Io ho detto al telefono, come Matteo Flora sa, “OK Jarvis” e lui mi ha fatto lanciare i pezzi dell’armatura di Iron Man che adesso mi si sono incasinati addosso e non riesco più a levarli.
Ma torniamo a Google: da ieri è disponibile l’assistente vocale a tutto tondo di Google, una via di mezzo tra un sistema di controllo vocale e un Siri.
In pratica si tratta di un sistema che, abilitato semplicemente dicendo “OK Google” quando si è sulla home del telefono attiva, permette di cercare, di chiamare e di fare più o meno tutto quanto è possibile fare con il telefono. Tranne discuterci, appunto.
Dico subito che la parte più intuitiva è dire “OK Google” e fare una ricerca online… si dice quello che si vuole e lui lo cerca. Preciso e molto accurato. Ma quello che ho trovato davvero bello, dal punto di vista commerciale soprattutto, è che si sostituisce perfettamente a Shazam. Basta avvicinare il telefono a una “fonte musicale”, il device la riconosce, mostra un pulsante con una nota e sfiorandolo viene ascoltato e riconosciuto il brano.
Il tutto senza premere nulla e senza fare nulla. Si viene dirottati direttamente su Google Play Music dove è possibile ascoltare un estratto del suddetto brano o di altri dello stesso gruppo e comprarli.
Come dire… Shazam occhio che ti divoro.
Anche la funzionalità per le chiamate la trovo molto molto comoda e, cosa non da poco, funzionante anche in un ambiente rumoroso e inquinato di suoni. Basta dire “Chiama” e il nome della persona che si vuole chiamare, e parte una barra che ci da qualche secondo per interrompere la chiamata o per farla partire.
Alcuni altri comandi utili:
“invia SMS a” nome contatto
“Invia mail” nome contatto
“Come arrivare a” nome destinazione
“Crea un evento”
La mia preferita, insieme alla possibilità di identificare la musica e di chiamare le persone, è quella dei promemoria (funziona solo con Google Now abilitato).
Questa la trovo geniale: basta dire “ricordami di” seguito dalla frase che si vuol ricordare come per esempio ho fatto io “ricordami di comprare il liquido per le lenti”.
Non sono viene impostato un promemoria temporale ma anche in base alla posizione in cui ci si trova: io so che compro il liquido alla Coop e Google Now mi ricorderà, passando di la, che devo comprare il liquido.
Insomma, diciamo che con Google Now e questo nuovo assistente vocale completo e potente, Google vuole trasformare il nostro device sempre di più in un nostro amico, non in un dispositivo. Non un amico anzi, un segretario a cui affidare ogni cosa che ci riguardi: dai gusti musicali agli impegni, dai contatti alle ricerche online.
Adesso scusate: devo dire al mio telefono di cercare un fabbro perchè mi devo liberare dell’armatura di Iron Man che inizia a pesarmi.