Ma chi è che si ricorda la pubblicità del vino in lattina Giacobazzi? Altro che Frizzoro, quello si che era un prodotto assurdo!
Io mi ricordo che ai tempi in cui usci la suddetta pubblicità era considerata la cosa più pacchiana che esistesse ed il vino in lattina era percepito come un abominio, come una sfida alle forze più recondite della natura.
Oggi credo che il vino in lattina sia ancora considerato tale ma non posso pensare la stessa cosa della percezione che la gente ha del cattivo gusto che impera sulle pubblicità.
Cioè oggi la gente considera divertente, molto spesso, quello che è solo rozzo o di cattivo gusto: come nel bellissimo film “Idiocracy” consigliatomi dal mio amico D0k, in cui gli abitanti sono talmente idioti da divertirsi nel guardare un film in cui per due ore viene mostrato solo un culo, la gente oggi mi sembra si sia rincretinita e non capisca più cosa fa schifo e cosa ridere.
Faccio un esempio pratico: tutte le pubblicità, e se non tutte molte, di quelle circolanti oggi in cui si parla di cibo o di qualcosa da ingurgitare, i protagonisti si sporcano la faccia e attorno alla bocca della cosa che devono appunto mangiare.
Avete presente la pubblicità del Nesquik in cui il bambinello si sporca di latte e cioccolata praticamente tutta la faccia?
E quella in cui bevono il latte, smerdandosi fino alle guance, qualcuno ce l’ha presente? Ecco, per il cappuccino Ciobar è la stessa cosa.
E, la peggiore di tutte, quella della vecchia che si sporca come una troglodita mangiando il ragù bolognese, quella l’avete in testa?
Ecco, bene… ma perchè deve essere bello o avvincente o commercialmente funzionale far vedere una persona che non sa fare a mangiare e che fa sostanzialmente schifo?
Come mai si deve associare alla brama di cibo e al non riuscirlo a gestire quando è vicino alla bocca, una qualità intrinseca del cibo stesso?
Non so ma quando io vedo quella vecchia che sembra essersi leccata un piatto di sterco fresco, scusate ma devo cambiare canale, e mai mi verrà in mente di comprare quel prodotto… mai.
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Uhm, le parole “pubblicità” e “buon gusto” raramente possono convivere. Alcune carine ci sono, ma stranamente quando ne trovo una che mi piace poi non mi ricordo assolutamente cosa pubblicizza, mi ricordo solo che mi piace. Sarò strana? Forse perchè me ne sbatto della pubblicità e compro solo quello che mi garba? Mah
@ Cicapui:
Te sei avanti! Pensa che ho cercato in tutti i modi il video della pubblicità ma niente da fare… sono un pelino rattristito da sta cosa…
BELLO IDIOCRACY… anche io scoperto per caso.. geniale. Beh.. con un dipendente di Berlusconi all’agricoltura stiamo attenti al gatorade :)
Idiocracy è un film illuminante ed i suoi primi 5 minuti sono da antologia del cinema!
Credevo di essere quasi l’unico a conoscerlo! :-)
Eh, cattivo gusto.
“Qual è la prima cosa che noti di me? I miei occhi verdi? I miei dinamici passi di danza? Non certo le fastidiose macchie di urina!”
Stavo cenando e sono rimasto basito.
@ Lycaone:
@ mindwilderness:
Film straordinario! L’ho visto due volte: sotto una patina di stupidita e di banale commedia, cela una verità scomoda e brutale.
E’ bellissimo!
@ Andrea Giuseppe Capanna:
Uh dio, non ricordo… ma di cosa parli? Di una pubblicità o del film?
Io non guardo la TV. Se accendo il televisore è per guardare la Formula 1, la Moto GP o la superbike oppure qualche cartone per mia figlia. E proprio di mia figlia volevo parlare… ha 12 mesi… si abbuffa come un lattonzolo, ma lungi anni luce che possa sporcarsi come certe pubblicità… rimango basito anch’io spesso e volentieri.
ciao abbelliiii
stefano
steanfer ha scritto:
Mi manchi terribilmente su Twitter… fanculo al tuo lavoro!
Lov fratello :)
steanfer ha scritto:
Torna su Twitter Ste … senza si te ci sentiamo … orfani
Rudy Bandiera ha scritto:
AnonimoInRete ha scritto:
Mi avete commosso! Ho dovuto annegare la tristezza di questa latitanza forzata in un litro di Lambrusco Salamino e 20 tigelle con il lardone!
Vi stimo e vi lovvo fratelli! Vi prometto che tornerò baldanzoso twitterando felice sui prati il prima possibile!
E’ che hanno inventato questa ingiustizia del lavoro, il PIL, la BCE, l’inflazione, l’ISTAT Draghi, Berlusconi, Fini, Bersani, D’Alema, Linda Lovelace, Bruno Vespa e via dicendo… si stava meglio quando si stava peggio!
Con deferenz, Vostro
Stefano