Populismo? Demagogia? Forse si, ma prima leggete.
Non mi sono ancora arrivati i bollettini per pagare l’INPS del 2012 e, visto che siamo in un Paese INcivile, io, e non l’INPS, mi devo dare da fare per capire il perchè.
Lo dico al commercialista il quale va all’INPS di Bologna dove gli dicono che la posizione del 2011 è chiusa regolarmente ma che la posizione del 2012 è aperta su Ferrara quindi è li che si deve andare per i bollettini che non arrivano.

Quindi io, questa mattina, sono andato all’INPS di Ferrara: dopo un’attesa decisamente lunga sono ricevuto da una signora gentilissima (lo dico senza ironia, è stata l’unica nota positiva della vicenda) che mi dice che la mia posizione sul 2011 è chiusa ma che la nuova posizione è aperta su Bologna e che quindi è la che si deve andare per sollecitare una cosa che poi mi farà spendere dei soldi che non rivedrò mai più.

In due INPS mi hanno detto due cose opposte. Diametralmente opposte.
Richiamo il commercialista il quale, sconvolto quando me, dice che la prossima settimana tornerà a Bologna per verificare.

Ora, Monti, Passera, Fornero, se passate di qua leggete: io non ho tempo per queste cose, il commercialista non ha tempo per queste cose, la gente non ha tempo per queste cose.
Non è possibile essere imbottigliati e strangolati da una burocrazia endemica che ci impedisce di lavorare, di produrre PIL: non è possible che noi, per un problema burocratico vostro, si debba girare per cercare i bollettini che poi ci faranno spendere dei soldi.
Non è possibile che lo stesso ente previdenziale, a 60 chilometri di distanza e nel 2012, dica due cose opposte riguardo alla stessa persona.
Non è possibile che un uomo che lavora perda una mattina per niente.

La corda è molto tirata, signori politicanti, e anche se non siamo Paese da rivoluzioni siamo Paese da anni di piombo, lo sappiamo tutti benissimo. La corda è troppo tirata… le cose devono cambiare altrimenti qualche folle che inizia a ripensare come negli anni ’70 si risveglierà di certo.