Ero dentro alla mia ex ragazza, non inteso sessualmente ma proprio nel suo corpo: il mio cervello, il mio essere ma nel suo corpo.
Dovevo fare una partita di pallavolo e pensavo “ma come cazzo faccio a fare una partita di pallavolo con questo corpo poco performante”, poi però sono passato di fianco ad una vetrina ed ho visto la mia immagine riflessa e mi sono detto “però, mica male sto corpo, guarda che due tette”.
Poi c’ è stata la partita di pallavolo ma io ero combattuto: non sapevo se concentrarmi sulla partita o toccarmi le tette.
Alla fine puff, mi sono svegliato, non so chi ha vinto e non mi sono nemmeno palpeggiato.
Sebbene mi domandi cosa potrebbe aver interpretato Freud in questo delirio onirico (che tanto mi ricorda la trama di “Being John Malkovic” di Spike Jonze) derivante dall’eccesso di salama da sugo a pranzo, mi viene in mente una battuta di Steve Martin: “Non potrei mai essere una donna: starei tutto il tempo a toccarmi le tette”.
NOTA: questo commento contiene deliberatamente la parola “tette” allo scopo di elevare i rating SEO domenicali.
Ehhh che periodino questo, ci manchi giusto tu in versione Mimì Aiuwara. Ti prego, quando arriverà il giorno che la salama non la vorrai solo nel piatto, non farmelo sapere, mi spezzeresti il cuore. ;-)
Qualcosa mi dice che, eri dentro ad un corpo magnifico!
Hai guardato se avevi il letto o altro bagnato???!!!!…. comunque è vero il vero organo sessuale (così ti sale…. il rating….!!!) è il cervello!!