“Non sono deluso, sono incazzato. E’ una vergogna che il 32% dei ferraresi non siano andati a votare. Certa gente dovrebbe andare a vivere in Burundi.”
Con queste parole ha tuonato Giulio Barbieri, leader della lista civica “Io amo Ferrara“, dalle pagine del Carlino contro le persone che non sono andate a votare domenica e lunedì.
Giulio, ascolta per cortesia:
A- Dal 1966 il Burundi è una repubblica presidenziale e l’attuale capo si stato e di governo è il presidente della repubblica Pierre Nkurunziza.
Cosa c’è che non ti piace in Burundi? Pensi che siano peggio di noi ferraresi oppure è solo un modo di dire? Se è solo un modo di dire sarebbe corretto che tu ci pensassi meglio prima parlare di altri Paesi ed altri popoli in senso dispregiativo.
B- Che ti piaccia o no il non andare a votare rientra nei diritti degli elettori. Io ci sono andato, non ho MAI saltato una volta ma non ho nemmeno mai pensato che chi non ci va si meriti uno Stato di “serie B” o cose di questo tipo: la gente è stanca Giulio ed è per questo che non va a votare. Non ti devi incazzare ma devi cercare di capire perchè non sei -siete- riuscito a portare la gente alle urne.
Non credo sia facendo delle scenate sui giornali che tu possa riavvicinare la gente ad esercitare il proprio diritto più alto.
Le liste civiche non mi hanno mai convinto. Sono dei cavalli di troia e dentro ci trovi di tutto. Spesso la trasversalità di chi ne fa parte è solo una bandiera di facciaculismo epico. In questo caso il livore post risultato è da sagra della salama, e qualifica il soggetto. Professionalità, questa sconosciuta. Buongiorno Rudy ^^
Buon giorno a te Andrea. La cosa che mi ha fatto incazzare è stato il paragone con il Burundi: non l’ho veramente capito.
E poi se la gente non vota, un motivo esiste… ed in parte è dovuto alla pigrizia ma in parte al fatto che non si sente per nulla rappresentata ergo, non vota.
Speriamo che una delegazione del Burundi gli si fermi sotto casa con delle urne in piombo :-)
Io appartengo a quelli che non ci sono andati, e non perchè ero impossibilitata, ero all’estero o non so cos’altro. Ero a casa a oziare sul divano e non ci sono andata di proposito. Il motivo è che sono stanca dell’ipocrisia attraverso la quale lo strumento elettorale viene gestito, con votazioni e referendum ridicoli immancabilmente programmati a giugno, quando ormai da anni abbiamo capito benissimo che è un periodo in cui le persone non vanno a votare.
Parliamo di referendum ad esempio, sempre programmati a giugno, quasi una palese dichiarazione di non voler raggiungere il quorum, forse perché a qualcuno fa comodo che le cose non cambino, e nel frattempo vengono spesi soldi che possono essere utilizzati meglio.
Parliamo dei politici che in mondovisione invitano i cittadini a non recarsi alle urne.
E poi vengono a fare moralismi e a parlare di senso di responsabilità?
Volete raggiungere il quorum? Fate i referendum a novembre, e per carità senza la scusa che non si possono fare per via delle scuole, perchè per tutte le altre elezioni non è un problema tenere le scuole chiuse per 3 giorni. Smettiamola con questa farsa dello strumento che viene dato al “popolo” per esprimere la sua opinione quando elezioni e referendum vengono piazzati nell’unico periodo dell’anno (appena arriva l’estate) in cui sanno bene che il quorum non verrà raggiunto. E ora me ne vado in Burundi.
@ Rudy Bandiera: quando scrivo di professionalità mi riferisco proprio al fatto che queste uscite tristissime non dovrebbero esserci. Se sei un politico dovresti avere intelligenza sociale, altrimenti vai a raccogliere i pomodori, a cantare sulle navi da crociera o a coltivare il tuo talento. Ma la faccia in pubblico non ce la metti.
Certa gente invece di fare autocritica preferisce dare la colpa dei propri insuccessi agli altri!
@ Pam:
Bellissimo commento! Il sistema referendario è da rivedere, è del tutto fuori luogo che chi non vota abbia più potere di chi vota (per la presenza del quorum).
@ Andrea Giuseppe Capanna:
“cantare sulle navi da crociera ” ne conosco un altro…
@ Ketty Increta:
Vero, dovrebbero cercare di capire il perchè la gente si è rotta i coglioni!
Ma come puo’ pretendere che i Ferraresi o cmq gli italiani, vadano a votare soprattutto un referendum porcata, dove vengono esposti solo alcuni punti di una legge porcata. Chi ci governa dovrebbe modificarla dalla a alla z, senza referendum, ma d’ufficio! La gente e’ stanca si, di leggi poco chiare che qualsiasi voto tu dia al referendum, continuano a fare i porci comodi di chi e’ al governo destra o sinistra!
Ciao bel,
pensavi che sarei riuscito a tacere?
impossibile
Giulio Barbieri per chi non lo sapesse, da quando è “sceso” in politica ha predicato il “disappunto” per ogni rappresentanza politica che non fosse quella del suo “movimento” e ora si stupisce che quelli che al 1° turno avevano votato per lui al ballottaggio sono rimasti sul divano…ma va là Giulio il problema è che non puoi scambiare alcuna cambiale ne con Tagliani ne con Dragotto perchè non hai portato voti ne al’uno ne all’atro.
Io però ragazzi voto sempre e comunque perchè il non schierarsi è la peggiore delle irresponsabilità.
L’umanità ha commesso crimini mostruosi grazie a chi non si schierava contro, o ancora peggio temporeggiava per vedere da che parte tira il vento…IO NON RINUNCIO AL DIRITTO AL VOTO
Non solo hai fatto bene a dire la tua ma ti quoto anche in pieno! Bravo amico
ti propongo di cambiare le parole
facciamo questa battaglia?
cambiandole forse miglioreremo il nostro mondo
vuoi una piccola prova?
da quando Silvio ha dichiarato di voler scendere in campo tutti ha fare la stessa dichiarazione ora esercizio: ma perchè scendere in politica, così si butta discredito, è meglio salire in politica perchè se fatta bene la politica rappresenta lo strumento per raggiungere il bene comune cosa ne DC?
@ konc:
Se stavi parlando con me… perdonami ma stavolta non ho capito un cazzo… :-(
@ Andrea Giuseppe Capanna:
Io dico solo che a quasi 4 mesi dalle elezioni, dopo aver tuonato e dopo aver promesso battaglia il signor Giulio Giuseppe Barbieri è sparito. Bella coerenza. Meno male che non ha vinto. Chi non sa fare una sana opposizione non sa nemmeno governare. Ha lasciato De Anna solo mentre la sua poltrona è sempre vuota. Di certo in una cosa è stato imbattibile: nel deludere quelli che lo hanno votato. In questo non ha avuto rivali.