I social come li conosciamo sono finiti: prosperano quelli di scopo, chiusi, piattaforme di intrattenimento e motori misti
Vado al sodo: social “generalisti” come Facebook o Instagram funzionano sulla base delle nostre reti sociali, ovvero i miei contenuti li vedono -tendenzialmente- i miei follower quindi, avere follower è un valore. Che poi la copertura sia abbondantemente sotto al 10% (semplificando, se hai 100 amici la tua roba la vedono in 10) è tutto un altro tema: se hai molti follower hai -di nuovo, tendenzialmente- molti riscontri in termini di lettori. Ecco, a mio avviso la baracca pensata così è al capolinea, finita, andata.
Al loro posto nascono altri tipi di piattaforme in cui i follower (o gli iscritti) hanno un impatto più basso. Vediamoli insieme, direbbe Alberto Angela.
- Social di scopo
Linkedin, Tinder, OnlyFans
Vivono di uno scopo, “servono a quello”. LinkedIn serve a trovare/cambiare lavoro o a mostrare quanto si è bravi. Il business è lo scopo. Gli altri hanno scopi altrettanto nobili ma molto più divertenti. Possono essere pubblici o chiusi. - Social chiusi
Whatsapp, Telegram, Discord
“Ad invito” in cui puoi fare tutto quello che l’admin decide tu faccia. Puoi parlare con tua zia o partecipare a canali con 3000 persone, tuttavia non sono luoghi “pubblici”, accessibili a tutti, ma privati. - Piattaforme d’intrattenimento
TikTok, Twitch
Sono luoghi in cui puoi fare i numeroni anche se hai pochi contatti-amici-follower perché non sono basati -solo- sulle reti sociali ma sul contenuto. L’algoritmo mostra le cose a chi le potrebbe apprezzare al di là dei follower, creando un potente effetto di novità continua, scoperta e gratifica.
Il competitor di TikTok, per capirci, non è Facebook ma Netflix e i videogame. - Motori misti
YouTube, Google Maps, TripAdvisor
Social che non sono solo social e motori di ricerca che non sono solo motori di ricerca.
Su Google Maps cerchi i ristoranti, leggi le recensioni, individui i “Local Guide”, li segui, ti fidi.
Su YouTube ci vai quasi sempre per cercare qualcosa (pulire le vongole o superare Il Testimone in “La Forma Ultima”) poi ti trovi a vedere cose correlate interessanti, ti piacciono, leggi i commenti, ti iscrivi ai canali e diventi parte della community. Misto tra social e search.
Ah, a proposito, una curiosità, ecco le parole più cercate in Italia su YouTube negli ultimi 365 giorni, in ordine dalla più cercata: canzoni, video, canzone, film, musica, music, geolier, asmr, karaoke, me contro te.
Il mondo social è iniziato circa 15 anni fa, a livello globale, ed oggi siamo alla prima grande capriola. In una cosa Mark Zuckerberg ci ha preso di sicuro: in questo settore c’è una rivoluzione ogni circa 15 anni. Direi che ci siamo dentro.