L’intervista di Fedez a Belve ha un po’ di robe interessanti d’approfondire, in riferimento al famoso “mondo degli influencer”
– È TUTTO COSTRUITO A TAVOLINO
Il buon Fedez si è lamentato del fatto che in tantissimi siano convinti che OGNI cosa della loro vita sia una costruzione scenografica, compresa la loro separazione o il brutto male. È una roba irritante che ho provato sulla mia pelle diverse volte: quando Mercedes mi diede l’auto in #UnaMacchinaPerRudy c’era chi diceva che l’incidente che portò al fatto fosse una ricostruzione. Tipo un film.
Ci dimentichiamo che sono persone: sovraesposte, ricche, potenti ma persone. Mi pare ragionevole che vi siano anche cose che succedono come alle persone “normali” senza per forza vedere sempre una retrostruttura.
– TUTELO I MIEI FIGLI
Da qualche settimana i due Ferragnez non pubblicano più foto con il volto dei bambini in chiaro. Federico ha detto “perché mi sento di doverli tutelare”. Ma prima? Prima no? Bambini sotto l’occhio di milioni e milioni di persone fino a qualche settimana fa non erano da tutelare.
Per stessa ammissione di Fedez è stato un “lampo di maturità” ma quando sei responsabile di creature piccole non ti puoi far guidare dai lampi.
– LA BENEFICENZA
Al solito gli è stato chiesto se non sarebbe stato meglio fare beneficenza in silenzio e lui ha risposto che grazie all’averlo raccontato i soldi raccolti sono stati milioni di euro invece che centinaia di migliaia.
Ha ragione. Il concetto che la beneficenza debba essere fatta in silenzio per me è superficiale e terribilmente ideologico. Siamo creature che tendono a conformarsi e che si comportano per emulazione. Non capisco il perché il bene non debba essere mostrato, se porta altro bene.
– LA TARTARUGA
La Fagnani gli ha chiesto, mostrandogli una foto di lui a petto nudo, se gli piace mostrare la tartaruga e lui ha detto “Certo! Uno si sbatte in palestra per avere un bel fisico per cosa? Per farlo vedere”. E ha ragione. Contro tutte le ipocrisie del “devi stare bene con te stesso e basta” noi vogliamo essere belli e alla moda per gli altri, oltre che per noi stessi, per essere accettati dal nostro “gruppo di pari”. Se qualcuno pensa di essere esente da questa cosa al grido di “PECOREEEE GRREGGE” forse dovrebbe approfondire il concetto.
Sono come quelli che dicono “io sui social scrivo per me stesso”. Non è vero, altrimenti scriveresti su Word.
Ora, al di là di quello che pensiamo, delle simpatie personali o le idiosincrasie, non è per nulla uno sprovveduto e tantomeno uno stupido come in molti sostengono. Si tratta di una persona che ha fatto un percorso, con le sue tante fragilità e problematiche che è riuscito a tramutare in “successo” anche se non sono certo siano diventate anche “felicità”.
Ma questo è un altro discorso come il fatto che Francesca Fagnani, brava e bella conduttrice, ha una parlata così profondamente romanesca da ricordarmi tremendamente Verdone. Non so se la cosa mi piace o no ma mi fa ridere di sicuro :)
RudyBandiera.com © Copyright 2022