Penso che un #divanONE sia meglio di mille parole per spiegare questa cosa incredibile di #UnaMacchinaPerRudy. Tutto è nato da un post di Facebook nel quale scrivevo quello che vedete sotto, e da questo video.
10 giorni fa avevo una macchina ma me l’ha distrutta un camion per trasporti eccezionali. Poi tra la sostitutiva e quella di mia suocera ne ho avute due per 10 giorni, adesso riconsegnate entrambe NON ne ho NESSUNA.
Sono SENZA auto.
Ora, visto che sono un blogger fiko, che sto bene in giacca, che partecipo a #Sinnova14 come relatore, che ho scritto un bellissimo libro sul Web 3.0 ( http://www.rudybandiera.com/web-30 ) visto che presento #GoingGoogle e che faccio un intervento brillante al #SMMdayIT e considerato che per i brand sono una ghiottoneria da non farsi scappare, di moda ora e poi forse e mai più, come mai non trovo una casa automobilistica che mi da una macchina?
Tipo una bella #ibrida, per fare vedere che non solo sono attenti all’immagine ma anche all’ambiente.
Questo è il primo esperimento di #crowdfunding a titolo puramente personale, con scopi di marketing ma volgarmente detto anche scroccaggio.
Mi date una mano a farmi dare un’auto o mi tocca rimanere con solo il mio Burgman per sempre? Come si vede dalla foto, indosso i panni gialli dello scrocaggio. Daje!
Da li si è scatenato l’inferno: moltissime persone ad incitare, molte persone a divertirsi, poche a rosicare, pochissime ad insultarmi. Ottima media, direi.
Dopo meno di una settimana mi chiama Smart, ieri, e mi dice che a me ci vorrebbero pensare loro. Il resto è qua sotto: ci capiamo meglio di viso.
Una cosa sola, prima del video: in molti mi hanno chiamato genio. Non sono un genio, non avevo nemmeno pensato l’hashtag che è stato inventato da Angelo Valenza. Non sono un genio ma uno che usa i social in modo spregiudicato e divertendosi, quello si. Quelli furbi, questa volta, mi sa che siano stati quelli di Smart Italia che con questa operazione segnano un pezzetto della storia dei social italiani.