Interno notte: sabato sera. Cena di compleanno di un mio caro amico, il quale decide di invitare un gruppo di persone eterogenee che per lo più non si vedono da tempo.
Una di quelle situazioni che possono risultare o estremamente imbarazzanti o si rivelano serate stupende.
Per la fortuna di tutti la serata è stata bellissima ma un dettaglio in particolare a me è piaciuto da impazzire: uno di quegli equivoci che nascono dagli equivoci… di quelle cose che nemmeno provando si mettono insieme.
La mia amica Ale è seduta di fianco a me, e di fronte a noi ci sono una coppia di ragazzi: lui è una vecchia conoscenza che chiameremo Roberto, e lei è la sua ragazza a noi del tutto sconosciuta, che per l’ occasione chiameremo Giorgia.
Durante la cena si parla ovviamente di tutto: si passa dal razzismo, alla politica, dal sesso, alla chiesa passando per le vacanze e il lavoro.
La cara vecchia Ale è appena tornata da una vacanza in Repubblica Ceca. Inizia a raccontare della sua esperienza, di quanto le sia piaciuta la gente e le città ed arriva a decantare la gentilezza dei “locali” denigrandone però la cultura per l’ igene personale.
Dice che sono persone fantastiche ma, per quello che è riuscita a capire lei, il numero di docce pro capite langue.
Io, che avevo parlato con Roberto fino alla fine dell’ aperitivo, so (mio malgrado) che Giorgia è Ceca. Una bellissima ragazza bionda, negli occhi della quale si legge l’ imbarazzo mentre l’ Ale parla, e parla e parla… ma l’ Ale non sa.
La ragazza di Roberto decide finalmente di andare in bagno e Roberto l’ accompagna. Io mi accosto alla mia vicina di tavola e, per evitare ulteriori figuracce, le dico: “Ale… la ragazza di Roberto è CECA… “
Lei con aria del tutto contrariata mi risponde prontamente: “impossibile! Ti sbagli e ti spiego anche il perchè. Prima, quando all’ aperitivo ci siamo presentate, mi ha afferrato con fare sicuro la mano fissandomela. Non la stava solo percependo ma la VEDEVA.”
Io sono tra l’ imbarazzo e l’ ilarità, e mentre tutti ridono consapevoli della figura di merda della mia vicina, le dico: “Ale… non CIECA ma CECA… della Repubblica Ceca…”
Lei scoppia a ridere, senza più sapere come comportarsi al ritorno della nordica bionda alla quale ha appena finito di sputtanare la pulizia corporea. Ormai per rimediare è tardi… anche se a me la sua figuraccia ha davvero divertito :-D
Mio caro, visto che mi prendi in giro pubblicamente … e’ vero tutto cio’ che hai raccontato tranne che … la “Giorgia” non e’ CECA, ma POLACCA, ma per il resto … sono veramente “Svarionata”!!! Ormai l’ Arteriosclero galoppa!!! Super baci Super Ce..o!!!
vedi agle tu lo ammetti, ma sai quante figuracce facciamo tutti senza avere il coraggio d’ammetterlo? pero’ tu sei Più fuori di uno sfrattato. ciao belli