Una cosa, una sola è innegabile parlando di Internet: sulla Rete tutti abbiamo le stesse possibilità.
Se si “costruisce” un sito, che sia dell’albergo di periferia o che sia l’ultimo della catena della Paris Hilton di turno, le possibilità di divulgare le proprie informazioni e di ricevere visite sono esattamente le stesse.
E se le cose cambiassero?
“Google sta trattando con le compagnie di telecomunicazione americane per ottenere che il suo traffico sia considerato “prioritario” sulla rete. Quindi addio Neutralità della rete? La notizia non è confermata ma è praticamente certa. Per certi versi sarebbe meglio che non lo fosse: se non altro perché Google ha sempre combattuto contro ogni forma di corsia preferenziale.” repubblica.it
La notizia, come si legge, non è ancora confermata ma dal momento in cui è stato il Wall Street Journal a darne diffusione, c’è da pensare che sia almeno in parte fondata.
Non voglio ammorbare nessuno con la vecchia storia della libertà offerta dalla Rete e bla bla bla.
Voglio solo fare una breve riflessione: se anche una delle poche possibilità che abbiamo, grazie alla “velocità democratica” della Rete, ci venissero tolte a discapito del mercato e del business, vuol dire che la lezione che stiamo prendendo dalla globalizzazione, a livello economico, non è servita ad un cazzo.