Ai tempi in cui Facebook comprò Whatsapp per la cifra esorbitante di 19 miliardi di dollari scrissi questo post “Telegram, alternativa (con privacy e sicura) a Whatsapp” nel quale cercavo di spiegare con parole semplici, dove fosse il valore di Whatsapp e perché fosse stato pagato tanto. Se ci pensate, in effetti, Facebook fattura circa 12 miliardi l’anno e ne ha spesi oltre 19 in un servizio che guadagna pochissimo.
Perché?
Proprio ieri, 18 gennaio, il fondatore di Whatsapp, Jan Koum, ha ufficializzato il fatto che il suo servizio non si pagherà più. Prima costava 89 centesimi l’anno per utenti Android e un euro una tantum per iOS e adesso basta, gratis, per tutti.
A me la roba gratis piace eh, ma mi mette sempre un tarlo, un pensiero nella testa: come è possibile che mi diano una cosa gratis? Come guadagnano?
Vi ricordate il vecchio adagio “Se il servizio è gratis, il prodotto sei TU“? Ecco. Io AMO pagare i servizi e qua spiego il perché.
Se il servizio è gratis, il prodotto sei TU. Ricordatelo SEMPRE. Poi fate quello che volete e vivete sereni ma ricordatelo SEMPRE perché è importante. Si chiama “consapevolezza” :)#divanONE #Video
Posted by Rudy Bandiera on Martedì 19 gennaio 2016
Sono un divulgatore digitale, #TEDx speaker e Co-founder di NetPropaganda: sviluppo strategie in sinergia con i vari reparti delle aziende o con i professionisti per generare nuovi servizi, progetti e campagne di comunicazione online, creando e rafforzando l’identità di brand o di personal branding.
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