Avrete probabilmente letto sui giornali la storia della “guerra del pane”. Per riassumere in due parole, a dare il via alla guerra dei forni è stato il Consorzio panificatori riuniti, 50 imprese fra Padova e provincia. Ha fatto un accordo con due associazioni di consumatori (Adusbef e Codacons) e ha annunciato che, cominciando da Pasqua, abbasserà i prezzi.
Uno legge questo trafiletto e dice: cazzo finalmente qualcosa si muove! Una notizia positiva! Invece no.
No perchè il presidente dei panificatori Ascom di Padova e di tutto il Veneto risponde così: “Se il Consorzio vende a 2,70 – dice infatti Luca Vecchiato, presidente dei panificatori Ascom di Padova e di tutto il Veneto – manda a dire ai cittadini che tutti gli altri fornai che vendono a 3,50 sono dei ladri. E questo vi sembra un bel messaggio? Noi, dati alla mano, possiamo dimostrare che il prezzo del pane oggi non può diminuire.”
Adesso facciamo il punto: qualcuno dice che si può abbassare (ed abbassa) il costo del pane e qualcun’altro si incazza perchè dice che non è possibile. Questa è la dimostrazione che viviamo in un paese assurdo.
Il presidente dei panificatori del Veneto, sarà certamente uno di quelli che si lamenta per il caro prezzi, ma si possono abbassare tutti tranne quelli che portano i soldini nelle sue saccoccie. Ipocrita!
Se tutti si accordano per mantenere un prezzo (alto), si azzera la concorrenza… questa cosa ha un nome ed è “cartello”.
Consorzio panificatori riuniti abbassate i prezzi, e fate vedere ai panificatori di tutto il Veneto che SI PUO’ FARE!
Compravo il pane in un panificio che sembrava un’oreficeria, sia nell’arredamento che nei prezzi. Dopo lunghe discussioni con la mia signora e come sempre lei ha fatto come gli pareva, abbiamo comprato la macchina per fare il pane (impasta e cuoce). La macchina è costata 60 euro, la farina specifica per questo pane 1,90 euro al kilo lievito compreso. Un successo, è buonissimo, non potrei piu’ farne a meno. La farina specifica, stessa marca uguale in tutto per tutto in altro supermercato costa 0,40 cent in piu’. Questa volta l’ho messo nel pipio ai fornai. (pipio, luogo buio e puzzolente) In 60 giorni ho ammortizzato il prezzo della macchina. Ciao belli
Forse lui morira’ prima di me, e tutte le sue fortune verranno sperperate dal genero che lui non sopporta, perche’ comunista. Questo e quello che spero. ciao belli
Scusa Rudy, avrai capito benissimo che la seconda risposta era riferita a Ciarrapico.
no problem ardu…credo sia chiaro a tutti.
lo lasciamo qua che fa “colore” ;-)
Non è il luogo per spiegare tecnicamente la differenza tra cartello e consorzio anche perchè economicamente agiscono nello stesso modo quello che tu chiami cartello è tecnicamente un consorzio…non cambia nulla è un ‘interferenza alla concorrenza…il guaio sono le associazioni di categoria che invece di fare da sostegno tecnico amministrativo alle loro associate si comportano da cartello…vedi non esiste il consorzio per il caffè ma ferrara non esiste bar dove costi meno di 90cent chiediamo all’ascom!!!!(cosa ne pensa) in un caffè ci sono tra i 3 e i 5 grammi di polvere di caffè…
meditate
differenza tra cartello e consorzio da Garzanti.
Consorzio: associazione mediante la quale più soggetti, che esercitano attività economiche simili, coordinano, disciplinano e accentrano alcune fasi dell’attività svolta.
Cartello: accordo con cui due o più imprese dello stesso ramo produttivo si impegnano a disciplinare la concorrenza, concordando prezzi e quote di mercato.
Va a finire che quelli che riescono a vendere a 2.70 sono quelli che vendono anche altre cose (non solo pane) e rientrano dei mancati guadagni sul pane con la vendita di altre cose.
Okkio alle guerre tra poveri…
Comunque Ardu ci ha strinati tutti! Io ho adottato una tattica diversa… gnank un pok ad pan, mi a magn sol al cumpanadag!
ti quoto in pieno stavolta nico. così almeno evito che mi telefoni chiamandomi “BECERO” :-)