Sono anni ormai che si sente parlare di “No Tav” per quello che riguarda la Val di Susa, ma francamente non sono ancora riuscito a farmi un’idea precisa della situazione, su chi ha ragione e sul “da che parte stare”.
Non voglio aizzare polemiche e voglio rimanere lontano dal prendere delle posizioni senza senso, ma voglio anche capire.
I punti di vista sono sostanzialmente due:
- Il corridoio ad alta velocità serve, è indispensabile.
Senza il suddetto corridoio saremmo tagliati fuori dall’Europa, commercialmente parlando, e altri ne avrebbero benefici a discapito nostro.
Per fare il corridoio di cui sopra si deve scavare una montagna, è vero, ma lo si farà seguendo tutti i canoni di sicurezza e rispettando le persone che oggi abitano la zona, le quali, per senso civico, dovranno “sopportare” qualche disagio per il bene della comunità.
La collettività viene prima di tutto e se ogni piccola comunità ha il diritto di impuntarsi e di cambiare l’economia di una nazione intera non si va più da nessuna parte, quindi il numero elevato di poliziotti serve solo a rendere i lavori possibili. - La Tav non serve a nulla ed è dannosa per la salute di chi abita la zona.
In Italia non si è mai fatto nulla rispettando le regole e la salute delle persone: non è la prima volta che si fanno ammalare paesi interi di cancro portando avanti la bandiera del “siete contro il progresso, qui nessuno si farà male“.
In realtà ci sono interessi enormi sotto, la montagna è piena di amianto, nessuno rispetterà le norme di sicurezza, non è il posto giusto per scavare e, tra l’altro, non serve visto che i mezzi di comunicazione esistono già e sarebbe sufficiente potenziarli.
L’enorme numero di poliziotti, i quali sono anche abbastanza nervosi e dal manganello facile, sono li solo per proteggere gli interessi alti ed occulti di chi guadagna da questa enorme operazione.
L’unica cosa sulla quale tutti concordano è che ci sono molti poliziotti, a quanto pare.
Bene, alla luce di queste poche cose, che sono quelle che tutti dicono e tutti pensano, chi ha ragione?
Le domande principali sono: serve davvero bucare una montagna? Se si, stiamo bucando la montagna giusta? Se si, stiamo bucando nel modo giusto?
Io non lo so, mi spiace, e spero che qualcuno sia in grado di dare informazioni qui, su questo blog, per avere un posto in cui leggere, confrontarsi e capire un evento che da anni ormai spacca l’Italia e divide gli animi.
Rudy io so solo che quando abitavo a Bruxelles con l’alta velocitá andavo in un attimo a Lione, Parigi e Londra, con enorme vantaggio di tempo, comoditá, costi ed inquinamento rispetto all’aereo…
Ora capisco che l’Italia é sufficientemente lontana dalle suddette destinazione per poter minimamente pensare di usare il treno invece dell’aereo…
E da ex e presto futuro pendolare Latina-Roma capisco che avrebbe molto piú senso spendere quei soldi sia per potenziare le normali linee interne che creare linee TAV che colleghino nord e sud…
Quindi anche io non ho una risposta definitiva… ma in qualche modo sono convinto che debnba essere fatta se
– verrá fatta a dovere
– porterá lavoro ai giovani della zona
Come al solito, in situazioni del genere, ogni parte ha le proprie ragioni, e le proprie ottime motivazioni.
Quello che genera sempre “il male” in queste situazioni, non è il “torto o ragione” è l’assoluta mancanza di dialogo, dall’una o dall’altra parte.
Poteri forti contro popolo.
Interessi contro ambiente.
E viceversa!
Eterno scontro.
La questione della presenza della polizia in massa è poi un classico cane che si morde la coda.
La polizia c’è perchè ci sono (in piccola parte, ma sempre quella più rumorosa) facinorosi nelle manifestazioni.
Ci sono facinorosi perchè c’è troppa polizia..
.. e qui parte il loop.
Io però mi chiedo una cosa.
Come hanno fatto quando hanno realizzato le autostrade italiane?
Ci sono stati gli stessi problemi di oggi?
Perchè anche allora ci saranno state questioni territoriali.
E poi, per alleggerire i toni, la questione NoTav mi ricorda sempre l’incipit de “La Guida Galattica per Autostoppisti”, dove la terra deve essere distrutta per far passare un’autostrada galattica.
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Abito in Val di Susa e vi invito in valle per capire in prima persona e approfondire le ragioni che non sono solo nostre, ma coinvolgono quelle di un’Italia intera, problematica da Nord a SuD. Si parla di 22 miliardi di eruo che inevitabilmente triplicheranno, come è sempre succeso in Italia, per speculazioni mafiose e interessi partitici. Aprite gli ochhi: da noi i soffitti delle scuole cadono (è morto Vito Scafidi al liceo Darwin qualche anno fa ed è caduto un altro soffitto nello stesso liceo proprio quest’anno, da la Repubblica: http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/01/18/news/liceo_darwin_ancora_un_crollo_ma_in_aula_non_c_nessuno-28354229/), a Firenze ieri è partita la portiera di un Frecciargento (http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/02/29/news/la_porta_vola_gi_dal_treno_a_250_km_h-30664779/) per i tagli al personale addetto alla manutenzione. I treni notte non esistono più, con enorme taglio al personale e disoccupazione. Il trasporto pubblico (ferroviario e urbano) è recentemente aumentato e il servizio che ne deriva è di pessima se non vergognosa qualità. Sanità e scuola sono a terra e noi andiamo a investire 22 miliardix3 in un’opera assolutamente inutile: in valle abbiamo 2 statali che ci colegano alla Francia (una tutto l’anno, una inverno escluso) e l’A32 con il traforo del Frejus. Oltre alla linea ferroviaria storica con cui arriviamo a Parigi in 5.20 ore (linea tutta elettrificcata, ma sfruttata al 30% delle sue possibilità): è lo stesso tempo che ci mettiamo per andare a Roma,la nostra capitale. Ora in Val di Susa è in atto una militarizzazione che costa alle tasche dello stato 90.00 eurto al giorno (dati del sindacato di polizia) . Recentemente sono arrivati alcuni eurodeputati in visita a Chiomonte valutando che i lavori non sono partiti e che la militarizzazione in atto è incresciosa per un paese democratico quale dovrebbe essere il nostro (Il fatto quotiddiano http://www.youtube.com/watch?v=I9CDbNoNADw). A tutto questo allego un’ichiesta di Report: http://www.youtube.com/watch?v=FBpepks25oE. Buona visione. Aggiungo e specifico, inoltre, che i lacrimogeni al CS che le nostre forze dell’ordine usano sono proibite nei conflitti internazionali dalla Convenzione di Ginevra e in Itlia vengono utilizzate per fare ordine pubblico.
a proposito dell’autstrada galattica, stavolta però i vari sindaci che ora guidano la rivolta erano stati informati e si sono ben guardati dal protestare, cavalcando poi la rivolta quando anche gli ignari cittadini hanno capito cosa sarebbe successo.
Del resto però siamo in Italia, quindi:
– va bene il progresso, ma vicino agli altri.
– io il treno non lo uso, perciò non serve (e poi magari il giorno dell’inaugurazione è il primo ad usarlo per andare in ferie a Parigi)
– no perchè no e basta
perciò non nutro grande simpatia per i No Tav
Del resto siamo in Italia, quindi non sarebbe la prima volta che:
– si sprecano dei gran soldi per un’opera fatta male, che non funziona e costa più di manutenzione che altro (vedi l’E 45)
– qualcuno se ne intasca una buona parte
ma secondo me se vogliamo essere un paese civile non possiamo stare nell’immobilismo per paura che quel che è da fare venga fatto male, ma occorre piuttosto essere più vigili perchè tutto funzioni, quindi i vari Sindaci Indignati che per ruolo istituzionale possono farlo, si adoperino dove gli compete invece di perdere 15 minuti per un comunicato stampa populistico…
Con tutte le ragioni che possono avere i NO TAV, penso che il corridoio di collegamento all’Europa sia indispensabile.
Se si poteva fare meglio, non lo so, non sono un esperto. Ma l’alta velocità può far risparmiare in emissioni di CO2 e collegare città importanti in poche ore.
Ciao
stefano
Il corridoio si deve fare,non possiamo permetterci l’esclusione.
Che i valligiani abbiano mille ragioni io non lo escludo, ma se veramente c’è tanto amianto, perchè non parla di come fare, invece di dire NO TAV.
E poi nelle manifestazioni si sono infiltrati tanti facinorosi ( avete visto il filmato dove l’oppositore sfida e insulta il poliziotto?)
Peccato per i tantissimi manifestanti per bene.
Lov
astereli ha scritto:
Scusa ma interventi di questo tipo mi lasciano sempre perplesso, per questi motivi:
– In tutta Italia ci sono problemi con le ferrovie, con i treni, con la scarsa manutenzione e con la soppressione di tratte perchè troppo costose e non renumerativa, e quindi? Cosa dovevamo fare, un NO TAV e cortei a Parma?
– Anche qui le scuole sono crollate… ma non vedo cosa centra sempre con i treni;
– Ma vuoi perchè dobbiamo incentivare lo spostamento su ruota? Tutto il mondo cerca di limitare le emissioni di CO2 e regredire il trasporto su ruota e diciamo che dobbiamo usare le autostrade?
– La militarizzazione c’è mica per niente… ci sono state aggressioni e infiltrazioni nei NO TAV da parte di facinorosi e Vlack Bloc. E cosa dobbiamo fare? Vedere questa gente che distrugge e da fuoco ai mezzi per la cotruzione che costano centinaia di migliaia di euro?
– Il lacrimogeno CS è vietato a livello mondiale come arma chimica, perchè sennò sarebbe usata in grande scala (tipo gettarla su una città intera). A livello di lacrimogeno per le forze di Polizia è usato ancora in tutto il mondo ed è il lacrimogeno con meno effetti secondari;
– Amianto: ma dove sta sto amianto? In Italia è totalmente vietato utilizzarlo!
Chiudo con il rispettare tutte le persone che stanno manifestando pacificamente… la polizia non è sicuramente lì per loro.
Ma questi collegamenti vanno fatti e servono per collegare non solo i valligiani ma tutta l’Italia!
Sono per l’alta velocità e qualsiasi evoluzione tecnologica… Ma non quella “all’italiana”.. si comincia con un costo e va sempre finire decuplicato, con materiali di scarsa qualità e nessuna manutenzione… E’ giusto avere il corridoio tra noi e l’Europa… ma forse si potrebbe scegliere un altro sito o no? Forse la Val di Susa non è proprio adatta o no? Sono solo dubbi…E’ necessario proprio sfondare quella montagna?!…
Un interessante riflessione sull’argomento, da oltremanica:
The great train robbery
High-speed rail lines rarely pay their way. Britain’s government should ditch its plan to build one
ho frequentato la val di Susa per molti anni,in particolare Exilles dove avevo una casetta.
secondo me ci sono valligiani e non che sono in buona fede e pendono dalle labbra di alcuni personaggi,vorrei chiedere a costoro dov’erano quando hanno fatto quello schifo di autostrada che assomiglia ad una ferita profonda nella valle.
forse so’ dov’erano parecchi di loro,dal notaio a fare gli atti di vendita dei terreni alla societa’ autostrade,ora invece non hanno piu’ nulla da vendere alle ferrovie dello stato o chi per essi e quindi si puo’ tranquillamente protestare.
tutti loro non hanno capito che tanto la ferrovia sara’ realizzata comunque,e non saranno loro a impedirlo,l’unica cosa che potranno ricavarne sono le botte che prendono e prenderanno dalle forze dell’ordine perchè questa è una realizzazione di interesse nazionale e quindi non si torna indietro.
Rudy, se hai voglia, io ho illustrato le motivazioni NO TAV che sento mie nel post che trovi qui
http://ecodellasicurezza.com/2011/11/23/no-tav-perche-guest-post/
Ci sono dei casi in cui la forma è sostanza, e questo è un esempio illuminante.
Se viviamo in uno stato di diritto, non è ammissibile interrompere dei lavori in corso.
E’ lecito (e ci mancherebbe pure) protestare, nelle sedi preposte, con manifestazioni di qualunque genere, ovviamente pacifiche.
Non è lecito interrompere dei lavori che sono stati iniziati seguendo un iter procedurale congruo.
Se si pensa che l’iter non sia congruo si interessi la magistratura con gli strumenti dello stato di diritto.
Se non si vuole vivere nello stato di diritto si entri in clandestinità e si promuova un movimento rivoluzionario.
Ma questo modo di fare non è accettabile.
E, per inciso, io sto dalla parte dei poliziotti. Come Pasolini, che scrisse la sua poesia quando io ero uno dei “figli di papà”, o meglio mi apprestavo a diventarlo di lì a pochi anni.
E quel figuro che ha passato un bel po’ di tempo a insultare il carabiniere è un vigliacco. Punto e fine.
@ Michela:
mi interessa eccome! Grazie Michela :)
Wish aka Max ha scritto:
Mi trovo completamente e del tutto d’accordo. Mettersi faccia faccia ad un altro uomo e comportarsi come si è comportato quel coglione è da schifosi.
Io sono dalla parte dei NO TAV.
Una ferovia esiste già, è utilizzata al 30%, quindi non si capisce perchè farne una nuova al costo di 22 mld di euro (che diventeranno il doppio o forse più). A che cosa serve?
Per portare merci dal Portogallo (che sta per fallire) all’Ucraina?
Ve la raccontano.
Quel buco serve a far fare affari d’oro chissà a chi. Ma con i NOSTRI SOLDI!
E qua si innestano le GIUSTE rimostranze di quanti contestano che le scuole cadono a pezzi, gli ospedali pure, le ferrovie per i pendolari idem, e per andare da Bari a Napoli si impega mezza giornata!
Ci hanno convinti a fare sacrifici immani in nome del risparmio e del pareggio di bilancio; hanno tagliato le pensioni (rubandoci di fatto anni di vita), aumentano le tasse, aumenta la disoccupazione, grosse fette di “ceto medio” scivola verso la povertà e la disperazione.
Perchè non potremmo (non DOVREMMO!) risparmiare quei 22 mld per fare un’opera, che, dati alla mano, non serve a un bel cazzo?
Questa non è ideologia, questa è economia.
Quei 22 mld potrebbero servire per il salario minimo garantito, per potenziare la ricerca e lo sviluppo del nostro Paese. Serve un disegno verosimile e credibile per il futuro di questo Paese, e ogni euro economizzato può servire al rilancio, per migliorare le prospettive degli italiani, in chiave di occupazione, assistenza, sanità, istruzione.
A cosa serve un buco da 22 mld?
A chi serve?…
Nico ha scritto:
HAHAHAHAHHA! Scusa ma non ho resistito.
per il resto a me piacerebbe essere dalla parte di qualcuno perchè vorrebbe dire che ho capito molto, come te, ma invece no. Ma sto leggendo, mi sto informando e spero di arrivare da qualche parte.
@ Rudy Bandiera:
La trovi davvero così esilarante quella affermazione?
Personalmente in questa questione non ci trovo niente da ridere. Ma proprio niente.
Ma se non ho colto il risvolto comico, aiutami a comprenderlo, così mi faccio una risata anche io, mentre tu ti documenti…
@ Nico:
Ma per favore, continuiamo a parlare di lobby, guadagni e mafia da ogni parte.
La ferrovia esiste, peccato che sia una infrastruttura già vecchia quando è stata costruita e soprattutto non adatta alla alta velocità.
Continuiamo a bloccare le infrastrutture nel nostro paese e invece di progredire continueremo ad essere il paese strutturalmente arretrato quale siamo.
Nico ha scritto:
no no, non l’affermazione, ma l’affermazione detta da te si. Un sacco.
@ Steve:
Invece la TAV in Val di Susa ci proietterà nel futuro risolvendo di colpo tutti i problemi dell’Italia.
Certamente.
Avanti così…
@ Nico:
Ah bel ragionamento il tuo, allora rimaniamo anche fermi con la tratta della A1 Bologna Firenze, con l’ammodernamento della Reggio Calabria ecc… ecc… perchè tanto esistono già le strade no?
Guarda che non regge il tuo ragionamento.
@ Steve:
La tratta BO-FI e la SA-RC servono eccome. Sono congestionate e sono in corso i lavori di allargamento/ammodernamento, che probabilmente una volta ultimati saranno già insufficienti.
Puoi dire la stessa cosa per il fantomatico “corridoio” che dovrebbe passare in Val Susa?
Noto con stupore che chi si professa SI-TAV non ha argomenti per sostenere le proprie tesi. Argomenta la propria posizione contestando le tesi dei NO-TAV, ma senza apportare MAI alcun elemento di ragionamento concreto al dibattito.
Il tentativo di estendere il “ragionamento” (parolone…) ad altre infrastrutture è patetico… si parla della TAV in Val Susa, caro Steve… non delle infrastrutture in generale. Lo capisci questo?
Se per sostenere l’utilità di una infrastruttura inutile, costosa e ambientalmente devastante, dovete perfino negare l’evidenza dell’esistenza di lobby, mafie e gruppi di potere che speculano su questo tipo di cose (cit: Ma per favore, continuiamo a parlare di lobby, guadagni e mafia da ogni parte)… secondo me significa che non avete proprio capito dove vivete.
Beati voi.
Concordo pienamente con l’atteggiamento di @Rudy Bandiera, istintivamente non mi trovo dalla parte dei No-TAV, ma la verità è che devo documentarmi. E un bel po’.
Perché tutto quello che sento in giro non tiene.
Perché il problema negli anni è diventato così profondo da richiedere un’argomentazione lunghissima.
Potreste postare documentazione, link, o quel che volete, in allegato alle argomentazioni?
Mi piacerebbe capire di più il problema, ma la verità è che anche documentarsi non è affatto semplice.
@ Nico:
Guarda che io rispondevo alla tua frase:
Nico ha scritto:
Questa pagina è piena di risposte, ma come tutti i NO TAV, casualmente non le vedete, te le riepilogo?
– L’alta velocità su treno in ITALIA non esiste. In altri paesi è utilizzata ampiamente e ha ridotto il trasporto su strada e relativa emissione di CO2;
– Facilterebbe la vita a tanti pendolari;
– Ti faccio presente che la TAV non esiste solo in Val di Susa, ma collega tutta l’Italia, dal NORD al SUD;
– Il tunnel del Frejus è vecchio di 100 anni e non regge più il passaggio ormai raddoppiato in questi ultimi 10 anni di trasporto su ruote gommate;
– La svizzera sta costruendo anch’essa i tunnel per collegarsi alla TAV;
– Aumento del PIL e soprattutto del lavoro per le persone di quelle zone (il treno non va solo costruito, va poi manutenuto, ecc… ecc…);
– il 36% del costo della TAV è finanziato dall’Europa… chissà perchè queste cose non le sa nessuno;
– Eliminazione di un INGENTISSIMO quantitativo di CO2… chissà perchè tutti i NO TAV ambientalisti di questa cosa non ne parlano;
– il tunnel costa dieci miliardi di euro in 10 anni, non 22.
– Per costruirlo verranno impegnate circa 2500 persone e per manutenerlo circa 3500… significa lavoro… non palle;
– L’alta velocità ci collegherà ad una infrastruttura europea di collegamento… o vogliamo continuare a tenerci fuori dalle strutture europee?
– Si ammodernano le linee ferroviarie. Non so se hai presente, ma abbiamo linee ferroviare risalenti alla seconda guerra mondiale;
Ne ho delle altre, ma può bastare?
Eddai con sta mafia e lobby… okai, ci sono, va bene… e allora non costruiamo e non progrediamo perchè esistono queste cose? Questo è nichilismo bello e buono. Proviamo a costruire il futuro e a debellare questi mali magari…
Ma beato te che sei così sicuro.
@ Steve:
Potrei fare un bel copia-incolla anche io con tutte le ragioni (sostanziate, non semplicemente asserite) di chi si batte contro questa opera.
Ma sono certo che le conosci a fondo… quindi le risparmio ai lettori del blog.
Mi limito ad arguire che lo sviluppo di un Paese e della sua popolazione probabilmente non passa attraverso un “corridoio” AV in Val Susa, progettato negli anni ’80, ma bensì attraverso la ricerca e lo sviluppo di tematiche molto più “moderne”.
In tempi di ristrettezze economiche (o è nichilismo anche questo?…) credo che utilizzare più compiutamente quelle risorse farebbe del bene all’Italia.
Per il resto, evidentemente, parola e campo libero alle proteste e alla repressione militare.
Vedremo i risultati tra qualche decennio a chi daranno ragione…
@ Nico:
Ecco un altro ragionamento da NO TAV… la repressione militare!
Non so se hai notato i filmati che stanno girando in rete, delle infiltrazioni di Black Bloc e di gente che non vuole altro che lo scontro. Ti ricordo anche macchinari e macchine della polizia bruciate… anche questo è buttare via soldi, o no?
Per le ragioni, me le hai chieste tu, io potevo evitare anche di inserirle perchè ormai tutte le ragioni del si e del no sono chiare.
E’ uno scontro da cui non esce nessuno vincitore, mi infastidisce solo chi ha la così tale e profonda sicurezza da essere al 100% o contro o a favore.
Vedremo… l’unica cosa che auspico è che questo clima di violenza da imputarsi a tutte le parti possa cessare.
@ Steve:
Al di là delle opinioni, la repressione militare è un fatto. O vogliamo fare qualunquismo anche su questo?…
E poi ci sono momenti in cui il grigio non esiste. O bianco o nero.
Che faccia piacere… anche no.
Ma tant’è.
NO TAV!
Ok, è vero la repressione c’è. Ma per quale motivo?
@ Steve:
Progresso!
;)
@ Nico:
D’accordo, mi sembra il discorso di Pasolini quando parla della differenza tra sviluppo e progresso.
Comunque, l’area in questo momento é militarizzata perché ci sono notevoli infiltrazioni di gente che non vuole far altro che dar contro a chi sta lavorando sulla Tav e ai poliziotti.
La violenza non é mai la soluzione. Da entrambe le parti.
Scusate il bold :-(
“La collettività viene prima di tutto”.. QUANDO NON LEDE I DIRITTI DEI SINGOLI.
Esiste una naturale sovranità da parte del Territorio sulle proprie ragionevoli priorità ed esigenze, che non può essere ignorata, tantomeno tagliata fuori e calpestata per interessi di terzi;
i quali si fregiano del titolo di “comunità”, laddove proprio tale titolo non può escludere nessuno, tantomeno.. i diretti danneggiati.
Forse che la comunità sono sempre e soltanto gli altri?
No alla violenza, ma anche a quella violenza prima e tacita che non tiene alcun conto di dette obiezioni, imponendo provvedimenti arbitrari e contestati fin dall’inizio.
Un contributo alla discussione, alla ricerca di informazioni:
http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=3311&fromRivDet=139
Non credo che posizioni a favore o contrarie ai NoTAV siano posizioni efficaci per prendere una decisione, spostano solo il problema in una dialettica (?) di confronto tra fazioni che in anni di battaglie e rivendicazioni anche giuste non ha fatto che danni, lasciamola agli stadi dove potrebbe avere senso se rimanesse civile. Sulle decisioni importanti e con conseguenze economiche (su tutti gli iatliani), ambientali, sociali (sulla popolazione che vive dove saranno fatti i lavori) sarebbe saggio fare una valutazione di rischi e benefici più al di sopra delle parti o se volete pacata. A mio avviso il governo non sta facendo questo, i giornali anche. Informarsi richiede tempo e pazienza; sta diventando un lavoro districarsi tra mille informazioni e farsi un’opinione :-(
Un’altro tassello interessante, una riflessione di Guido Viale:
http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6684/
Interessante il passaggio sul ragazzo che chiamava il carabiniere pecorella e sugli organi di informazione(?):
“Non a caso Marco Bruno, il manifestante NoTav messo alla berlina da stampa e televisioni nazionali per il dileggio di cui ha fatto oggetto un carabiniere in assetto di guerra (ma, come è ovvio, lo ha fatto per farlo riflettere sul ruolo odioso che lo Stato italiano gli ha assegnato) ha concluso il suo monologo con questa frase, registrata ma censurata: «comunque vi vogliamo bene lo stesso».”
@ Pierre Houben:
mmm… non mi convince molto. Poco prima aveva anche detto che la mascherina la portava anche a letto con sua moglie per non attaccarle le malattie. A me quell’immagine, quella e molte altre per la verità, non è piaciuta molto…
@ Rudy Bandiera:
a si? ma dai! bhè dipende dalla malattia che aveva o dallo stato di salute della moglie; può essere un’immagine difficile da accettare (faccio fatica pure io) ma è una soluzione molto pratica :-)
Suvvia, Viale fa dei ragionamenti che filano liscio e analisi approfondite, non mi fermerei a questa immagine.