Ieri, per una serie di motivi concatenati, mi sono reso conto di essere in quello che da bambino chiamavo “il futuro”. Niente di particolare, considerando che tutti noi viviamo questi eventi ogni giorno: la cosa curiosa è che i cambiamenti sono relativamente lenti, e ci entrano dentro senza fare rumore, senza essere avvertiti.

Forse sono facilmente impressionabile: leggendo i libri di Gibson e di Dick, penso di essere molto sensibile ad un certo genere di cose. Comunque, ieri mattina mi sono alzato, ed ho guardato le previsioni meteo su Internet. Visto che il tempo era stabile ho preso lo scooter e sono andato in ufficio.

Li mi sono immerso nel mio lavoro che è Internet, il cyberspazio. Come tutti i giorni ho parlato con gente da tutta Italia, in tempo reale, e con il supporto di video e chat.

Uscito dal lavoro sono andato a fare la spesa in un ipermercato con la signora: li ho avuto il colpo di grazia.

Sono entrato, ho preso il mio laser (il noto salvatempo della COOP) grazie ad un badge, ed ho fatto la spesa. Ho sparato i codici a barre diligentemente con il laser che mi ha segnalato puntualmente il prezzo di ogni prodotto, e poi mi sono trovato al banco della carne.

E’ stato li, che un cartello mi ha segnato per sempre: “carne bovina geneticamente piemontese” (o genetica del Piemonte ora non ricordo con precisione).

Ora, io non so che cosa voglia dire precisamente quella scritta, ma quello che so è che mi sono trovato con un laser in mano a leggere un cartello che parlava di genetica… in un ipermercato!