Avete letto il titolo? Bene, allora vi spiego meglio quello di cui sto parlando.
Nel corso di una convention sul “mangiar sano” organizzata in Olanda dei ragazzi decisamente “sadici” ma molto furbi hanno fatto un esperimento sociale che per me è molto molto interessante: hanno preso del normalissimo cibo del Mac, lo hanno camuffato in modo chic e irriconoscibile, e lo hanno presentato ai partecipanti della fiera, facendoglielo assaggiare.
Qua viene il punto: gli avventori hanno mostrato la loro approvazione per il cibo che gli è stato servito e qualcuno con aria da grande intellettuale elogia addirittura la “struttura” del gusto e la varietà di sapori sprigionati da ogni morso.
Gli scenari che si aprono adesso sono almeno 3.
Sedicenti esperti
La maggior parte di quelli che si dicono “intenditori” di qualcosa, se li bendi, non sanno cosa stanno stanno mangiando.
Questo vale per i vini, ad esempio, o per tutte quelle attività “evanescenti” lasciate puramente al gusto personale. Ci sono un sacco di persone in giro che dicono agli altri e pensano di se stesse di avere gusti raffinati e di essere esperti in qualcosa, mentre non sanno nulla.
Questo è un problema di coscienza di se e di mancanza di senso critico.
Influenzati
Alle superiori il mio amico Ferra mi prese un panino alle macchinette dicendomi che dentro c’era la senape. Al primo morso io SENTII la senape, anche se in realtà era maionese.
La suggestione porta a sentire cose che non ci sono ma è anche vero che la suggestione dura poco: subito dopo mi accorsi che era maionese ma questi, questi a quanto pare non si sono accorti che era roba da Mac. O forse se ne sono accorti ma ormai avevano già detto “mmm bbbono” e non potevano fare la figura dei pirla.
Se è vero che il cervello giuoca degli scherzi, è anche vero che li giuoca per breve tempo.
Era una convention sul mangiar sano, non di intenditori di cucina
Era un luogo non deputato agli esperti ma alle persone che vogliono mangiare in modo sano ed equilibrato, il che non vuol dire necessariamente bene.
A parte il fatto di essere olandesi, già un limite culinario notevole rispetto a noi, per esempio, queste persone erano li per motivi diversi dal sapore.
Rimane il fatto che “la struttura del gusto e la varietà di sapori sprigionati da ogni morso” è qualcosa che va al di la del semplice mangiar bene.
Io penso che queste tre ipotesi di spiegazione del fatto siano tutte in parte vere, anche se una più delle altre, in particolare la prima. Adesso va di moda essere raffinati intenditori di qualcosa, in particolare di cibo e vino.
Ci sono persone che sentono il retrogusto di banana e cuoio anche nel Frizzoro, se bendate, ma NON ammetteranno mai che è Frizzoro una volta sbendate.
Io ho la fortuna di avere il palato meno sensibile di Emilia Romagna, il che mi permette di gustare tutto con allegrezza, senza sentire mai sapori che non mi piacciono, ma questa si chiama consapevolezza di se e penso che molte persone non l’abbiano sviluppata.
D’altra parte la suggestione giuoca dei brutti scherzi, è un fatto, così come è un fatto che non tutti questi erano li dicendo di essere esperti di cibo.
Poi ci sono anche quelli che dicono che tutta questa è un’operazione pubblicitaria di Mcdonald’s ma io, onestamente, ai complottisti dietrologi non faccio più molto caso, si sa. A parte a quelli che credono nelle scie chimiche che continuano ad essere i miei allocchi preferiti.
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