Ogni persona di questo mondo ha un certo di tipo di cultura, di sensibilità, di preparazione e di vita sociale.
Questa diversità di ambienti e di formazione fa si che ognuno di noi sia più sensibile nei confronti di certi problemi e di certe questioni etico-economiche-morali.
Mi spiego meglio: se una persona lavora in una scuola avrà sicuramente chiara la situazione dell’istituzione pubblica, della corruzione all’interno dell’amministrazione, delle falle del programma d’insegnamento e così via.
Per ogni settore ci sono problematiche e situazioni che tutti quelli che non sono perfettamente “immersi” nel settore stesso non possono nemmeno immaginare.
Io lavoro in un’azienda informatica e sono da anni appassionato a questa nuova ed evolutissima branca tecnologica, per questo mi rendo conto che un problema importante sta attanagliando questo ramo merceologico: il “trusted computing“.
Per spiegarlo in 2 parole, si tratta della possibilità da parte delle aziende produttrici di hardware di qualunque tipo (lettori MP3, lettori DVD, computer ecc.) di poter inserire un chip all’interno della macchina per poter identificare se quello che si sta facendo è o meno consono alle leggi sul copyright.
In pratica chi produce tecnologia è in grado di decidere per noi i programmi che possono andar bene oppure no, i film che possiamo guardare e la musica che possiamo ascoltare.
Qui si apre il problema etico: è giusto che in nome della difesa della proprietà intellettuale, le aziende possano scegliere per noi? E’ giusto che le grandi lobby mondiali possano imporre una serie di programmi sui un computer a scapito di altri?
Nei supermercati ci sono i sistemi anti taccheggio e nelle banche i vetri blindati, ma a nessuno è mai venuto in mente di mettere un chip nella testa delle persone per impedire la nascita dello stimolo al furto: sarebbe la privazione del libero arbitrio.
Lo so che per molta gente è un problema che non esiste o può essere considerato secondario ma secondo me non è così: il mondo di oggi è gestito e governato dai software.
E’ importante che ognuno si faccia un’idea e decida da che parte stare visto che si sta decidendo il futuro tecnologico del mondo….in altre parole si decide una parte importante del nostro futuro.
caro rudy, non è che dobbiamo decidere, la questione è che non anno ancora trovato il sistema per farlo. quel giorno sara’ cosa fatta e noi pecoroni abbasseremo la testa e accetteremo passivamente. ciao belli
per me dovrebbero farsi i c…i loro e non rompere!!
Spero di essere stata chiara!! Ciao ciao
beh!! credo che il nostro caro Ardu abbia espresso con parole semplici ma molto precise il momento che stiamo vivendo….purtroppo e così noi non possiamo più decidere niente perchè siamo dei pecoroni… loro decidono per noi fanno e a noi non resta che accettare, ma l’altro giorno se non sbaglio si parlava di tirar troppo la corda… l’unica cosa per ora che li ha bloccati e proprio aver visto questa corda molto tesa…… e come mi sono espresso l’altra volta aggiungo che se la corda si spezza, penso di esserne molto contento. ciao Ardu sei un grande.