Second Life: questa seconda vita digitale nella quale ognuno può essere un pò come vuole ma in fondo mantiene la sua personalità, le sue voglie e le sue pulsioni.Un mondo parallelo nel quale aziende ad ogni livello si “fiondano” per non perdere il treno del progresso evolutivo informatico che sembra aver ingranato definitivamente la quarta.
Perchè tutto questo successo in così poco tempo? Perchè fino a sei mesi fa nessuno, o pochissimi in Italia, era a conoscenza dell’esistenza del metamondo mentre oggi tutti i media ne vanno ghiotti e se ne parla ovunque con insistenza?
Il mondo informatico e di internet si sta sviluppando in maniera veloce e costante da qualche anno a questa parte.
Ogni cambiamento, per sua stessa natura, arriva ad un “apice evolutivo” per poi cambiare scenario o direzione: pensiamo per esempio alla rivoluzione industriale che è nata nel Regno Unito, si è sviluppata nel mondo ed oggi è in forte migrazione verso le nuove tecnologie. Non si parla ormai più di rivoluzione industriale perchè in fase di esaurimento, ma si parla di rivoluzione digitale come seguito naturale a quella analogica delle macchine.
Se il mondo di internet si evolve ad una velocità vertiginosa rispetto ad ogni altro cambiamento mai avvenuto fino ad oggi sulla terra, avremo come naturale conseguenza la fine di quello che noi oggi conosciamo come WEB, internet, collegamenti ipertestuali e link, in un tempo proporzionalmente molto più breve di quanto mai accaduto fino ad oggi per ogni altra evoluzione o mutamento.
In pratica, forse siamo arrivati alla fine naturale, al limite ultimo della rete come la conosciamo: non klikkeremo su del testo per il resto della nostra vita.
Ecco, secondo me, dove sta la genialità di Second Life: nel farci capire quale sarà la rete del domani.
Forse tra cinque anni no useremo più un browser come lo intendiamo oggi, ma il nostro browser sarà un metamondo, un pò meno dozzinale ed instabile di SL, nel quale l’account da noi sottoscritto sarà personificato in un avatar.
Per fare una ricerca in rete non avremo più Google in forma testuale come lo conosciamo adesso, ma saremo su “un’ isola del search” che aprirà oggetti 3D al posto dei link ai siti come oggi li conosciamo.
Il grande successo di Second Life non sta nei soldi facili, nel sesso digitale o nella “chat visuale”, ma sta nel fatto che tutti noi, forse nel nostro inconscio, percepiamo la fine del WEB 2.0 e sappiamo che qualcosa di nuovo sta nascendo dal progetto “seconda vita”.
Chissà: forse un giorno parleremo della Linden Lab come oggi parliamo di Ford e della sua catena di montaggio ….. benvenuti nella rivoluzione.
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