Dopo una schiera infinita di politici con incarichi istituzionali, britannici, americani, italiani, spagnoli, tedeschi e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, ecco oggi all’appello, tra coloro che si sono fatti uno spinello, il neo-ministro britannico dell’Home Office, Jacqui Smith.
Come tutti gli altri pentita e remissiva dei suoi peccati, spergiura che non lo fara’ mai piu’ e, soprattutto, oggi e’ in cima alla task force che il neo ministro Gordon Brown ha creato per criminalizzare maggiormente il consumo di cannabis perche’ questa sostanza farebbe piu’ male che prima.
Il piu’ famoso fu l’ex-presidente Usa Bill Clinton (“ho fumato ma non ho aspirato”) emulato in diversi modi anche da ultra-proibizionisti italiani (l’on. Pierferdinando Casini in testa) che, in gioventu’, sui campi delle feste rupestri studentesche si erano lasciati andare perche’ ammiccati da quegli occhioni della compagna di studi coi capelli profumati di patchouli e marijuana. O il rude on. Gianfranco Fini coinvolto nei ritmi rasta sulle colline di Kingston in Jamaica.
Ci fermiamo, perche’ carte e tastiera non basterebbero nell’elenco variegato dei vari motivi che hanno indotto i piu’ noti ad essere comuni mortali come il 50% e rotti dei giovani italiani che si fanno spinelli.
Ma ora basta! Non ne possiamo piu’ di questo cosiddetto outing che, alla fin fine, serve solo a dare piu’ credibilita’ alle piu’ immonde schifezze normative che si intravedono all’orizzonte. Infatti, per la cultura cattolica soprattutto, il pentito e’ migliore rispetto ad altri: ha provato il peccato e quindi sa cosa significa. Che e’ come dire che una task force contro la violenza sui minori e’ meglio che sia diretta da chi –pentito- ha praticato in passato questa violenza.
Per questo il ministro laburista Smith ne dovrebbe fare di cotte e di crude, proprio come ha fatto il nostro Fini con la legge italiana che porta il proprio nome. Senza tanto fantasticare, in un prossimo futuro, ammesso che potranno esistere leggi Ue, dovremmo aspettarci una bella Fini-Smith a disciplinare le nostre canne… nel clima sempre piu’ diffuso di governi come il tedesco della “gros-koalition”, non e’ neanche tanto un’idea peregrina.
C’e’ solo un metodo, a nostro avviso, per levare queste problematiche dai riflettori dell’outing e, sostanzialmente, del ridicolo, cercando di indirizzarlo li’ dove occorre per cercare di farsi meno male: approvare leggi che dicano il contrario di quanto e’ stato detto e fatto fino ad oggi.
Spetta farlo a coloro che possono, cominciando, magari, anche dal mettere all’ordine del giorno delle rispettive commissioni parlamentari, l’unica proposta di riforma che oggi c’e’ per la legge Fini Giovanardi, quella dell’on. Marco Boato e altri.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
Ma lasciamoli fumare una bella canna in santa pace questi nostri poveri politici, anzi io suggerirei di cambiare pusher, forse iniziaranno a fare bene il loro lavoro, anziche’ cagare fuori delle leggi ridicole, in continuazione!! Evviva la Jamaica!!!