Sapete tutti quanto accaduto a Sochi, in Russia, nella giornata di ieri: l’ex parlamentare Vladimir Luxuria è stata arrestata “colpevole” di sventolare una bandiera con su scritto, in cirillico “gay è ok”.
Arrestata, per una bandiera pro gay.
Cioè, qua non si parla più di leggi omofobe soltanto, ma si parla di uno stato nazista che arresta, castra ed impedisce la libertà di pensiero: in pratica è stato arrestato il Vladimir sbagliato.
Oggi è stata liberata, ma il fatto rimane, a mio parere, gravissimo.
Ovviamente è quello che penso ed è quello che ho scritto, rispondendo alla Bonino.
Mi pare il minimo @emmabonino perché essere arrivati perché si è “diversi” è davvero inconcepibile
— Rudy Bandiera (@RudyBandiera) 16 Febbraio 2014
Da questa mia risposta sono nate due conversazioni interessanti, ai limiti del paradosso a mio modo di vedere, ma interessanti. Le conversazioni denotano due tipi di persone.
UNO
@RudyBandiera lei mente sapendo di farlo. Non è stato arrestato per i suoi gusti sessuali.
— Claudio Mariani (@Finferlo) 16 Febbraio 2014
DUE
@RudyBandiera Le leggi liberticide ci sono anche nei paesi arabi, perchè non va a protestare laggiù? Ah già, lì ti impiccano o ti lapidano!
— Ario Corapi (@ArioCorapi) 16 Febbraio 2014
Ora, Claudio Mariani in modo educato, devo dire, ha affermato che Luxuria è “andato li per provocare. Un atto dimostrativo per procurarsi il fermo. Cosi noi ne stiamo qui a parlare. Puro esibizionismo” mentre Ario sostiene che “Le leggi liberticide ci sono anche nei paesi arabi, perchè non va a protestare laggiù? Ah già, lì ti impiccano o ti lapidano!”.
Mostrare una bandiera gay in un Paese con leggi palesemente omofobe NON è esibizionismo, parola notoriamente connotata in maniera negativa, ma è combattere per dei diritti. Certo, se fosse andata in California con una bandiera della pace nessuno l’avrebbe arrestata, ma proprio perchè è così si deve andare a lottare dove è giusto farlo!
Ed aggiungo, prima del #divanONE che segue, che se fosse andata in un Paese arabo sarebbe stata del tutto idiota, visto che si sarebbe fatta arrestare senza che nessuno ne sapesse nulla. I giuochi (si, giuochi) olimpici sono sempre stati una vetrina per dimostrazioni di forza e di sport e di pace e di guerra e di politica. I Giuochi sono LA Vetrina. Le battaglie per i diritti, da che mondo e mondo, si fanno in vetrina.
Vladi, siamo con te.
Mi stupisce il fatto che non ti abbia scritto nessun benaltrista, quelli per intenderci che “sonobenaltriiproblemi”.
DI solito sono lì che aspettano l’occasione.
@ Marco Mazza:
cavolo, hai perfettamente ragione