Sveglia alle sette e doccia bollente.
Mi vesto come un eschimese ed esco, alle 7.40 del mattino come un matto, a spalare neve e a salare per TUTTO il perimetro del mio palazzo. Il risultato è che il marciapiede è perfetto ma nessuno sa chi è stato causa l’ora indegna. Niente meriti per Rudy.
Torno in casa, faccio una lavatrice, getto la spazzatura poi tiro fuori la macchina e carico la Principessa Leila in direzione centro storico di Ferrara. Obiettivo: commercialista e banca.
A guidare mi sento un po’ Schettino, con il muso della macchina che va per i fatti suoi mentre il culo della stessa tende ad andare in direzione opposta.
Va beh, rischiando la vita arrivo nel parcheggio di Kennedy, il più grande di Ferrara, e metto l’auto a caso. Tanto è una lastra di ghiaccio e le righe blu al suolo non si vedranno fino ad aprile…
Vado dal commercialista dopo una abbondante colazione. Chi segue le mie pratiche non c’è: rimasto a casa bloccato dalla neve. Cazzoh, dico io, ho rischiato di ammazzarmi e adesso ste carte le consegno! E così è.
Esco, direzione banca. Quando arrivo mi dicono che la ragazza che segue le mie pratiche non c’è, rimasta a casa bloccata dalla neve. Cazzoh, dico io, ho rischiato di ammazzarmi per arrivare qua e adesso i miei documenti io li voglio! E così è stato.
Una gentilissima ragazza si presta per aiutarmi, leggendo il terrore nei miei occhioni appannati dal freddo.
Esco, direzione parcheggio in Kennedy.
Prendo di nuovo l’auto e slittando come un ballerino del Bolshoi riesco ad arrivare al Brico Center, dove compro due cose di importanza straordinaria: il tappo per il lavandino del bagno “salterello” da 1/4 (che dio mi fulmini se so cosa vuol dire) e una ventosa stura scarichi. Vecchi rimedi.
Riprendo l’auto, arrivo nel cortile, metto la macchina in garage, raccolgo il bucato, stendo il bucato. Bianco come la luce.
In casa mi armo di pazienza ed aggiusto la porta (la lubrifico per la verità) perchè’ non si chiude più a dovere.
Poi, mai domo, uso la ventosa per estrapolare i capelli che la Principessa Leila lascia nello scarico della doccia. Con conati incorporati.
Poi, ancora una volta non domo, sistemo il fottuto salterello in bagno e SMONTO il robot pulisci pavimenti Rolando, il quale oggi aveva smesso di funzionare.
Ovviamente non andava a causa dei soliti capelli della Principessa Leila incastrati ovunque, capelli che ne impedivano il coretto funzionamento.
A volte mi domando come mai quella donna non sia pelata… mah. Comunque adesso Rolando è li che pulisce, anche se fa un rumore che è un misto tra un Caterpillar e un elicottero Apache.
Infine, mi siedo al PC, scrivo questa stronzata poi lavoro fino almeno alle 20.30 per recuperare il tempo perduto.
Sono o non sono un uomo da sposare?
Deppiù, dovresti essere l’uomo al governo.
Normalmente quando si spala la neve si salta sempre qualche pezzo di marciapiedi ( davanti ai garage di chi ci sta’ sui koglioni) Tu l’hai fatto? Povero Rolando, pancia in su con le tue mani che lo torturano, sicuramente ha pensato al suicidio. Sei proprio un uomo di casa.
Lov
un pupazzo. se fossi davvero da sposare, davvero davvero, dovresti far trovare alla principessa leila un bel pupazzo di neve ad accoglierla…
Pensa se vivevi con Chewbecca!
@ Elena:
questo è terribilmente vero….
@ ardu:
no no, Rolando è tornato a vivere!
@ marina:
si giusto, ed io vestito in livrea celestina, con lo sciampagn in mano vero?
@ filippo:
HAHAHA, ti amo Pippo, TI AMOOOO!!!
Stamattina sono arrivato a Bologna e ho spalato per parcheggiare la macchina. Non ha ancora smesso di nevicare, in più è passato lo spazzaneve che ha murato la mia macchina dietro un cumulo di neve giallo/marone (con una ere apposta!) alto circa un metro.
Non è che tu abbia voglia di passare da qua a spalare?…
Ehi ehi!! Si parla di me qui?!
Potevi farmelo davvero un bel pupazzo però: dovevi tenere i capelli della doccia e attaccarli al testone! Per il corpo non ti serviva tanto, anche se lo facevi grandezza naturale: due belle palline grasse erano sufficienti!
beh da sposare per una sola giornata di attività mi sembra troppo!
Però devo ammettere che rispetto a Schettino nessuno ha dovuto dirti: “sali in macchina cazzo!”
Baci baci
@ Cecilia:
l’esatto opposto di Schettino! C’è chi mi ha dovuto dire, causa freddo, “scendi da quella macchina, cazzo!” :)