Brevissimo post a sostegno della mia teoria secondo la quale le Istituzioni, quelle vere, quelle ufficiali, quelle democratiche e teoricamente al servizio del cittadino, non sono in grado di percepire il potenziale intrinseco delle persone.
Detto così sembra un delirio da folli, ma guardate lo screen qua sotto e seguite il ragionamento.

Quello che avete visto è un messaggio privato che mi è arrivato da un “amico” di Facebook, da un ragazzo che conosco per via telematica, e che è rimasto estasiato da Ferrara. E come l’ha conosciuta? Attraverso le mie foto su Instagram, Facebook e via dicendo.
E vi assicuro che sono decine le persone che vengono a Ferrara dopo avere visto le mie foto, famiglie che spessissimo mi confermano questa cosa, e non certo perché io sono un fenomeno, no no, ma solo per il fatto che veicolo un nome. Un brand, di fatto. Io -come tutti- sono un veicolo pubblicitario.

Le istituzioni cittadine dovrebbero imparare ad apprezzare i cittadini che veicolano il nome e l’immagine della città: dovrebbero rintracciarli, seguirli, ringraziarli, dimostrare di avere a cuore l’immagine della città.
Ammettiamo per un attimo che io da domani iniziassi a pubblicare le foto degli angoli con la spazzatura a Ferrara, o le foto delle prostitute per strada o del degrado della periferia. Le persone che mi seguono sono sempre le stesse ed avrebbero un quadro della città del tutto rovesciato rispetto a quello che hanno ora.

Non dico che il Comune mi dovrebbe pagare per un servizio che il Comune stesso NON mi ha richiesto, badate bene, ma penso che chi gestisce le nostre città, in particolare quando hanno una forte propensione turistica, avrebbe il dovere di fare attenzione, di essere al corrente e di comunicare con chi, anche involontariamente, aiuta l’economia della zona.

Questa cultura non esiste ancora. La farò nascere, facendo foto solo ai bidoni dell’immondizia ;)