“Ho stuprato ma non ucciso”.
Con questa frase si “difende” Joseph Fritzl, l’austriaco accusato di aver segregato e violentato la figlia per 24 anni e di aver avuto da lei sette (ripeto 7) figli, dal processo che lo vede come imputato di una delle più tremende, efferate e longeve torture che un essere umano abbia mai perpetrato.
Lascio da parte le condanne e i commenti su un uomo che non credo si possa considerare tale, visto che la domanda che mi viene è un’altra: ma se nessuno avesse scoperto questa tragedia per quanto sarebbe andata avanti?
E sopratutto, dal momento che se non fosse stato scoperto non ne sapremmo nulla dobbiamo supporre che ci siano altre situazioni simili al mondo delle quali siamo all’oscuro?
Ho i brividi oltre che il vomito.
Tecnicamente ha però ragione, ha stuprato ma non ha ucciso.
Sia quindi reintrodotta la pena del taglione ( http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_del_taglione ), sia dunque portata una pinza e una buona saldatrice, ho una cura medioevale per il suo culo.
Ad opera di due moderni “boia” (2 tizzi strafatti di crack)
Questo non si rende mica conto. Cos’è uccidere? Rubare una vita. E lui con la figlia l’ha fatto mille volte, quindi è molto peggio che se l’avesse uccisa. Invece per lui pare che sia un’attenuante….
Io opto per una pinza ed una buona saldatrice…. esattamente come fece Marcelluss Wallace in Pulp Fiction a Zed il violentatore.
Purtroppo si…al mondo ci sono altre situazioni simili..e mi sa che non sono poche…!!! Non voglio nemmeno immaginare cosa ha provato o sta provando quella povera donna/figlia/madre…!!!!! Come puo’ un uomo arrivare a fare questo, per giunta alla propria figlia!!!!! Non ci sono risposte mi sa!!!!!!!