Una brevissima digressione nel triste, patetico ed imbarazzante mondo della politica, mondo del quale ho perso il gusto di scrivere negli ultimi mesi, perché la passione non può essere alimentata da una manica di debosciati senza morale. Non per sempre ecco
Comunque veniamo al punto: io alla “questione morale” decantata da Berlinguer ci credo, ma al contrario, ovvero TUTTI sono ladri (chi più e chi meno, quelli che sono li da tempo sono ammanicati, non ci sono caxxi) ma da una parte sono solo ladri stupidi e politicamente inetti, dall’altra parte sono ladri sfacciati e politicamente reattivi.
Da una parte, parliamo dei due gruppi principali, abbiamo un PD che non è più un partito ma un’accozzaglia di individualismi folli ed insensati, che sembrano avere come fine ultimo la deflagrazione del partito stesso e la perdita di voti.
Come se si mettessero a tavolino e dicessero “ok, cosa possiamo fare per perdere tutti i nostri voti e disgustare l’elettorato di sinistra?“. E trovano sistemi brillanti anche, come ad esempio l’ultima boutade per eliminare i movimenti politici dalle elezioni.
Bello, gran bella trovata: l’ideale per dirottare un bel po di voti verso Grillo ed il suo movimento, per aumentare l’emorragia del PD e per spaccarlo, ulteriormente, al proprio interno.
Dall’altra parte abbiamo quelli che hanno la faccia come un coperchio di peltro, e che infilano emendamenti e condoni in mezzo alle altre cose: l’ultima uscita è quella di depenalizzare il reato di appoggio esterno in associazione mafiosa. Guarda caso Dell’Utri ne avrebbe giovato. Guarda caso una legge ad personam. Guarda caso emendamento ritirato quando qualcuno se n’è accorto. Grande trasparenza, grande professionalità, grande amore per il popolo e le sue necessità oggettive.
Poi ci si chiede come mai M5S sia diventato il primo partito.
e’ necessario commentare?
Penso chiunque abbia un minimo di barlume di intelligenza capisca cosa sta succedendo.
Premetto: Sono di sinistra, ho sempre votato a sinistra, le mie idee sono decisamente di sinistra. Sono di Parma e alle ultime comunali ho votato Federico Pizzarotti colui che è diventato il 1° sindaco grillino della storia. L’ho votato per un motivo molto semplice: Parma per 3 mandati ha avuto una giunta di centro destra che ha speso soldi inesistenti inventandosi società di comodo mentre il denaro dei cittadini finiva nelle taste e nei conti correnti privati degli assessori. Le primarie per il candidato sindaco del PD le aveva vinte a suo tempo Vincenzo Bernazzoli, Presidente della Provincia di Parma, senza però dimettersi mentre faceva campagna elettorale per diventare sindaco (non si sa mai, perdere la seggiola era rischioso) e che per 13 anni ha convissuto con le giunte di centro destra, sapendo quello che facevano senza denunciare nulla. Ho votato Federico Pizzarotti perché Parma aveva bisogno di una faccia nuova, fresca e lui chiaramente si era candidato con M5S perché nel PD non avrebbe avuto nessuna possibilità. Ebbene è passato un anno e chi meglio di me vi può raccontare ciò che succede a Parma. I primi mesi sono stati infernali, soprattutto per lui, certamente non si aspettava di essere eletto. Quando finalmente è riuscito a formare la giunta e ha cominciato a lavorare, le cose sono cambiate. Non ascoltate i giornali, sono pagati e di parte. Si è parlato tanto e male di rette degli asili, di “Quoziente Parma” e di IMU. Il neo sindaco ha tolto il famoso quoziente Parma che, teoricamente doveva aiutare le famiglie numerose, peccato che prevedesse agevolazioni anche per false famiglie separate e false ragazze madri. Il risultato era che figlie di industriali, sposate con industriali ma che risultavano residenti in un luogo diverso dal marito senza essere separate, venivano considerate alla pari di ragazze madri nullatenenti. La retta massima degli asili comunali è di 139 euro per un ISEE che supera i 100.000 euro (vuol dire che una famiglia deve avere un reddito complessivo di quasi 250.000 euro per pagare quella cifra), è tutto qui nero su bianco http://www.comune.parma.it/servizi/Determinazione-rette-servizi-per-linfanzia-e-scolastici/Determinazione-retta-per-il-Servizio-di-ristorazione-Scuola-dellInfanzia-Comunale-e-Statale_A3_C88_P200048_Q2.aspx. E’ vero, abbiamo pagato l’IMU più alta d’Italia, però vi faccio un esempio: io ho un appartamento in un quartiere residenziale vicino al centro (prima abitazione) di 110 mq con cucina, sala, 3 camere, un bagno, ho speso 648 euro, non sono pochi ma nemmeno gli oltre 1000 euro che sparava Panorama in un articolo di qualche mese fa. Oltre 1000 euro potevano essere per una villa o una seconda casa ma comunque con metrature importanti e in centro città. Le spese del consiglio comunale, dei membri della giunta e di tutto il personale del comune vengono mensilmente resi pubblici sul sito http://www.comune.parma.it sotto la pagina “amministrazione trasparente” e sono veri. Dopo un anno di giunta grillina si vedono già i risultati, prima di pagare il milione di euro di debiti ci vorrà tempo ma i lavori bloccati sono ripresi e il comune sta pagando i fornitori. Il “Pizza” (come è stato soprannominato) e la sua giunta si presentano mensilmente nelle riunioni di quartiere, hanno concordato con i negozianti il periodo migliore per effettuare la manutenzione delle strade senza per questo arrecare disturbo alle attività commerciali. I 700.000 euro dei dividendi provenienti dall’IREN (l’ente che controlla luce, acqua e gas) andranno al walfare e ai servizi scolastici. Sembra fantascienza ma sta succedendo a Parma. Un dato che nessuno ha detto o pubblicizzato è che, se un anno fa Pizzarotti ha vinto “casualmente”, pochi mesi fa alle elezioni i cittadini di Parma, che quindi hanno votato con cognizione di causa, hanno riconfermato la fiducia al M5S aumentando la percentuale dell’anno prima. Un dato molto significativo che però è passato volutamente inosservato. Non mi piace Grillo, il suo modo spocchioso e arrogante di porsi, non mi piace quando urla e molte volte non mi piace nemmeno quello che dice ma se il “Pizza” e la sua giunta continuano così, ci vediamo tra 4 anni per la sua riconferma.
Scusate, ho fatto un grossolano errore, nel mio commento parlo di un milione di euro di debito del Comune di Parma, magari ! In realtà è quasi un miliardo, per la precisione il “buco” lasciato da 3 amministrazioni di centro destra è di 850 milioni di euro, mi sono persa tra gli zeri, a certe cifre non sono abituata.