Dall’ormai lontano novembre 2013 tengo questa rubrica che si chiama #InnovazioneItalia, che accompagna i lettori del mio blog e che si pone come fine ultimo quello di cercare di far conoscere e, si spera prosperare, idee innovative italiane.
Per la prima volta ho la possibilità di intervistare qualcuno che una startup non l’ha messa insieme ma che mette a disposizione, attraverso Edison, un premio per poter realizzare i progetti.
Dal 16 al 20 giugno 2015 durante la Innovation Week (edison.it/edison-innovation-week) , Edison dà la possibilità a tutte le start up italiane di dimostrare le loro migliori carte e oggi ho modo di intervistare Andrea Prandi, direttore relazioni esterne di Edison, per fare conoscere al maggior numero di persone possibile questo progetto.
D) Ciao e grazie per il tuo tempo. Parlaci della settimana dell’innovazione e dell’iniziativa sulle startup.
R) Si tratta di una settimana interamente dedicata all’innovazione tecnologica in cui affronteremo diversi temi chiave per lo sviluppo del Paese come il fenomeno Internet of Things e Big Data e l’impatto sull’economia e la società, la scuola eco-sostenibile del futuro e poi spazio alla creatività con l’Energy Interaction Machine, ovvero come progettare una app in una giornata. Lanceremo inoltre Charter dell’Innovazione, un manifesto che coinvolge le migliori menti del Paese – economisti, opinion leader, artisti, ma soprattutto giovani ricercatori, startupper e il mondo della Rete – da lasciare come eredità al nostro Paese e alle istituzioni alla fine dell’Expo.
D) Un focus sulle startup: quali sono le motivazione che spingono Edison ad investire, perchè di questo si tratta, nel futuro delle nostre aziende?
R) Le startup sono il fulcro dell’innovazione del nostro Paese, il trampolino di rilancio della vitalità economica e di creazione di nuovi posti di lavoro. Edison intende supportare concretamente lo sviluppo di nuove idee che possono far crescere nuove imprese innovative. Abbiamo lanciato due anni fa un premio dedicato alle startup che ha già finanziato il primo round di startup (300mila euro in tutto più il programma di tutoring) ed oggi ci avviamo alla presentazione dei finalisti della seconda edizione. Non dimentichiamoci che anche Edison era una startup 130 anni fa per cui la propensione a favorire l’imprenditorialità è propria del nostro DNA. Venire a contatto con le startup è inoltre un modo per la nostra azienda di captare il meglio dell’innovazione nel nostro Paese
D) Che cosa manca in Italia per poter sviluppare idee competitive?
R) Abbiamo delle mancanze ma dobbiamo virare in positivo riconoscendo che il nostro Paese è ricco di risorse intellettuali e di competenze territoriali che possono competere con le migliori eccellenze a livello mondiale. Se proprio dobbiamo individuare delle mancanze, forse oggi direi lo slancio e l’ottimismo per creare nuove idee.
D) Domanda contraria rispetto alla precedente: che cosa abbiamo in Italia che ci permette di creare idee competitive? Quali sono i nostri quid?
R) Le nostre migliori armi sono la capacità di innovare, la creatività e l’abilità di fare networking. Come Edison cerchiamo di sostenere l’innovazione e la competitività perché sono strumenti di crescita sia per il Pase che per l’azienda stessa.
D) Fai un appello. Che sia qualcosa ti passi per la testa, per cercare di motivare chi la motivazione non la trova più.
R) Cerca e scopri, sii curioso, non fermarti mai e sii sempre ottimista.
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