Tutto va a rotoli: ho la sensazione di essere su di una corriera, un torpedone grande e pieno di gente, che percorre una strada in discesa.
In questo grosso mezzo ricolmo di carne, si sono rotti i freni e la discesa non accenna a diminuire. La gente dentro però non lo sa, che si sono rotti i freni.
Qualcuno lo percepisce, in pochissimi lo sanno ma quasi tutti o lo ignorano e ne sono inconsapevoli.
Ecco l’Italia di oggi: un grosso corrierone pieno di gente che corre verso l’abisso, ma da dentro nessuno fa nulla perché dentro si sta ancora bene: ci sono ancora le poltroncine, il bagno, l’aria condizionata ed i thermos di caffé… si sta ancora bene.
Non abbiamo fatto i conti con l’inerzia: più aspettiamo per fare qualcosa, è più è difficile recuperare la situazione.
In mezzo a questo delirio, a questa pazza discesa nell’oblio, c’è chi, invece di cercare di frenare in extremis ed invertire il senso di marcia, spinge giù ulteriormente la corriera, donando velocità alla corsa.
Tra questi “acceleratori” ci sono i Savoia.
I signori in questione si sono permessi di chiedere un indennizzo allo Stato italiano, e di conseguenza agli italiani tutti, di diverse centinaia di milioni di euro.
Voglio ricordare un paio di passaggi storici prima di proseguire: “Re Pipino”, ultimo re d’Italia e parente moooolto stretto di questi signori, negli ultimi 80 anni, ha avuto un ruolo a dir poco nefasto sulla sorte del Bel Paese.
Ha permesso (assecondato) la marcia su Roma dei fascisti concedendo di fatto il potere a Mussolini.
Non si è opposto alla guerra, è rimasto a guardare dalla finestra, inerme, mentre il suo paese veniva devastato da una assurdo conflitto al fianco dell’alleato più sbagliato che ci potesse essere.
E’ stato in silenzio mentre il popolo del quale era sovrano, veniva ridotto ad un ammasso di affamati senza quasi più la dignità.
E poi, dulcis in fundo, quando la situazione era diventata davvero irrimediabile, se n’è scappato con tutte le ricchezze che è riuscito a portarsi via dal paese morente di cui non avrebbe più visto il suolo (e purtroppo nemmeno le patrie galere).
Non è un caso che i Savoia abbiano vissuto una vita da nababbi dopo la fine della guerra.
Ora: questa gente VI chiede dei soldi. Questa gente, che porta ancora il blasone dei regnanti, vuole che il contribuente italiano, repubblicano, dia loro dei soldi come risarcimento.
Ci hanno derubati della dignità e del danaro del popolo, e adesso vogliono essere risarciti perché gli è stato dato dei ladri.
Avanti Savoia! Continuate a spingere la corriera!
Fuori l’invasore. Quattro sberle per ogni ITALIANO raggiungiamo circa 260 milioni, è il minimo che possiamo offrire. Ma cosa vogliono, il nonno si è comportato da vigliacco, arrivista e presuntuoso. E questi non sono meglio, arroganti, ignoranti ed invischiati in faccende poco pulite. Fuori, espulsione immediata. In questo caso sono RAZZISTA, fuori gli extra comunitari, fuori tutti grandi e piccoli. CHE VOGLIA DI BESTEMMIARE, DIRE MAIALATE ED INVENTARE OFFESE NUOVE. Ciao belli
Sorrido quando questi nobili decaduti, e ne conosco alcuni, si pavoneggiano raccontando le loro origini e vantando i pregi della nobiltà.
Qualche giorno fa, in un bar chic del centro di Bologna, durante l’aperitivo serale, composto di ogni ben di dio, una di queste nobili decadute, con molta eleganza chiede :” Tesoro, bel buffet ma tutte cose grasse, non avresti qualche cruditè?” A tal dag mi le cruditè bruta vecia squasona! Tutti blasonati, con stemmi di famiglia e più palle…io ne ho solo due e me la hanno già rotte!
Scusate se sono stato troppo rude! Ciao!
MO GRANDE LUKA!!
Mi unisco al coro.
Li sbatterei di nuovo alla porta, assieme ai parlamentari che hanno votato SI al loro rientro e ai “giornalisti” che pubblicano queste non-notizie anzi che scrivere cose intelligenti e utili alla crescita di questo paese allo sfascio.
Gnesunkankar a tuti!
ma che vadano tutti a dar via il c..o! e scuatemi per la franchezza! Evviva l’Italia!
hanno chiesto?! eh, bisogna vedere dato che il presidente ha detto che in realtà è lo Stato italiano a volerli chiedere a loro!
Per chi si sente preso per il culo: Associazione Italiani Anti Savoia. C’è il sito internet. E questo lo dico anche alla facia del pirlotto (grande eufemismo…) che fa colazione nel bar di Rudy.