Durante la tribolata con il mio Sony Xperia M4 Aqua mi sono trovato a pensare a una intervista che mi hanno fatto la scorsa settimana durante questo evento e sulla cui risposta ho riflettuto un sacco.
Per fare un passo indietro l’Xperia M4 io non lo ricomprerei (leggi qua), mi raccomando: il bloatware, ovvero l’eccesso di app installate dalla casa madre (in questo caso Sony) fa si che non vi sia spazio libero nemmeno appena comprato e questo implica, lo sto provando sulla mia pelle, che avendo 61 app installate non ho più spazio nemmeno per aggiornarle.
Badate, solo 18 app sono state installate da me e possono essere disinstallate, le altre sono li, sono di Sony, sono obbligato a tenerle, non le posso levare e mi usano TUTTO lo spazio. Detto da uno che ha un Vaio che AMA, quindi un cliente Sony da sempre. Vedi tristissima immagine sotto.
Quando qualcuno trova un sistema per rootare lo Xperia M4 con Lollipop mi faccia un fischio, per cortesia.
Bene, dicevamo, mi hanno fatto questa domanda “cosa vuol dire per te innovazione?” e anche pensando a questa brutta esperienza con un telefono ho riflettuto un attimo e ho risposto che l’innovazione è “il mezzo per aumentare la qualità della vita”.
L’innovazione è in ogni campo, può essere in ogni settore, dalla biologia alla botanica, dai materiali di costruzione alla tecnologia, dalla medicina all’arte. Tutto, TUTTO può essere innovativo ma lo è sempre nella misura in cui migliora la qualità della nostra vita attraverso la salute, la longevità, l’alleviare fatiche o stress, la bellezza.
Innovare è fare del bene alla società nella quale si vive, è aumentare la qualità della vita delle persone.
Un telefono con 8 core e con Android 5.0 con mille gingilli fichi ma che ti mette in difficoltà appena comprato è innovazione? No, è sviluppo muscolare dell’hardware, è marketing ma NON è innovazione.
L’innovazione, tecnologicamente parlando, sono tutte le forme di tecnologia pervasiva, ovvero un tasto on/off (non invasiva), diffusa e penetrante, produce vantaggi oggettivi per tutti e NON si vede per nulla. Questa è innovazione, questo è progresso.
Scrivevo poco tempo fa in un post intitolato “Quando la tecnologia diventa progresso?“:
Secondo la teoria di “informatica pervasiva” promossa da Donald Norman, psicologo e ingegnere statunitense, la tecnologia migliore è quella che non si vede, perché è tanto semplice da usare da diventare “trasparente”.
Innovare è avere attenzione e cura per gli altri.
Grazie ai fotografi Elisa Piemontesi e Lorenzo Lucca che hanno la pazienza di seguirmi e fotografarmi con perizia, ironia e cura della mia personcina.