Ma è possibile che non si sia ancora capito che leggere un ebook su un reader come potrebbe essere un Kindle è ESATTAMENTE come leggere un libro in carta? Il formato Kindle, che significa? E’ un dispositivo o una cosa software?
A parte l’odore della carta, ovvio, l’esperienza è la stessa. Che piaccia o meno. Ma no, sembra che non si sia ancora capito.
Dice Belpoliti sulla Stampa: “Cosa cambia nella lettura con le tavolette digitali? Kindle, iPad o altro, succede spesso che si fatichi a ricordare quello che si è letto. Il libro tradizionale è tridimensionale, come noi stessi, la tavoletta invece bidimensionale“.
A parte che il paragonare un iPad a un Kindle è come paragonare un telefono ad un walkie talkie, poi qualcosa non mi torna: “il libro tradizionale è tridimensionale la tavoletta invece bidimensionale”. Ma che cosa vuol dire questa frase?
Se esiste un esempio di bidimensionalità, un esempio che si fa nelle scuole e ai bambini per fare capire loro cosa significa, è il foglio di carta: la scrittura è bidimensionale per definizione. Nulla è più bidimensionale di un foglio di carta.
E, in seconda battuta, come mai una “tavoletta” come la chiama Belpoliti, dovrebbe essere bidimensionale? Cosa cambia, nella forma, da un libro a un tablet? Come mai uno è tridimensionale e l’altro no? Lo sono entrambi! Ed aggiungo? Come mai se leggo sul Kindle non dovrei ricordare visto che è come leggere su carta?
La verità è questa: c’è chi scrive, di mestiere, quindi perchè costretto per mangiare, ma non perchè necessariamente conosce o ama l’argomento del quale scrive. Quindi spara cazzate, riempitive.
L’articolo, a parte questo passaggio, è un bell’articolo, ma la parte citata è fuorviante per il lettore e da informazioni del tutto sbagliate riguardo all’argomento trattato: leggere un ebook (su un reader e non su un tablet) è come leggere un libro, uguale, stessa esperienza di lettura.
Ed aggiungo, possiamo sostenere qualunque tesi ma non quella che tra due parallelepipedi (il libro e un reader/tablet) uno sia tridimensionale e l’altro no.
Dai, su…
PS: grazie a Rosella per la segnalazione dell’articolo.
Ci sono libri che puzzano, ed hanno una carta talmente schifosa che mi vengono i brividi al solo pensiero. La tavoletta non l’ho ancora usata, ma presto sara’ mia, e la dormiro’ benissimo come faccio con il libro.
E’ la solita caccia alle streghe, ma la tecnologia avanza comunque.
Lov
Eccomi! Innanzitutto grazie per averlo postato e poi assolutamente d’accordo con te. Questa faccenda del bidimensionale e tridimensionale mi ha lasciata basita. E perchè non dovrei ricordarmi quello che ho letto sul tablet? Se ho poca memoria o non presto attenzione quando leggo la colpa non è del supporto ma mia, ovviamente. Il Belpoliti evidentemente non possiede un Kindle e parla per sentito dire (da gente che a sua volta non possiede un Kindle).
Personalmente continuo a essere una fan sfegatata del Kindle. La sapete l’ultima? E’ uscito l’11 settembre il secondo libro della trilogia Century di Ken Follett: prezzo cartaceo 25 euro (che è un bel pagare…) prezzo Amazon per Kindle euro 9,99: risparmio di euro 15,01, mica bruscolini!
@ ardu: la tavoletta te la sbatterai sul naso, come fai con il libro ;)
@ Cicapui:
mica bruscolini no! Poi a me quello che fa incazzare è che si mischiano i tablet con i reader, come mischiare i frigo con le lavatrici…mah
@ Rudy Bandiera:
Anch’io sono perfettamente d’accordo. Kindle fantastico, non stanca la vista (giusto il fondo potrebbe essere leggermente più chiaro), i libri costano il giusto, batteria infinita, capienza esagerata, è leggero (leggetevi Ken Follett che ha citato @ Cicapui, roba da crampi da quanto è grosso quel mattone…
A tutti quelli che l’ho fatto vedere l’hanno preso o lo prenderanno a breve, persino mia mamma che è refrattaria alla tecnologia l’ha voluto, soprattutto per la questione peso libri, sia per comodità leggendo a letto sia per andare in vacanza.
Altra cosa…la grandezza dei caratteri variabile permette anche a chi è debole di vista di leggere senza problemi!
Feticci letterari. Credo che il passato abbia visto sollevarsi le medesime obiezioni quando fu dismesso il papiro. Ah, come si incazzarono quei bidimensionali degli egiziani.
@ Gardus:
e banalmente MERAVIGLIOSO.
@ Elena:
quanto sei fikerrima…
Io amo il mio Kindle, non so più vivere senza.
Giuro, mi crea dipendenza.
Lo porto ovunque, ogni attimo libero lo passo con lui :-)
(E con questo amo i libri, ma che razza di discorso è?)
Comunque non ho scritto per questo :)
E’ che volevo offrirmi come fenomeno di studio. Perché a me succede davvero molto più col Kindle che con il libro tridimensionale (AH AH AH :-DD) di perdere il filo.
Di faticare di più a ricordare quello che ho letto la sera prima e il punto a cui sono arrivata.
Analizzatemi pure :)
Solo a me succede?
@ lullabyweb:
Ma se una delle cose belle del Kindle è che non perdi mai il segno…
A me col Kindle succede solo una cosa strana: certe volte non mi ricordo il titolo del libro che sto leggendo! Però non è un problema, schiaccio il pirolino e trovo subito il titolo ;-)
(si offenderanno quelli di Amazon se chiamo pirolino il tasto?)
@ Gardus:
Forse non mi sono spiegata. Non parlo di perdere il segno ma di perdere il filo.
Mi capita più facilmente di non ricordare il corso della narrazione, non di perdere il segnalibro.