Svegliarsi al mattino all’ora che si vuole, fare colazione in pace, lavarsi i denti e farsi la doccia per poi sedersi alla propria scrivania.
Il nostro alter ego informatico parla con i clienti al nostro posto. O meglio: siamo noi a gestirlo e a farlo parlare con i clienti ed i fornitori.
Interrompere quando si vuole per farsi un caffè o per fare una telefonata ad un amico. Fare 10 ore di lavoro se si ha voglia e necessità o farne 5 e dedicare il resto della giornata a noi stessi.
Zero traffico per le strade, meno inquinamento e stress per spostamenti che sono diventati complessi e lunghi.
Questo è il telelavoro.
Fino ad oggi è sempre stato visto come una cosa irraggiungibile ed in parte lo è ancora: difficile immaginare l’ operaio di fonderia che da casa gestisce il proprio avatar mentre esegue la manutenzione all’altoforno….. difficile immaginarlo ma non irrealizzabile nel prossimo futuro.
E mentre noi stiamo qua a gingillarci nel traffico c’è gente che è diventata ricca ed ha abbandonato il proprio lavoro “vero” per dedicarsi anima e corpo a Second Life.
Tutto questo si potrebbe vedere come un’ alienante forzatura della realtà: non andando al lavoro calerebbero drasticamente i contatti umani e le possibilità di confronto con altre persone sarebbero vagliate da un mouse e da una tastiera.
Si può vedere come un delirio futuristico o come una naturale evoluzione degli arti dell’essere umano: io la vedo come un’ opportunità.
Se vi siete incuriositi leggete QUA :-)
sicuramente non farebbe per me.piu’ di 30 minuti al computer mi danno gia’ sui nervi. e poi io che sono sklerotico con chi o cosa potrei sfogarmi. sicuramente molti lavori si potrebbero fare stando a casa, le aziende potrebbero risparmiare e il lavoratore gestire meglio il suo tempo secondo le proprie esigenze. ciao belli