In zona stazione di Ferrara c’è un sottopassaggio, un piccolo sottopasso che porta dall’area universitaria di ingegneria ad una strada poco frequentata che si chiama via Argionone ed in questo sottopasso si è sviluppato qualcosa di straordinario.
Come vedete dal video, i muri del passaggio sotterraneo sono pieni di graffiti, pieni di opere d’arte a tratti stupende, che rendono il passaggio sotto i treni decisamente “mistico” molto più di quanto non sarebbe se i muri fossero grigi e spogli.
Io ora mi chiedo: perchè di questi artisti e di questa arte non ne facciamo sistema? Abbiamo un sacco di “zone grigie” in tutte le città, zone che potrebbero dare sfogo alle frustrazioni dei graffitari che vengono perseguitati, e che potrebbero diventare dei giardini di colore per tutta la cittadinanza.
Faccio un esempio: all’interno di Ferrara passa un ramo del Po che si chiama Po di Volano, i cui argini sono molto alti, in cemento e disgustosamente grigi. Se questi argini fossero completamente grafitati, non con delle bestemmie e dei falli ma con disegni che nascono dalle mani di veri artisti attirati, che so, da un concorso, non sarebbe meglio per tutti?
La città che per prima parte con una idea di questo tipo non sarebbe per caso una città all’avanguardia che traina la volata alle altre?
Ovviamente la domanda la faccio in particolare al sindaco Tiziano Tagliani, che non passerà mai di qua, e alla presidente della provincia Marcella Zappaterra, che invece è possibile che una sbirciata da queste parti la dia.
Nel mentre vorrei sentire cose ne pensano le persone, ferraresi e non, del fatto che si possa trarre profitto (anche economico) da dei disegni sul muro.
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Un’ottima idea la tua….tra l’altro i “graffiti” del tuo filmato sono bellissimi.
Un aneddoto: Nel 77 a Zurigo cominciarono ad apparire dei graffiti di eccezionale
qualità artistica (diversi dallo stereotipo). dopo un accesissimo dibattito che coinvolse tutta la città li cancellarono….Peccato!
http://bit.ly/m5sWpn
io li trovo stupendi! e pur non abitando più a ferrara credo che l’idea sia ottima.
La tua idea in realtà non è nuova e ci sono anche città che hanno già aderito ad iniziative simili, ma che sono rimaste in sordina. Oppure ci sono città che per ragioni politiche hanno sbandierato ai quattro venti di aver dato muri legali in luoghi molti visibili delle città, pagando pure artisti accuratamente selezionati (Milano) e che poi la cosa sia andata in nulla.
Il punto fondamentale del discorso qual’è: il fine dell’iniziativa.
Se il fine è voler rivalutare alcune zone della città, chiamando i writers, la cosa funziona, se il fine è “dare muri legali perchè questi non imbrattino in giro” la cosa non funziona.
Non funziona perè: per molti motivi.
Il primo è che voi vedete come “graffitari o writers” un marasma di stili e filosofie che in realtà hanno al loro interno delle diversità enormi. Quelli che fanno i “graffiti” che a voi generalmente piacciono sono “stylist writers” gente che solitamente di notte non dipinge, gente che dipinge legalmente dopo aver studiato bozze e colori, artisti che per quanto voi non conoscete hanno una fama internazionale spesso notevole, che impiegano giorni per realizzare le loro opere. E ad un’iniziativa del genere loro verranno.
Non verranno quelli che fanno treni, che fanno tag, che fanno quelle cose che per le persone “comuni” sono scarabocchi incomprensibili. Non verranno perchè non hanno interesse nel dipingere legalmente, lo fanno di notte proprio perchè è hardcore e perchè fare una cosa che da fastidio senza essere visti, da loro un’adrenalina impossibile da avere in altri modi.
Non verranno tutti quelli che imbrattano le città scrivento “Mara ti amo” o “Luca ti odio”, non verranno quelli che scrivono “Fasci merde” o “Comunisti tutti appesi”. Questi continueranno a fare i loro casino comunque, soprattutto l’ultimo gruppo, non è da considerare parte della cerchia dei writers, ciononostante la pessima informazione dei media farà comunque un servizio sui danni provocati dai graffiti mostrando solo scritte dell’ultimo tipo che vi ho proposto. E le persone continueranno ad avere un gran casino in testa e questo movimento continuerà a essere mal visto.
E’ un poco come dire che tutti i tifosi che vanno allo stadio sono degli ultras. Con il calcio si è capito che non è così, con il writing ancora no.
Grazie Rudy mi ispiri un post visto che a procida si e’ aperta una guerra ai graffitari
@ Stailuan:
bel commento! Visto che tu ne sai a pacchi e noi “mortali” non sappiamo un cazzo, cosa ne diresti di fare un bel guest post che poi io pubblicherei qua? Un post nel quale spieghi le differenze tra gli uni e gli altri e come si possano riconoscere… cose del genere insomma, come si formano, da dove vengono, cosa fanno nella vita e come fanno a non dormire se di note dipingono ;)
Se ti va me lo mandi per posta, con tutto quello che vuoi, ed io lo pubblico, ovviamente citandoti :)
ok si può fare, no problema, anzi ;)
@ Rudy Bandiera:
Ciao Rudy!!
Volevo segnalarti che i graffiti di via Arginone in raltà sono stati fatti dai giovani writers del progetto “GraffiaFe”, di Area Giovani del Comune di Ferrara!!
Per cui è proprio il Comune che sponsorizza e supporta queste iniziative…
http://www.flickr.com/photos/areagiovani/sets/72157623360472359/
Sito del progetto: http://areagiovani.comune.fe.it/index.phtml?id=78
@ anna:
grazie mille per le informazioni!