Prima di sentirmi muovere delle critiche assurde, voglio fare una premessuccia: a chi venisse in mente che un ateo (io) non può parlare di Papa e di Chiesa e di religione con cognizione di causa, rispondo che allora un Papa non potrebbe parlare di preservativi, Bertone non potrebbe parlare di IOR, o la Chiesa in generale di politica e Stato.
Ma siccome io penso che la Chiesa faccia BENISSIMO a parlare di quello che accade fuori dal Vaticano (non vedo come mai non doverebbe, visto che siamo in un Paese libero ed ognuno può dire la propria) io mi sento di dire qualcosa sul Papa.
Un Papa che per quello che mi riguarda non rappresenta una guida spirituale né tanto meno pastorale, ma rappresenta un leader politico di una monarchia assoluta teocratica elettiva. Un Papa che si è trovato in un momento difficilissimo per la Chiesa, un momento in cui tutto pare disgregarsi.
Francesco è venuto dopo un Papa dimissionario che non è riuscito (o non ha voluto) ridimensionare i poteri della Curia e la sua influenza politico/economica. Un Papa che non è stato in grado di fare il Papa fino alla fine, e che per quanto possa essere stato amato, lascia sempre i fedeli con una perplessità: come mai non ha continuato?
In questo clima, un uomo solo si trova a portare il fardello del dubbio sul Papa emerito, si trova a dover affrontare lo scandalo pedofilia, lo IOR e i fondi neri, la secolarizzazione dell’occidente, l’avanzata dell’Islam, la caduta delle vocazioni. Si trova in seno una Chiesa che a molti, anche a molti fedeli, inizia a stare stretta.
E cosa fa Francesco per cambiare le cose? Usa l’arma più potente del mondo, usa l’umanità.
Si presenta con scarpe comuni, non con le Prada rosse come il fuoco. Mantiene la sua croce di ferro, senza scegliere l’oro che gli potrebbe competere come Papa, così come apre il suo papato con un semplicissimo “buona sera”.
Rifiuta il sarto fin quando non ha pregato la Madonna, paga il conto del posto in cui ha alloggiato (ma gli altri non pagavano?), si getta tra la folla per salutare un amico, infischiandosene della sicurezza e del protocollo.
Dice agli stessi cardinali che l’hanno accolto “che dio vi perdoni” dimostrando una straordinaria ironia e dopo l’Angelus, il primo Angelus, augura il buon pranzo.
Si comporta come un uomo cordiale. Semplicemente.
Esistono periodi storici in cui la nobiltà si deve allontanare dal popolo, in cui i potenti devono divinizzarsi, dimostrare il loro potere con stole, panneggi e ricami. Ed esistono momenti storici in cui le stole, i panneggi ed i ricami hanno troppo allontanato il potere dal popolo.
Il potere diventa alienato, perde di vista i suoi obiettivi, perde di vista le persone così come le persone si disinnamorano dei potenti. E l’unica strada per tornare sulla Terra e riprendere il potere che sfugge, è la strada della semplicità.
Papa Francesco sta facendo la cosa migliore, più naturale ed insieme più faticosa che un Papa possa fare: comportarsi come un uomo.
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Papa Francesco sta facendo la cosa migliore, più naturale e faticosa che un Papa possa fare: comportarsi come un uomo http://bit.ly/ZG5n5B
Pienamente d’accordo su Papa Francesco, un po’ meno su Benedetto XVI… ma ne abbiamo già parlato, e non si può avere tutto dalla vita :)
Comportarsi da uomo è veramente la cosa più difficile, è verissimo. Da Cristiano mi viene da dire che in effetti c’è voluto Dio per mostrarci quanto è profondo realmente essere Uomini.
saluti
Del Papa precedente non mi piaceva NIENTE, solo il gesto finale è stato da grande uomo.
Il nuovo Papa è partito con il pide giusto, un uomo fra gli uomini.
Ora gli serve soltanto una grandissima ramazza e fare un po’ di pulizia.
L’ italia è un paese così clericale che i laici sperano che sia il papa a smontare il vaticano.
Geniale la premessa che fai…
@ Andrea da Bangkok:
grazie caro :)
Diciamo pure che una prima “spallata” alla figura divina del Papa l’ha data proprio Ratzinger dimettendosi…
@ Enrico Giammarco:
Non ho capito, in che senso “divina”?
@ Enrico Giammarco:
capisco il tuo punto di vista, ma a mio parere il Papa di divino non ha nulla e quindi dovrebbe stare dove è stato messo dall’essere divino, e soffrire se necessario. Ecco perché non trovo giuste le dimissioni di un Papa. Ma è un punto di vista.
Se ti va di leggere: http://bit.ly/1492hN9
@ Rudy Bandiera e @ Enrico Giammarco:
Interessante punto di vista. Pensa che io concordo sul fatto che il Papa non abbia caratteristiche divine, e anche la Chiesa concorda che il Papa è solo un uomo (l’infallibilità cattedratica del pontefice è questione diversa).
Dico “interessante” perché è proprio l’umanità del Pontefice a dare un senso alle dimissioni.
Rudy Bandiera ha scritto:
ah non me l’aspettavo, rudy! siamo d’accordo su qualcosa anche se con motivazioni leggermente differenti.
Io dico che non è proprio un caso se la Chiesa si è dimostrata una delle istituzioni più longeve della storia dell’uomo.
Esistono altre istituzioni che abbiano 2000 anni di storia alle spalle? :)