La chiesa è la più longeva organizzazione umana che il cielo abbia ma avuto modo di vedere sul pianeta Terra.
Da 2000 anni i Vicari di Cristo accompagnano i fedeli in un viaggio attraverso il tempo e la storia, illuminando loro la via e difendendo gli agnelli dal lupo.
Nulla è durato tanto: l’Impero Romano, decantato, osannato e celebrato, è durato un quarto del periodo di vita della Chiesa di Roma.
La dinastia Ming, Gengis Khan, i Faraoni egizi, i Sumeri, i Babilonesi, gli Etruschi, l’influenza politico-economia degli USA, la guerra fredda, l’URSS: tutti insieme non fanno il tempo di permanenza della Chiesa su questo pianeta.
In 2000 anni i discendenti di Pietro hanno affiancato governi, dittature, rivoluzioni e potentati. Hanno messo insieme una Banca di straordinario potere e ricchezza, lo IOR che oggi è implicato nelle storiacce del Monte Paschi.
In 2000 anni hanno visto nascere e morire imperi, dinastie, stati, ideologie e cambiare la storia più e più volte.
Nulla dura da così tanto. Nulla è in piedi da 2000 anni, con le stesse regole, con le stesse norme di comportamento, con gli stessi protocolli, con la stessa lingua comune, con un solo ed unico rettore e reggente, con un solo faro illuminante. Il Papa.
2000 anni di storia e di potere e di soldi e di politica ad altissimo livello, portano con se anche un enorme peso di responsabilità: la Chiesa è stata implicata in tutte le cose più magnifiche, straordinarie, agghiaccianti e lugubri accadute nel mondo occidentale, e tutte queste responsabilità oggettive, positive o negative che siano, hanno sedimentato nella storia, e nelle coscienze degli uomini.
Il Papa ha “abdicato”, si è dimesso. La motivazione ufficiale è dovuta alla sua età, alla sua stanchezza. I media lo idolatrano, idolatrano il suo gesto coraggioso. Ma, il Vicario di Cristo, è davvero coraggioso se abbandona per stanchezza?
Come disse qualcuno più importante di me, Gesù non ha abbandonato per il troppo dolore o per la stanchezza, non ha lasciato la croce.
Io ammiro molto il gesto del Papa dal lato umano, nel senso che una decisione di questo tipo credo possa essere, e sia, una delle decisioni più difficili, dure e ponderate che un essere umano abbia mai preso, ma siamo certi che l’abbia fatto per stanchezza?
Quando si accetta di essere Papa si sa benissimo quello che ci si deve aspettare: guidare il mondo libero verso le avversità e resistere fino alla morte. Questi sono i due cardini, i due punti fermi imprescindibili.
Non è possibile che Benedetto abbia abbandonato per altri motivi, ben più profondi?
Non è possibile, ad esempio, che il peso dei secoli e le responsabilità sedimentate nella Chiesa stiano per implodere? Non è possibile, ad esempio, che sia necessaria una profonda e radicale riforma della Chiesa stessa, per cancellare quello che di guasto si è insinuato nella cristianità?
Ieri sera leggevo il titolo di una trasmissione che recitava “La Chiesa è sotto attacco?”. Ed io mi sono chiesto, ma di chi?
Penso che il mondo cattolico sia davanti ad un enorme cambiamento e la chiesa sia sotto attacco, certo, ma che sia attaccata dal proprio interno, dalle proprie viscere.
2000 anni di storia hanno prodotto potere, soldi e misticismo, ma anche corruzione, guasti intestini e politiche scorrette.
Il Papa non potrebbe semplicemente avere capito che si trova ad un bivio dove ci sono due strade percorribili, la riforma radicale oppure l’implosione?
La Chiesa sta collassando sotto il peso della sua enorme storia: il Papa non ha avuto il coraggio né di andare avanti per la strada della riforma, né di sterzare e chiudere gli occhi.
Umanamente comprensibile, per un uomo forse è una decisione troppo grande. Ma un Papa no, un Papa avrebbe dovuto scegliere.
A mio parere il Papa sarebbe stato un eroe se avesse portato avanti una riforma che avrebbe davvero cambiato il volto della Chiesa, non lasciando per stanchezza, o per vecchiaia. Umanamente comprensibile, ripeto, ma non certo da glorificare.
Ieri abbiamo vissuto la storia, un pezzo di storia incredibile e sconcertante: siamo davanti ad una enorme marea, una marea che in un modo o nell’altro, cambierà il mondo in cui viviamo.
concordo su parte dell’analisi, la Chiesa è davanti ad una svolta, come quelle che spesso capitano: sono grandi porte, apparentemente difficili e dolorose e di lavoro, che se si ha il coraggio di imboccare, dietro rivelano doni. Ma se se ne ha paura e si decide di richiuderle…. il buio e il disastro aumentano…
Tuttavia non concordo sull’analisi del papa. Il suo gesto è straordinario e coraggioso e generoso, perché un uomo vecchio e indebolito dalla malattia non è in grado di mettere mano a riforme epocali. Il rendersene conto e lasciare spazio affinché ciò avvenga è un atto di generosità, consapevolezza e forza. Farlo nella maniera inaudita che ha scelto questo papa (studioso e giurista, dunque uno che conosce a fondo le implicazioni di questa scelta) significa dare proprio il via, segnare una strada di rivoluzione.
L’alternativa era fare il papa icona, spettatore in croce delle nefandezze che accadevano, legato mani e piedi dalla mancanza di forza e di strumenti…
Dipende dalle premesse del punto di vista. Tu dici “Non è possibile che dopo 2000 anni stia per implodere? Nulla dura così tanto.”
La premessa che potrebbe cambiare tutto è che la Chiesa non è un’organizzazione solamente umana, ed è anche la premessa della Chiesta stessa.
Non voglio metterla sul bigotto o il teologico, sia chiaro, ma mettendosi da questo punto di vista cambia tutto. Anche tutti i guasti e le corruzioni smettono di essere l’ultima parola se c’è di mezzo la fede.
Tu dici che un uomo avrebbe potuto mollare ma un Papa no, perché avrebbe dovuto scegliere. Ma il Papa è solo un uomo che segue un Altro.
Almeno io la vedo così.
@ Giuseppe Lanzi:
ah ma va benissimo, anche il mio è solo un punto di vista in effetti
@ bs di Genitori Channel: Gesù poteva salvarsi e non l’ha fatto così come Giovanni Paolo II. Ripeto, la sua scelta la trovo umanamente comprensibile, ma il glorificare un Papa che molla per vecchiaia, non mi pare ragionevole. Pensava forse di ringiovanire, durante il suo pontificato?
concordo in pieno sulla tua analisi, è quello su cui rifletto anche io. Riguardo la presunta stanchezza del Pontefice in scadenza invece, non dico che mi fido, ma potrei crederci. Ci hanno fatto credere, per 2000 anni (duemila!) che il Papa fosse un superuomo, pronto a sbriciolarsi dalla fatica fino all’ultimo dei suoi giorni. E’ un uomo, spesso eletto in tarda età. E’ una maschera che cade, finalmente.
Dicevo, potrei crederci, ma no. Qualcosa di grosso bolle in pentola, e non certo per chissà quale complotto, finisce un’era.
@ Andrea Giuseppe Capanna:
l’unica cosa che mi rattrista è che ogni tanto capitano cose storiche, vedi la caduta del muto, ma per noi non cambia mai nulla. Stiamo a vedere…
@Andrea scusa se chiedo, ma quando la Chiesa ha mai detto che il Papa sia un uomo “speciale”?
@Rudy ma il punto è dimostrare l’irriducibilità del Papa oppure portare avanti la vita della Chiesa? Se è il primo caso hai ragione tu, altrimenti la cosa migliore è quella di riconoscere un limite per essere sostituiti da qualcun altro.
Parlando della caduta del muro… se pensi che non sia cambiato nulla non hai presente com’erano l’europa e la germania prima del 1989.
Giuseppe Lanzi ha scritto:
se mi dici cosa è cambiato per te…
In ogni caso il punto è che per me non si deve glorificare l’abbandono, non è “cristiano”. E che l’abbandono non è dovuto all’età. Tutto qui
Ho visitato l’europa centro-orientale da ragazzino, prima del 1989, poi sono tornato nel ’90 e poi altre volte, anche pochi anni fa. Vedere il cambiamento del dopo muro non ha cambiato direttamente le mie pratiche quotidiane, ma ha cambiato il mondo in cui vivo e la concezione stessa di europa. Se mi immagino un’europa ancora con il muro mi immagino di sentire la differenza.
Capisco il tuo punto di vista, anche se non lo condivido.
Tu lo chiami abbandono, io la chiamo umiltà. Il primo concordo, non è cristiano, la seconda invece sì.
Grazie per lo scambio civile, è sempre più raro :)
@ Giuseppe Lanzi:
quello che volevo fare notare è come, per noi, anche i grandi cambi epocali non sono serviti a nulla, né per cambiare la nostra condizione né per migliorare quella degli altri. Tranne, in questo caso, quella dei diretti interessati. E di questo mi compiaccio :) Sta di fatto che se domani la Chiesa ammetterà i matrimoni gay io sarò una persona più felice, così come se accetterà l’uso delle staminali: i quel caso allora, la giornata di ieri, avrà cambiato qualcosa per tutti.
Grazie a te, è un piacere :)
Voi siete troppo filosofici!!”morto” un Papa se ne farà un altro e… la Chiesa rimmarrà su sui cardini ancora per molto tempo!!… Io vedo qualcosa di più personale in questo abbandono: non lo fa per la Chiesa ma per se stesso…Le lettere rubate, gli scandali della IOR… Ha fatto una conferenza stampa in latino!! Ma ve sembra una atto di generosità, di rispetto verso tutto il mondo cattolico e non??…
@ Laura:
rock ‘n roll!
@ Laura:
Non è per essere filosofico, ma sì, se fisicamente ritiene di non essere adatto mi sembra un atto di rispetto.
LA MORTE O LE DIMISSIONI DI UN PONTEFICE MI LASCIA INDIFFERENTE, LA MORTE DI UN POVERO DISGRAZIATO, MI COMMUOVE. MAGO PROF. SILVA
@ MAGO PROF. SILVA:
ma che c’entra? No scusa, va più forte il treno o è più alto il campanile?
@ Giuseppe Lanzi:
Ma lui non si dimette per ragioni di salute…. è questo l’arcano da risolvere e portare alla luce!
Perché, per cosa si dimette?
Io avevo letto che non “sente la fatica dell’età”, anche nelle sue dichiarazioni. Non penso sia malato ma penso che non ce la faccia più.
E’ MOLTO IMPORTANTE LA DIFFERENZA, MENTRE IL PAPA E’ RITENUTO DALLA SCIENZA SERIA MONDIALE UN CIARLATANO E VIVE UNA VITA LUSSUOSA OSSANNATO DA MILIONE DI CREDULONI, IL POVERO DISGRAZIATO NON HA VISSUTO LE SODDISFAZIONI DELLA VITA, QUINDI LASCI PERDERE IL TRENO E IL CAMPANILE.