Tre anni fa tutti erano SEO. 2 anni fa tutti erano social media qualcosa. Adesso TUTTI parlano SOLO di influencer. La cosa bella è che nessuno sa bene cosa siano.
Cioè, nessuno (o in pochissimi “tecnici”) riesce a darne una definizione precisa e senza una definizione precisa allora è anche difficile individuarli e misurarli.
Faccio ordine: se vado dal mio meccanico Renato, come dice sempre il professor Francesco Sordi che tiene il corso di digital PR con me in IUSVE, e gli chiedo un consiglio su di un’auto mi fido di lui? Certo, e probabilmente comprerò la macchina che mi consiglia. Ma possiamo definirlo un influencer?
La risposta è… no, ma.
Cioè diciamo che è un influencer per me ma non in senso assoluto perché parla solo con me o con pochissime altre persone. Quindi il primo valore per definire un influencer è la reach, o la copertura, o se preferite la popolarità.
Quindi ecco la il mio Principio dei 3 fattori di influence.
Fattore 1: reach o copertura o, se vogliamo, popolarità
Se sono molto saggio, bravo, serio, intelligente et preparato ma parlo solo con tre persone non posso essere definito un influencer (non almeno in base ai termini che utilizziamo in ambito di marketing). Per esserlo devo avere un alto indice out degree, ovvero parlare con molte persone.
Fattore 2: i canali di comunicazione
Se la stessa identica notizia viene scritta su Repubblica o su RudyBandiera.com ragionevolmente quella su repubblica sarà più credibile (in senso assoluto) e quindi più influente.
Quindi i canali sui quali si comunica sono un fattore importante di influence.
Fattore 3: engagement
Ok, ma se ho comprato i followers? Avrò una copertura potenziale molto alta ma nessuno reagirà a NULLA di quello che faccio o scrivo. Allo stesso modo se tarocco i miei Analytics, per esempio, o compro dei BOT, non avrò alcun ingaggio da parte degli stessi. Oppure, se mi seguono 100mila persone che parlano l’ugandese e NON capiscono quello che scrivo?
Insomma, l’engagement, ovvero le reazioni che sono in grado di accendere nelle persone che mi leggono, è un valore. Non assoluto, come abbiamo visto, ma un valore.
In seguito vi racconterò anche come misurare ognuna di queste cose in maniera precisa e netta, ma per ora mi limito a segnalarvi un tool MOLTO utile per individuare ognuna delle tre cose di cui sopra. Si chiama Finder ed è il “bimbo prodigio” di Buzzoole.
Mentre Buzoole è una piattaforma di influence marketing vera e propria, il Finder permette, in base a un topic come potrebbe essere un hashtag, una città o un prodotto, di trovare chi ne parla, su quali canali e quale grado out degree ha.
Nel video qua sotto è spiegato tutto in maniera più impegnata, focosa et precisa di quanto non abbia scritto qua sopra, o almeno per chi non ha voglia di leggere c’è il video per chi non ha voglia di vedere il video abbiamo il post ;)
PS: nella foto di Lorenzo Lucca, si nota evidentemente Elisa Piemontesi che è l’unica che lavora mentre gli altri sedicenti influencer cazzeggiano ;)
Il Principio dei 3 fattori di influenceIl Principio dei 3 fattori di influence, ovvero come individuare gli influencer e misurarli :)Per approfondire: http://www.rudybandiera.com/identificare-influencer-0315.html
Pubblicato da RudyBandiera.com su Martedì 15 marzo 2016