoi frutti. :)
Nel merito.
Tu mi dici che se si risparmiassero 60 mld si muoverebbe l’economia. Rispetto la tua opinione, ma ne dissento profondamente. Se questo fosse vero, avremmo avuto la ripresa a valle del rientro dei capitali con lo scudo fiscale.
Senza contare che questi denari non cadrebbero “a pioggia” in ragione di 1000 € a testa, ma pro quota sulla base del giocato (vedi la media dei polli mangiati).
Sul fatto che si incentivi il consumo di alcool mi pare di tutta evidenza che il messaggio pubblicitario è fortemente orientato al consumo alcoolico. Per il fumo, accidenti, non si può più pubblicizzare. Gli stati meno miopi combattono il fumo perché se è vero che rappresenta un introito da una parte, dall’altra rappresenta un aumento di spesa sanitaria. Ma il nostro stato non è né furbo né lungimirante.
Le finanziarie. Tutte le manovre si fanno sulla base della previsione degli introiti dell’anno venturo, non capisco la meraviglia. Si fanno previsioni e statistiche sulla base di quello che si pensa sarà l’andamento del mercato. Il gioco aumenterà. C’est la vie. Non vedo scandalo nel mettere a bilancio una previsione di entrata in linea con la statistica.
Infine, la consapevolezza. Possedere una somma di denaro pro capite, e anche piuttosto piccola, non porta alla consapevolezza. Di nuovo, dissento profondamente sulla relazione che tu implichi tra cifre possedute e servizi ottenuti. E di nuovo, credo che sia da separare nettamente e totalmente, ad evitare di cadere in un minestrone di demagogia e populismo, la discussione sulle entrate rispetto alla discussione su come queste entrate siano spese (e quindi il livello dei servizi al cittadino).
Concludo dicendo che una sana lotta ad un vizio che, a parer mio può essere tranquillamente paragonato ad una tossicodipendenza, non passa per la finanziaria, se non marginalmente qualora si voglia portare all’attenzione un paragone meramente numerico. Voler condire la lotta al gioco con ingredienti che non c’entrano nulla porta a confusione e tesi contraddittorie.
Non ho capito bene…. Lo stato si cucca 9 miliardi su 63 come tassa, poi ci saranno i costi (pubb., ricevitorie, stampe, ecc.) Il montepremi rimenente però non sono soldi “persi” ma semplicemente ridistribuiti (volendo possiamo metterci anche i costi nella ridistribuzione). È la ripetizione (bastano poche) delle giocate che fa perdere tutto ai giocatori e trasferisce tutto il denaro allo stato e ai “costi” (anche se le tasse e i costi fossero molto più bassi). Ovviamente ogni anno si aggiungono soldi freschi per sostenere il sistema (sennò si estinguerebbe da solo). Vale anche per i casinò e per molti “investimenti” in derivati e non.
Se il montepremi fosse uguale alle somme giocate si tratterebbe di semplice ridistribuzione del denaro senza “perdite” (il poker tra amici!).
Il gioco non è sbagliato in sè, sono le tasse e i costi che lo rendono idiota (o le commissioni e gli “spread” per certe operazioni finanziarie). Nell’insieme puoi vincere (sempre) solo molto meno di quanto giochi. Più idiota di così…
Purtroppo se non ci fosse il gioco d’azzardo dello stato… il governo penserebbe a mettere ULTERIORI tasse ai soliti… noti….! Quindi….
@ Wish aka Max:
Bene rieccoci! Ti dico subito che il tuo espediente retorico non l’ho capito, ma si sa che noi ingegneri badiamo alla sostanza, non alla forma.
1. Non c’è relazione tra lo scudo fiscale e i soldi risparmiati. Primo perchè i capitali all’estero non ce li hanno messi quelli che si bruciano la pensione al videopoker. Secondo perchè del 5% che dovevano recuperare, ne è rientrato ancora meno. Parola del simpatico imitatore del simpatico comico che hai citato nel primo post. 120 miliardi di evasione sono tanti, ma il popolo non se ne può riappropriare con la stessa facilità con cui potrebbe tenersi in tasca quello che non spenderebbe nei giochi.
2. Hai detto: “Sul fatto che si incentivi il consumo di alcool mi pare di tutta evidenza che il messaggio pubblicitario è fortemente orientato al consumo alcoolico.” Scusa da quando lo Stato fa la pubblicità dell’alcool?
3. La meraviglia? Era la tua quando hai scritto: “Rispetto alla presa in giro.
Quei 9 mld sono già in bilancio.” Ma poi tu stesso dici che è un dato basato su previsioni e statistiche. In più io ti informo del fatto che ad agosto gli introiti sono calati del 20%. Quindi che problema c’è nel dire che è una presa in giro perchè scommettono sul fatto che giochiamo d’azzardo?
4. Le mie idee ti sembrano populiste e demagogiche. Pazienza. Pensa che io le trovo alla base dello stato di diritto. Non sono i soldi che portano alla consapevolezza. La catena è: mi sveglio->risparmio->spendo meglio ed esercito i miei diritti. Cosa vuoi che ti dica? Che dal punto di vista logico la tua ultima affermazione è corretta ma non ha nulla a che vedere con il commento del mio post o dei miei commenti? Che la finanziaria non cura la malattia del gioco ma di certo non deve permettersi di incoraggiarla? Guarda che quando ti dicevo che lo so che non sei stupido non stavo facendo del buonismo retorico.
@ mauro:
Esatto Mauro, non ho toccato la questione delle vincite perchè è risaputo che siano inferiori alle giocate, altrimenti come guadagnerebbero i licenziatari? Comunque nel 2010 su 61 miliardi le vincite sono state circa 44 miliardi. Tutti i dati li puoi trovare sul sito della AAMS.
La mia idea resta comunque quella che uno Stato non debba fare leva sulle debolezze dei propri cittadini.
@ Laura:
Capisco la tua sfiducia nella classe politica, ma nella nostra costituzione non c’è scritto “pesce grande mangia pesce piccolo”, se vogliamo ripartire dobbiamo farlo tutti insieme. Anche perchè la mafia si nutre e si rafforza col gioco d’azzardo. Dobbiamo necessariamente invertire il trend.
@ da_cake:
da_cake ha scritto:
Condivido.
Sono però convinto che il gioco (lotto, lotteria) faccia leva sugli stessi meccanismi mentali della religione: ovvero l’irrazionalità. L’irrazionalità fa leva sulla nostra incapacità di riconoscere il caso (vediamo patterns dappertutto, anche dove non ci sono: vedi ad esempio le constellazioni). Malgrado la maggiore educazione e internet
sembra che l’irrazionale non receda (vedi il creazionismo, ecc.). Si giocherà probabilmente sempre di più.
Comunque, se cominciassimo a spendere in modo intelligente ci fregheremmo da soli. Il consumismo che regge economicamente il mondo, è basato sulla nostra idiozia: gioco compreso.
@ da_cake:
a me pare che tu faccia un gran minestrone. prendi i miei post, ne fai copiaincolla estraendo delle parti che non c’entrano nulla. La meraviglia e i 9 mld già a bilancio fanno parte di due filoni di ragionamento differenti.
Sto cercando semplicemente di dire che se si smette tutti insieme di giocare non si risolve alcun problema. E’ una bella idea, molto romantica e anche molto nobile, ma è pericolosamente vicina all’utopia. E come ogni utopia che si rispetti, è priva di qualsiasi fondamento pragmatico.
Su una cosa sono d’accordo, il gioco è stupido e dannoso. Ma anche alcool e fumo lo sono (ah per inciso, lo stato fa pubblicità all’alcool quando consente alle reti pubbliche la pubblicità. Lo stato non fa pubblicità esplicita a nulla, come è ovvio). Anzi, se proprio la vogliamo dire tutta alcool+guida sono una bella causa di mortalità, ultimamente.
E comunque, il mondo è pieno di cose stupide e dannose. Non mi è evidente che eliminandone una o più d’una riusciremmo a risolvere problemi economici, è questo passaggio da ipotesi a tesi che mi manca. E non mi hai portato argomentazioni sufficientemente convincenti, sinora.
@ mauro:
mauro ha scritto:
E se il consumismo fosse a sua volta un’idiozia?
@ Wish aka Max:
Ti sto rispondendo punto su punto, hai usato la parola meraviglia mentre parlavi del bilancio e io gioco forza ho dovuto interpretarla all’interno della tua argomentazione. Hai aperto tante questioni e mi pare di aver risposto a tutte. Poi a me nemmeno piace il minestrone.
Noto comunque con piacere che da “mero populismo” siamo passati a “molto nobile e molto romantica”. Segno che la lovvotica regna incontrastata in questo blog.
Se non riesco a convincerti del fatto che meno sprechi e meno stupidità portino benefici anche economici amen, mi auguro solo che per te non valga il contrario, cioè più stupidità e sprechi migliorino la nostra vita qualitativamente ed economicamente.
@ da_cake:
L’effetto della lovvotica si vede anche su di te, Catalano non avrebbe saputo enunciare meglio la conclusione del tuo post ;)
Quello che contesto nel tuo ragionamento non è il principio ispiratore, è l’efficacia pratica e la realizzabilità. Di mestiere in questo momento faccio il project manager, e mi pare che questo progetto sia irrealizzabile. O meglio, non è affatto evidente che se si realizzano le premesse gli effetti siano quelli promessi.
Ecco, mentre sto ticchettando sulla tastiera mi si affolla la testa di argomenti ed idee. Il sentimento prevalente, che non si riesce a staccare da me, è che c’è “qualcosa” che non torna.
L’argomento più importante è la cifra in gioco. Questi 60 mld hanno una composizione variegata: una parte va in tasse, i 9mld di cui abbiamo parlato; una parte va alle imprese di settore, e pertanto di riflesso anche ai lavoratori che sono impiegati da queste imprese; infine, una parte è ridistribuita nella comunità stessa. Anche qui non si scappa, la matematica non è un’opinione. Quindi alla fine qual è l’importo che dovrebbe essere ben speso? Stiamo dicendo che i vincitori rimettono nel circuito le vincite? Perché se così non è, allora quel circolo virtuoso di denari spesi in altri beni già dovrebbe esistere. Quanto meno su una quota parte del totale. E quindi, di nuovo: di che cifra stiamo realmente parlando? Tolti i 9 di tasse, ipotizziamo 1 di spese per semplicità, arriviamo a 50 mld. Questi soldi è vero che vengono spesi, ma fanno parte del montepremi, quindi sono ridistribuiti a chi ha giocato. Pertanto, rispetto al totale dovremo considerare, seguendo la premessa del tuo ragionamento, solo la percentuale rimessa in circuito, cioè tutte le vincite che sono giocate nuovamente. Ora, chi prende 20.000 euro da un gratta e vinci, penso si compri un’auto, faccio fatica a pensare che si spari tutti e 20.000 rigiocandoseli. Supponiamo che si compri un’auto da 15.000, 2.000 per fare una vacanza, 1.000 in tecnologia, e 2.000 li rigioca. Riportando il modello sul totale, si ottiene che stiamo parlando di 5 mld. Raddoppiamo perché ci siamo sbagliati. 10 mld. Quindi stiamo dicendo che se trovassimo una destinazione differente a 10 mld di euro potremmo innescare un circolo virtuoso che porterebbe al risanamento dell’economia. Capisci perché sono perplesso?
@ Wish aka Max:
Capisco la tua perplessità.
Come avevo scritto in risposta a Mauro (commento interessante anche il suo) le vincite nel 2010 sono state di 44 miliardi.
Provo a spiegarmi ulteriormente. Non sono così sciocco da pensare che i soldi non spesi per giocare vadano direttamente nel bilancio dello stato, in modo da avere 6i miliardi liquidi.
Quello che sostengo è che i cittadini, con un po’ di testa in più, possano gestire meglio i propri risparmi, non cadere nel tranello dello Stato di fargli buttare dei soldi e magari, dato che ho letto il tuo post sulla casta, risanare la politica.
È utopia? Per me era utopia anche raggiungere il quorum al referendum di giugno, e invece…
Ora, facendo un po’ di conti e anche ispirandomi al post di Mauro, sì, 44 miliardi rientrano in vincite, ma sicuro una parte vengono rigiocati, se hai mai giocato al lotto, a poker o scommesso, sai che è automatico. facciamo un 20% per stare bassi. Ci sono tanti soldi che vanno ai lavoratori del settore. Che sono 80000. I posti di lavoro bruciati nel 2010 sono stati 178000. Con una ripartenza della produttività quegli 80000 sarebbero sicuramente riassorbiti.
E’ questo il punto fondamentale sul quale vorrei farti riflettere. Ci sono sicuramente 8,8 miliardi che non producono niente. Alimentano una macchina perversa che sta portando molte famiglie sul lastrico. Poi ripeto, se fai una ricerca ci sono anche montagne di miliardi evasi dai gestori del videopoker e inchieste sul riciclaggio di denaro attraverso il gioco. Io mi sento in dovere di aprire gli occhi delle persone.
@ da_cake:
Finalmente iniziamo a convergere :)
Il ragionamento ora fila assai meglio e mi è molto più chiaro.
Nel merito, da project manager quale sono in questo momento, metterei il problema a priorità 2, nel senso che in un momento di crisi come questo, prima di a) rinunciare ad un’entrata sicura e b) creare il problema di dove piazzare 80.000 addetti, ci penserei molto bene.
Se vediamo l’eliminazione del gioco come parte di un percorso mirato a recuperare il sistema paese nella sua interezza, allora sono più che d’accordo.
Inizierei però a mettere le mani su risparmi fattivi ed immediati, come:
1. costi della politica (parlamentari, province, vitalizi)
2. gestione degli appalti pubblici – razionalizzazione dei fornitori
3. gestione degli appalti pubblici – razionalizzazione dei capitolati
4. gestione degli appalti pubblici – razionalizzazione della gestione progettuale
Sul fronte del recupero delle entrate, come è ovvio andrei a riformare il sistema fiscale nella sua interezza, con l’obiettivo di far pagare tutti, e contemporaneamente pagare un po’ meno.
Una volta lavorato su queste, che a mio avviso sono le priorità assolute per mettere a posto il sistema, ben venga la lotta al gioco, insieme con altre iniziative analoghe volte a recuperare consapevolezza sul valore del denaro.
@ Wish aka Max:
La mia opinione resta che se non riusciamo a capire quanto sia stupido giocare d’azzardo, difficilmente avremo la competenza per coltivare una classe politica che faccia tutto quello che hai elencato tu. In soldoni, anzi date le circostanze, in spiccioli, puoi decidere istantaneamente di non giocare la schedina, ma con la stessa immediatezza non puoi azzerare i costi della politica.
@ da_cake:
Si ma sappiamo quanto sia ladro…. lo stato!!!….Ovvio che le entrate superino le vincite…il banco vince sempre…!! Ma almeno che non ci rompano le scatole con ulteriori tasse… potrebbero benissimo fare la finanziaria con le entrate dei giochi…e…se mantenessero ottimamente i ns. “beni culturali”…. ma sappiamo come va semprea a finire in italia….
Innanzitutto dò ragionissima, come sempre, a Wish aka Max, non fa una grinza.
E comunque, se è vero che c’è un sacco di gente che nel gioco d’azzardo si fuma addirittura la famiglia, c’ anche gente che si gioca solo un euro ad estrazione al superenalotto ad esempio, che fanno tre euro a settimana. Magari questi rinunciano anche al caffè al bar per pagarsi un sogno… che vogliamo fare: dargli degli stupidi per questo? L’equilibrio è il segreto di tutto, penso!
@ Cicapui:
Invece il discorso è molto più rivolto a chi spende pochi euro a settimana. 3 € a settimana sono 156 € all’anno. Ci fai i regali di Natale, per esempio. Invece lo Stato ti sta piazzando le lotterie istantanee, il Lotto a tutti i secondi, così ogni passaggio in tabaccheria diventa un’occasione per “provarci”. Prima c’era un’estrazione del Lotto a settimana, poi due, ora tre. Così non andiamo da nessuna parte. Guardate la puntata di Report dell’8/5/2011 “I Biscazzieri” dove a un certo punto si dice che i soldi derivanti dal gioco che dovevano servire alla ricostruzione de L’Aquila non sono ancora arrivati. Come si fa a continuare ad alimentare questo business? Svegliamoci!
da_cake ha scritto:
Eliminerei anche i bar. Due caffè al giorno fanno 1,60€. Considerando 200 giorni lavorativi l’anno, ed è una sottostima, stiamo parlando di 320€ l’anno. Senza lotto e senza caffè arriviamo a regali di Natale quasi lussuosi. E che dire dei quotidiani? Altri 300€ che se ne vanno… Praticamente Natale a Miami…
Cicapui ha scritto:
Se mi mandi l’IBAN provvedo al bonifico… :)
D’altra parte hai detto che mi voteresti, e quindi, come dice Cetto La Qualunque “Tu mi voti, io ti do’ un posto e ti sistemo tutta la vita, non mi voti… n’tu culu a te e tutta la famigghia!!!!” ;)
@ Wish aka Max:
Ancora con questi ragionamenti?
Te lo rispiego come se fossi Denzel Washington in Philadelphia, visto che ti piacciono i film.
Io risparmio sul caffè, perdo il piacere del caffè.
Io risparmio sul giornale, perdo il diritto/dovere dell’informazione.
Io rinuncio al gioco, RISPARMIO automaticamente soldi.
Io lo scorso fine settimana ho risparmiato 6 €, ho una settimana di caffè, così anche il mio barista è contento. Anche se ragionando nel tuo modo, cosa se ne fa il barista dei miei 6 €, mica gli cambiano la vita… MAH!
@ da_cake:
Non mi piace discutere in questi termini. Cosa significa “ancora questi ragionamenti”? Abbiamo parlato di macro-sistemi, abbiamo parlato di manovra economica, abbiamo sviscerato il quantitativo di denaro in gioco, e non mi pare che sinora avessimo toccato il piano sociale, se non marginalmente.
Potrei iniziare una filippica sul fatto che il caffè non è un piacere ma un’abitudine, che peraltro fa anche male. Potrei dire che se vuoi dell’informazione vera oramai la trovi solo su Internet. Potrei aggiungere che i quotidiani più letti sono quelli sportivi, che non fanno altro che le veci della morfina (panem et circenses non è stato inventato esattamente l’altro ieri). Ma tu probabilmente partiresti con una contro-filippica su quanto il demone del gioco sia pericoloso, e su quanto sia necessario esorcizzarlo. E però il film che mi viene in mente non è l’esorcista ma l’esorciccio… ;)
Credo sinceramente che quanto dici sia corretto, ma con una priorità INFINITAMENTE più bassa rispetto a problemi pazzescamente più aggrovigliati, e pazzescamente più urgenti. L’evasione fiscale, per dirla tutta tutta sino in fondo. E, sempre a titolo personale, ritengo che se qualcuno avesse proibito il gioco nella manovra, Moody’s ci avrebbe declassato la settimana scorsa. In questo momento, proporre delle azioni che forse risolvono qualche problema marginale, ma ne creano di enormi (vedi occupazione, entrate mancate, ecc.) non aiuta ad aumentare la credibilità.
Detto tutto ciò, ti lascio volentieri l’ultima parola, e mi ritiro in buon ordine.
Ho detto “ancora” perchè avevi già parlato di alcool e sigarette.
Comunque d’accordo, ritiro la mia proposta. Combattiamo l’evasione fiscale. Cosa devo fare?
@Wish: ti dò ragione e ti voto anche senza contropartite! Sono merce rara di questi tempi, vero? ;-)
@da_cake: il caffè non è mica obbligatorio prenderlo al bar. Te lo prepari da te, risparmi e se vuoi ti puoi concedere un sogno. Credo che ognuno abbia diritto di poter impegnare pochi euro a settimana come meglio crede senza per questo essere considerato un idiota, o sbaglio? E questo lo dice una che gioca solo un euro una volta ogni tanto, quando si ricorda (cioè quasi mai)
@ Cicapui:
Quindi va bene così? Miliardi ai gestori che evadono le tasse ma tanto finanziano i partiti, riciclaggio del denaro della mafia, persone sempre più dipendenti, ma tanto io qualche € alla settimana ce lo metto perchè non mi costa niente ma promette tanto?
da_cake ha scritto:
Ma guarda, se tutti giocassero come me lo stato incasserebbe una vera miseria! Considera che io posso giocare al super 10/15 euro all’anno, solo quando ci incontriamo tra cognati e facciamo due colonne insieme. Per il resto, niente gratta e vinci o robe simili. Per quanto mi riguarda cerco altri modi per risparmiare perchè con quelli non me li compro mica i regali di Natale, al massimo due pacchetti di caffè ;-)
Cicapui ha scritto:
Sarei disposto a scommettere una ragionevole somma che sei anche una M/TILF, il che ti rende assolutamente UNICA ;)
Wish aka Max ha scritto:
Ah, per questo chiedi conferma a Rudy ;-)