Ma è possibile che uno trovi una tomba etrusca nel proprio giardino mentre pianta un ulivo, e che poi si trovi a dovere sostenere le spese per una struttura che conservi le antiche rovine di tasca propria? Ma no direte voi… invece si!
Ecco, signore e signori, un modo brutale e meschino per allontanare ancora di più i cittadini dalla legalità e dalle istituzioni.
“Singolare storia quella capitata ad Enzo Abbati: l’uomo,che nel 2003 era intento a piantare un ulivo nel suo terreno all’interno del Parco di Vejo, scopre casualmente una tomba etrusca del VII secolo a.c.
Da perfetto cittadino denuncia il ritrovamento alla Sovrintendenza ma per lui iniziano i guai. Dapprima obbligato a dover sostenere le spese per la realizzazione di una struttura che conservasse la tomba, rischia ora, qualora il valore dei beni rinvenuti fosse inferiore alle spese di cui la Sovrintendenza si è fatta carico per le operazioni di scavo e restauro, di dover pagare di tasca propria.
A margine dell’assurda vicenda, Roberto Soldà (segretario romano Italia dei Valori) commenta: “Bisogna prima di tutto elogiare Abbati che comunicando la notizia alle autorità competenti ha fornito un servizio a tutta la comunità”.
Il Segretario romano dell’Italia dei Valori conclude: “L’eventualità che chi si comporta in maniera esemplare possa incorrere in questi assurdi rischi non fa che allontanare i cittadini dalle istituzioni”.”
Solo noi riusciamo persino a vivere in maniera imbarazzata il nostro straordinario passato: invece di vederlo come un investimento e un patrimonio da salvaguardare, lo percepiamo come un peso.
Doveva rivendere i reperti su e-bay! Ci sono anche gli italiani onesti adesso…
Sai cosa dovremmo fare? Buttare i nostri politici dentro quella tomba etrusca… tanto sono un branco di cetacei e cariatidi ormai arenati!!! Evviva l’Italia!!!!
E’ sempre la fortuna degli onesti. Ma se invece di scavare per un ulivo, buttava un camion di sabbia, una palma di plastica con arredo tipo caraibico, si poteva sdraiare per prendere il sole. L’olio si trova nei supermercati. Ciao belli