Comunicato stampa del comune di Ferrara: la creatura si rivolta al creatore.
“Il ricorso di Hera è sconcertante”. Il sindaco Gaetano Sateriale giudica così il secondo appello al Tar presentato dall’azienda di servizi in merito ai limiti di funzionamento imposti al nuovo forno inceneritore. Hera contesta la riduzione a 130.000 tonnellate di rifiuti trattabili (rispetto alle 142.000 annue che l’impianto è in grado di smaltire), e chiede che non ci siano vincoli specifici per i rifiuti speciali, né sulla quantità (massimo 30.000), né sulla provenienza (la provincia di Ferrara).
“L’iniziativa di Hera – spiega il sindaco – è inaccettabile perché mette in discussione le relazioni con le istituzioni che rappresentano il territorio e sconfessa il lavoro condotto da una commissione tecnica congiunta che aveva definito le condizioni di funzionamento del termovalorizzatore dopo il primo ricorso di dicembre.
Oltretutto non siamo nemmeno stati preventivamente avvisati di questo nuovo atto, né come soci, né come enti.
Una cosa del genere non l’ho mai vista”.
I nuovi parametri fissati, ed ora nuovamente contestati da Hera, mantenevano saldo il presupposto di non superare i precedenti limiti di inquinamento e si basavano su elementi di riscontro effettivi, derivati dai dati dell’analogo impianto già in funzione a Granarolo, oltre che su un sistema empirico di rilevazione. Nel merito della questione, il sindaco riconferma che la politica di smaltimento dei rifiuti adottata a livello provinciale prevede il non utilizzo delle discariche, l’incremento della raccolta differenziata e la progressiva riduzione della quota da smaltire nell’inceneritore. “Non abbiamo mai detto che l’impianto dovesse funzionare a piena capacità”.
Al riguardo l’assessore all’Ambiente della Provincia, Sergio Golinelli, respingendo il presupposto addotto da Hera nel ricorso, circa il danno subito, spiega che “Hera è gestore di un servizio pubblico soggetto a pianificazione e quindi non può ragionare come se trattasse una qualsiasi attività economica legata al mercato, perché compete alle istituzioni stabilire i caratteri e i limiti di esercizio”.
Oltretutto – aggiunge Golinelli – “il servizio è totalmente remunerato dalla tariffa che tiene conto anche del capitale investito dall’azienda”. La sostanza, dal punto di vista di Comune e Provincia, è che a un comportamento virtuoso da parte dei cittadini ferraresi (invitati a impegnarsi per aumentare la raccolta differenziata) deve corrispondere il beneficio della riduzione della quantità di rifiuti inceneriti e quindi un minore inquinamento.
All’incontro con la stampa erano presenti anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Ferrara Mascia Morsucci e il dirigente del servizio Ambiente Alberto Bassi.”
Che sporcheria… (spurcarié)
Ferrara terra di conquista. Arriva ERA e gli uffici delle analisi acque potabili di Pontelagoscuro finiranno a Sassomarconi. La FER (ferrovie regionali) spostera’ gli uffici a Bologna. ERA vuol bruciare quel che gli pare, quanto gli pare, nell’inceneritore costruito con i nostri soldi, nel nostro territorio, incrementando solamente la nube tossica. Ed ora dovremmo sostenere le spese legali per i loro ricorsi al tar. Come si dice in dialetto”la merda l’asarvolta al badil” Questo è un cane che si morde la coda. Ma del cane quale parte siamo noi? forse i koglioni? ciao belli