Obama, il povero Barack Obama che ha vinto le elezioni americane, viene caricato sempre più di immense aspettative.
Ma un uomo solo può sopportare tali pressioni? Ormai è percepito dal mondo intero come un semidio. Forse è per questo che il futuro ha la possibilità di cambiare: non per quello che farà Obama ma per quello che Obama rappresenta per miliardi di persone.
“La Silicon Valley, dalle otto di sera (Pacific Time) del 4 novembre, si sente abbastanza al governo. Operosamente al governo: per dire, le finestre della sede di Facebook su University Avenue a Palo Alto restano accese tutta la notte come quelle dello studio di Mussolini a piazza Venezia (oggi come quelle dello studio di Angelino Alfano a via Arenula, ma forse non c’entra molto). Uno dei fondatori di Facebook, Chris Hughes, è stato una colonna della campagna di Obama e della sua «Internet strategy». E Obama qui lo chiamano «il Google della politica». Non solo per l’enorme successo veloce; per la conoscenza delle nuove tecnologie e la capacità di usarle come nessun altro leader, finora. Anche per questo qui ha preso il 70 per cento dei voti, in certi sobborghi ricchi ha avuto 70 volte più finanziamenti del medio distretto postale americano; hanno tifato per lui gli imprenditori del Web 2.0 come i paladini dell’Internet strumento di democrazia e creatività collettiva come Laurence Lessig.”
corriere.it
Speriamo che questa onda di voglia di innovazione, di cambiamento, non si perda per strada…
E speriamo sul serio che non deluda le aspettative del mondo intero!!!