Dopo il terremoto in Abruzzo si deve pensare alla ricostruzione, allora piovono fiumi di soldi pubblici verso le zone terremotate e la ricostruzione alza il PIL che però è alimentato con soldi pubblici che si sa, non ci sono, e così si gonfia il debito. Ecco l’insano “innalzamento del PIL” a quale prezzo ci costringe.
E vissero tutti felici e contenti.
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Bravi i nostri governanti. Noi non metteremo le mani in tasca agli Italiani, e per trovare i soldi stanno aumentando il debito pubblico. Il terremoto è un affare di stato, fara’ aumentare il PIL. Il nostro debito pubblico era arrivato al 104 del pil, ora è al128, questo è mettere le mani in tasca anche a mio nipote che non è ancora nato. SONO INKAZZATO. Ciao belli