Guccini rimane un genio della musica italiana: compositore straordinario e interprete intenso, ha scritto alcune delle pagine a mio parere più affascinanti della musica italiana.
La sua perla assoluta è la dissacrante “Avvelenata” una canzone che parla di lui, in prima persona, e delle riflessioni che fa un cantate sulla sua musica, su chi l’ascolta, su chi lo critica e su chi lo ama.
Una canzone che, declinata, va bene per molte cose… tra le quali per il mondo dei blogger. Come una sorta di inno, non vi pare?
Inno dei blogger: l’Avvelenata Declinata
Ma s’ io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi, avrei scritto dei post;
va beh, lo ammetto che mi son sbagliato e accetto il “crucifige” e così sia,
chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia, il primo che ha studiato…
Mio padre in fondo aveva anche ragione a dir che la pensione è davvero importante,
mia madre non aveva poi sbagliato a dir che un laureato conta più di un blogger:
giovane e ingenuo io ho perso la testa, sian stati i libri o il mio provincialismo,
e un cazzo in culo e accuse d’ arrivismo, dubbi di qualunquismo, son quello che mi resta…
Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossìa,
però non ho mai detto che a post si fan rivoluzioni, si possa far poesia;
io scrivo quando posso, come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi:
l’adv no non passa fra i miei rischi, non comprate i miei libri e sputatemi addosso…
Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star sul palco a parlare,
godo molto di più nell’ ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare…
se son d’ umore nero allora scrivo frugando dentro alle nostre miserie:
di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie o mantenermi vivo…
Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista,
io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!
Io frocio, io perchè scrivo so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino,
io solo qui alle quattro del mattino, l’angoscia e un po’ di vino, voglia di bestemmiare!
Secondo voi ma chi me lo fa fare di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento?
Ovvio, il medico dice “sei depresso”, nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento.
Ed io che ho sempre detto che era un gioco sapere usare o no ad un certo metro:
compagni il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro, io lo vendo per poco!
Colleghi blogger, eletta schiera, che si vende agli eventi per un po’ di centoni,
voi che siete capaci fate bene a aver le tasche piene e non solo i coglioni…
Che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà sempre, lo sapete,
un blogger fallito, un pio, un teorete, un SEO o un prete a sparare cazzate!
Ma s’ io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso,
mi piace scriver post e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fesso
e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare:
ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto!
Grazie a Francesco che con questa canzone continua a farmi piangere e riflettere praticamente in loop e, spesso, le due cose insieme. Immaginatela cantata da lui.
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