Sapete che in questi giorni si è fatto un gran parlare di Beppe Grillo e della “bonifica” fatta nel Movimento 5 stelle ai danni di Valentino Tavolazzi, ferrarese, forte sostenitore di Grillo e uomo di punta del movimento.
Per dovere di chiarezza, visto che Grillo ha una eco mediatica immensa, pubblico il comunicato stampa di Tavolazzi: quello che pensa Grillo lo trovate ovunque, quello che pensa Tavolazzi un po’ meno:
“In merito alla decisione di espellere Valentino Tavolazzi e la lista civica Progetto per Ferrara dal Movimento 5 Stelle, comunicata da Beppe Grillo unicamente tramite il suo blog, precisiamo quanto segue.
Non ci spieghiamo , ovviamente, il motivo di questa decisione, presa unilateralmente, sulla quale non possiamo fare ovviamente null’altro che prendere atto.
Ne siamo in toto rammaricati e non possiamo capirne ovviamente le motivazioni che starebbero nella presunta violazione di norme del “Non statuto”.
Nell’esprimere la solidarietà al nostro Consigliere e a tutti i componenti della lista civica, sottolineiamo lo spirito di servizio che sempre e unicamente ha animato il suo personale come l’ operato di tutti.
L’incontro di Rimini, che era una ideale prosecuzione della giornata “Democracy day” tenutasi a Ferrara a Novembre, non aveva nessun valore deliberante, cosa che era stata specificata più volte e chiaramente, ma solamente propositiva, con il solo intento di contribuire alla crescita democratica del Movimento stesso.
A questo incontro era stato più volte caldeggiata (e in tal senso invitato), la partecipazione ed il contributo dello stesso Grillo. Alla famosa “discussione” postata da Grillo sul suo blog, che nulla aveva a che vedere con Rimini, nè Tavolazzi nè altri del gruppo PPF avevano partecipato.
Trattavasi comunque di conversazione privata che non sarebbe stato opportuno a nostro avviso nè legittimo pubblicare.
Qualunque sia lo sviluppo delle cose, continueremo come sempre il nostro lavoro, evidentemente come lista civica, continuando la battaglia per la trasparenza. la democrazia reale, l’informazione e il coinvolgimento dei cittadini nella gestione della cosa pubblica, ispirandoci come sempre abbiamo fatto e continueremo a fare, ai principi fondanti del Movimento 5 Stelle, anche se non ne faremo più parte, in quanto li condividevamo e li condividiamo, non per comodo, ma per adesione ideale ad un “nuovo ” modello di politica e democrazia dal basso, senza leader, senza caste, senza mestieranti della politica.”
Ora, senza entrare nel merito della vicenda, mi pare che Beppe Grillo stia perdendo di vista l’obiettivo, il punto di arrivo. Se si parla di violazioni del “non statuto” mi pare che non ci sia molto da dire, è un modello al “Dittatore dello stato libero di Bananas”.
Se ci sono altre motivazioni io onestamente le trovo piuttosto dozzinali: mi sembra semplicemente che Grillo si comporti da “Deus ex machina” di un movimento che di fatto è un partito, si comporta come Mao Tse-tung si comportava nella Cina proto-comunista: secondo Mao tutti gli appartenenti alla Nomenklatura dovevano essere sostituiti ogni 4 anni per non diventare troppo potenti, corrotti o corruttibili. Tranne Mao.
Tavolazzi non mi è mai piaciuto, e beppe è uno sborone maleducato.
Possibile che ogni volta che apre bocca debba essere volgare?
Inoltre o sei in politica, o non ci sei, le mezze misure non le vuole nessuno.
Lov
Ieri sera hanno ospitato Tavolazzi a Caterpillar, bella trasmissione di radio 2 dalle 18 alle 19.
Se ho capito bene la posizione di Tavolazzi, lui sostiene che oltre alla rete è necessario incontrarsi di persona periodicamente per preparare i contenuti del portale e decidere le strategie.
Prodromo di questo, l’incontro di domenica a Rimini con altri 5-6 del movimento. Telefonata serale con Grillo, nella quale nulla è emerso rispetto alle intenzioni di quest’ultimo, e poi il post di espulsione.
A me francamente Grillo non piace un granché. Però in questo specifico frangente gli va dato atto di voler mantenere il movimento fedele ai principi costitutivi. Credo che voglia evitare come la peste gli incontri de visu semplicemente per non trasformare il tutto nell’ennesimo partitino. O forse l’obiettivo finale è proprio quello, ma vuole essere lui a dettare tempi e modi. In ogni caso, mi pare una storia degna della peggior DC.