Mentre Gasparri si disperava per fare vendere molti decoder digitale terrestre a tutta Italia, il resto del mondo e le tecnologie avanzavano, a dispetto di Gasparri stesso, e Sky ha mantenuto non solo il suo primato come TV via satellite ma ha dato dei servizi che secondo me sono davvero strabilianti.
Non sono un evangelist Sky e non mi pagano, ma quando una cosa funziona mi pare corretto dirlo.
Ieri sono entrato nel sito di Sky alla sezione fai da te, ho abilitato questo mitico “Sky on demand” del quale tutti parlano ma che nessuno ha ancora usato, poi ho ficcato un cavo Ethernet nel decoder da una parte e nel router wireless dall’altra e riavviato il decoder.
Cavo-decoder. Basta. Semplice e veloce.

Il servizio che si palesa una volta riavviato il decoder è magnifico: una miriade di film, documentari, musica, serie TV complete e chi più ne ha più ne metta, si presentano in formato visuale sul nostro TV, con tanto di trailer e immagini di copertina.
Si ha, di fatto, la possibilità di vedere quello che si vuole e quando si vuole, il vero e proprio on demand.

Il servizio è gratuito per tutti quelli che sono clienti Sky da più di un anno (e anche questo mi pare corretto, visto che tutti tendono a coccolare i nuovi clienti a dispetto dei vecchi) e comprende i pacchetti che abbiamo scelto di pagare.
In pratica con 36 euro al mese io guardo tutti i film che voglio quando voglio, e lo stesso vale per le serie e i documentari.

Certo, 36 euro al mese non è una spesa da poco, diciamoci la verità, ma la televisione alla quale si accede con il canone è talmente scandalosa e poco creativa che se uno passa al satellitare non torna più indietro.

Questo post lo volevo fare vista la curiosità attorno all’on demand di Sky che ho notato ieri sera sui social network: finire di cenare, sedersi in divano e SCEGLIERE cosa guardare e quando, non ha prezzo. So che non siamo abituati a scegliere ma siamo abituati a sciropparci quello che ci danno, ma una volta imparato non smettiamo più.