L’umanità è stupida, si sa. Spesso stupidissima.
La prova della stupidità degli uomini di questo pianeta si nota nei piccoli dettagli, nelle facezie: il fatto che questo mondo sarà distrutto e che l’essere umano è un cancro è evidente dalle modalità con cui l’essere umano stesso usa i fanali retronebbia.
I suddetti retronebbia servono ad una cosa soltanto, ovvero a farsi vedere da lontano. Se si tengono accesi quando la nebbia non c’è o se si tengono accesi in coda al semaforo non servono a nulla, se non a bruciare la retina del povero automobilista che segue.
L’altra settimana, innervosito dallo stare in coda dietro ad un vecchio con i retro accesi, ho lampeggiato e fatto segni fino a quando non ci siamo affacciati al finestrino ed io gli ho detto “hai i retronebbia accesi” e lui mi ha risposto “lo so, così mi vedono da lontano”.
Siamo destinati all’estinzione. Sapevatelo.
ahahah hai troppa ragione! Detesto anche io chi tiene i retronebbia accesi in coda, sono fastidiosissimi!
Ma era vecchio e stanco, forse malato, forse è già morto perché qualcuno gli ha suggerito di spegnere i retronebbia e qualcun altro non l’ha visto da lontano. I cciovani uccidono la saggezza.
Elena ha scritto:
e i vecchi uccidono la retina.
Lo ammetto, ce l’ho parecchio su, con i vecchi al volante. Sono il simbolo del fallimento di questo sistema, del suo modello di sviluppo insostenibile, inumano e privo di qualsiasi logica, esclusa quella del profitto economico (di pochi) ovviamente. I vecchi sono una grande risorsa per l’umanità, quando accettano il loro ruolo nella società e fanno… i vecchi. Sono una piaga quando non si rassegnano al tempo che passa e si mettono di traverso al mondo, quello che ancora vive, produce e si affanna, anziché aiutare con la loro saggezza e con le loro conoscenze. I vecchi al volante non servono a niente. Fanno traffico, provocano incidenti, inquinano e soprattutto… dove cazzo vanno?!? Li vedi in coda nelle ore di punta, invece che starsene a letto fino alle 10 come potrebbero. E dovrebbero. Perdonatemi lo sfogo, ma i vecchi al volante io non li sopporto più!
Si, però non sono tutti uguali. Io conoscevo un’anziana signora che all’età di 88 anni andava tutte le settimane due volte da Cuneo a Torino a trovare il figlio e teneva una media dei 90 all’ora! Considerando che abbiamo delle strade che fan schifo, qui a Cuneo, penso che forse neanche Schumacher ce la avrebbe fatta a starle dietro. Adesso è morta. Non per un incidente d’auto!
Cicapui ha scritto:
HAHAHHAHAHAHA! Me lo sono sempre chiesto pure io HAHAHHAHAHA
Ok su tutto, ma non mi è piaciuto quando hai scritto “un vecchio”.
Non è politicamente corretto :P
@ Claudio Gagliardini:
….eppoi i vecchi spesso sono al Bilderberg, all’Aspen e in gioventù in un modo o nell’altro sono stati sfiorati dalla Goldman Sachs. Macché saggezza, macchè fare i nonni che portano avanti e indietro i nipotini da scuola. A 75 anni eutanasia attiva per tutti: si diminuisce, il traffico, l’inquinamento, ma soprattutto si liberano case, appartamenti, letti d’ospedale, si diminuiscono i costi della salute e come dice un blogger adepto della decrescita felice:
“Sono una piaga quando non si rassegnano al tempo che passa e si mettono di traverso al mondo, quello che ancora vive, produce e si affanna”
Potresti anche aggiungere che la cosa vale anche per i disabili, no? Che si affannano a fare? spesso non servono a niente e anche loro si mettono di traverso al tuo fulgido cammino, inquinano, consumano…..
Complimenti Claudio, non c’è bisogno di nasconderti dietro la saggezza della vecchiaia, il tuo disprezzo, e il tuo vero pensiero (sul quale non avevo dubbi), sprizzano come una fontanella d’acqua chiara. Non riesci a mimetizzarti, Claudio!
@ mauro:
e dai Mauro, cazzo prendi le cose con un po’ di ironia. Io Claudio lo conosco bene e non è di certo una persona cattiva. Anzi, non riesco ad immaginare ad una persona più buona e sensibile di lui. Dai su, cazzo.
Hai proprio ragione…è tremendo quando li tengono accesi. Ed hai mai visto i ragazzi che per fare i fighetti (o almeno credono di esserlo), usano i fendinebbia anteriori al posto degli anabbaglianti? Ma poi dico io…che diavolo vedono?
@ Rudy Bandiera:
mi viene in mente “dai Gianluca cazzo!”
Io nella nebbia procedo sempre a velocità massima.
Sono certo che non ci sono gufi appostati con autovelox, evito che mi tamponino, faccio prima, e soprattutto tengo i retronebbia spenti.
;)
@ Nico:
questo è parlare amico mio! Per come ti conosco potresti andare anche con i fanali spenti ;)
@ Rudy Bandiera:
No, a fanali spenti no. Il codice della strada impone di averli accesi sempre, anche di giorno; e io sono ligio… :D
Nico ha scritto:
sisi, alle norme sulla fanaleria lo sei :D
@ Rudy Bandiera:
no, no ha ragione mauro, il discorso vale anche per i disabili, rompono le palle pure quelli e spesso non ci puoi nemmeno litigare perchè fanno fatica a parlare e hanno pure il parcheggio assicurato, a meno che un autista, stanco di questo sistema che difende i meno dotati, non parcheggi il SUV (nico) negli spazi riservati
ora basta, largo agli automobilisti giovani e scattanti.
Se non sapessi che state giocando con le parole( Claudio Gagliardini compreso) vi manderei tutti a kagare.
Non sopporto i retro accesi, i koglioni che rimangono sulla corsia di sorpasso sempre e comunque, e soprattutto non sopporto chi mi tallona da 2 metri di distanza ( occhio, perchè ho il vizietto di frenare)
Cominciamo con il parlar bene dei vecchi, invecchiare non vuol dire rincoglionire per forza, quelli che rinkoglioniscono da vecchi, erano gia koglioni da giovani.
Lov a tutti amici miei
ardu ha scritto:
aaaah che santa verità!
@ ardu:
numero uno!
@ ardu:
Ardu, ti racconto un’aneddoto… Verso la fine degli anni ottanta ero al volante di una macchina potente, rossa ma non mia. Il proprietario non ci vedeve bene, era sera calante e mi chiese di guidare. Cosa che feci con entusiasmo, grattate, e piede pesante. Tornavamo dalla Francia dove volevamo, almeno nelle intenzioni, andare a vedere il GP di F1. In realtà ci eravamo fermati in Costa Azzurra e la domenica il risveglio era stato troppo tardivo per raggiungere il Castellet. L’autostrada era zeppa di macchinoni velocissimi, che tornavano dal GP e che facevano quasi a gara. Era l’avanguardia veloce dei rientri dal GP. Sulla corsia di sorpasso c’era una Fiat UNO chiara con dentro una coppia di vecchietti. Sembravano, seppur fossero solo in una Fiat UNO, piccolissimi ed erano totalmente immobili. Lui portava un berretto. Andavano a 80/90 all’ora e non si muovevano dalla corsia di sorpasso. Dietro a loro 5/6 supercar strombazzanti volevano superarli, ma questi, niente, malgrado la corsia di destra fosse libera rimanevano lì come tetanizzati. Le macchinone erano incollate l’una all’altra e al retro della UNO, poi, ovviamente, con manovre dell’ultimo istante, le macchinone hanno iniziato a sorpassarli sulla destra con grande accelerazione e velocità e con il clacson
a manetta. I loro occupanti, inoltre, gesticolavano volgarmente all’indirizzo di questi poveri vecchietti. Mentre ero dietro di loro e stavo per superarli anch’io sulla destra, provai ad immaginarmi come quei due poveri vecchietti dovevano sentirsi. Pensai che forse tornavano da una visita in un ospedale, e che era da un bel pezzo che subivano questi feroci assalti e li immaginai terrorizzati, come se fossero stati su un’altro pianeta in mezzo ad alieni ostili completamente impazziti. Per pochi istanti mi misi a ridere, ma me ne vergognai subito. Non li sorpassai. Mi fermai in un autogrill. Da allora i vecchietti in auto mi fanno grande tenerezza. :-)
@ mauro:
Sbagliato!
Non devi avere pietà di chi indugia in corsia di sorpasso!
Non ha importanza l’età anagrafica, l’auto e nemmeno la velocità. Se sei in sorpasso, corsia di destra vuota e arriva uno da dietro, TU-TI-SPOSTI.
Sennò ti supero a destra…
@ Nico:
Fai finta di non aver capito. ;-)
Comunque, per me, uno (vecchio o non vecchio) che circola con i retronebbia accessi lancia messaggi subliminali… e poi, Rudy, detto tra noi… che cazzo sono i retronebbia?
:-D
Elena ha scritto:
seeee…. fai la furbina tu, che vivi nel paese del sole eterno! ;-)
Nei lontani anni ’80 c’era un tipo, quei tipi nati ad inizio anni ’60, sempre in bilico tra normalità ed eccessi, sempre con giubbotto di pelle, che si aggirava con una Renault 6 colore bronzo metallizzato; la targhina anteriore (quella piccola, nera coi numeri bianchi) era spezzata e tenuta assieme con del fil di ferro, incastrata tra cruscotto e parabrezza, mentre al posto della targa campeggiava una tabella di legno con su scritto: TATƧOqƧ
…se ti arrivava da dietro a tutta velocità, l’effetto era notevole! E ti spostavi per forza…
I vecchi bisognerebbe ucciderli da piccoli
@ PaRRoT:
..giusto, meglio utlilizzare il più edulcorato: “diversamente giovani” :P