Avrei potuto scrivere “Con #BattleRoyale il social media marketing diventa una gara” ma ho preferito “gioco”: trovo che le gare e la competizione non siano più divertenti se si esce dalla dimensione del gioco.
Dopo questa piccola ma importante precisazione vi spiego, velocemente ed in maniera semplice, quello di cui sto parlando. lo spiego soprattutto per chi in genere passa di qua per leggere di politica o di donne nude, e si trova oggi ad affrontare un argomento del tutto diverso.
Battle Royale è un film giapponese, e ancora prima un libro giapponese (si, ho letto sia il libro che visto il film) in cui una classe delle scuole media scelta random, viene costretta a combattere e a sterminarsi. Per costringerli a partecipare c’è un collare che fornisce al centro di controllo la posizione degli studenti e che esplode in caso di fuga o di ammutinamento.
Gli studenti sono messi l’uno contro l’altro, su un’isola deserta, e chi rimarrà vivo avrà salva la vita: una sorta di reality, ma un filino più truce.
Ora, leviamo il sangue e le esplosioni, teniamo solo la teatralità e la potente simbologia di questo libro, e travasiamo il tutto in una festa e in un gioco basato sui social media. Cosa otteniamo? Un casino, direte voi :D
Era quello che avevo pensato io fino a che il Geom. Alfieri, deus ex machina di SQcuola di Blog, non mi ha spiegato un po’ meglio quello di cui stiamo parlando:
“E’ ormai un fatto innegabile, c’è un futuro per chi si avvicina a nuovi modelli di comunicazione, siano essi aziende o professionisti in cerca di opportunità. Questo futuro non passa dai tanto celebrati strumenti social, Facebook, Twitter, Pinterest etc ma dalle persone che li useranno. E’ giunto il momento quindi di smettere di parlare di strumenti e fare invece emergere le persone e le professionalità che fanno e faranno la differenza.
#BattleRoyale non è altro che l’ennesimo nostro tentativo coraggioso di ripulire via la “fuffa” dalle professionalità nascenti di #SocialMediaMarketing.
Tutti oggi sembrano essere divenuti “guru” solo perché sanno creare una Pagina Fan di Facebook. C’è sicuramente spazio per tutti ma noi vorremmo cercare di fare emergere qualcosa che non possa essere manipolato a “mio cugino sa usare Facebook, fallo fare a lui”. Cosa?
Professionalità, lavoro duro, idee, talento, progetti concreti, gruppi di professionisti che collaborano per strategie, presentazioni aziendali, il tutto alla luce del sole (streaming) e arricchito dal confronto.
La struttura del gioco è piuttosto semplice: 4 aziende importanti, che presentano un brief di progetto, 4 squadre di Social Media Specialist diplomati a SQcuola di Blog, 4 Professionisti Italiani di Social Media Marketing molto conosciuti, ognuno a capo di una Classe, pronti a guidare i propri pupilli alla realizzazione del miglior progetto in uno spirito di sana competizione tra loro.
Oltre che a dare visibilità al talento individuale dei nuovi professionisti #SMM vogliamo “sfruttare” le tensioni, i retroscena, il backstage, il ritmo incalzante di un contest vero e proprio, con tempi televisivi (5 min max ad intervento). Vogliamo inoltre rendere #BattleRoyale un evento partecipativo e coinvolgente, aperto al pubblico anche da casa.”
Qua, per fermarlo, gli ho dovuto sparare :D
Io sarò tra i 4 coach, e quindi andrò li per vincere, oltre che per bere e per mangiare. Tra l’altro si realizza un mio sogno ovvero l’essere l’Elio o il Morgan della situazione social media!
#BattleRoyale è una prova, un esperimento per cercare di fare uscire la realtà social media dal confine nel quale vive, per fare capire alle aziende che l’informalità non vuol dire superficialità e per fare percepire un po’ di più a tutti che cosa significhi divertirsi lavorando.
25 ottobre, Parma, Casa della Musica.
Per tutto il resto c’è il sito di SQuola di Blog e le slide correlate ;)
L’iniziativa è davvero avvincente, ma ho l’impressione che i Social Media Specialist parlino sempre tra di loro all’interno di tutte le piattaforme sociali. La sensazione è che siano sempre i soliti a leggere e commentare gli articoli sull’argomento e che le capacità professionali di cui si parla in questo articolo (la cui unica pecca è “Moragan” anzi che “Morgan”!)stentino ad uscire fuori da questo recinto.
Spero che l’ascesa costante del settore possa smentirmi come del resto ogni cosa su cui esprimo un’opinione!
Fabio Albano ha scritto:
correggo subito e grazie! per il resto mi trovi d’accordo: il problema è che stiamo sempre a raccontarcela tra di noi. Speriamo che questa sia una cosa diversa.
Fabio, hai colto nel segno, grazie. Ne avevamo discusso a lungo dopo alcuni eventi a cui abbiamo partecipato insieme e proprio per questo abbiamo adesso provato con un “format” diverso… senza disquisizioni generali ma focalizzati su esigenze, risorse e risultati di una azienda; rapido ed avvincente (5 min presentazioni invece di lunghi monologhi, quasi un format televisivo)e partecipativo (su una idea ci si confronta, su un monologo molto meno). E’ un tentativo proprio di cercare di fare emergere la concretezza e la professionalità… un tentativo che speriamo dia belle sorprese perchè in tal caso sarebbe facilmente ripetibile. Vediamo come va!
È un format nuovo e soprattutto “pratico” e quindi in ogni caso un’ottima idea. Dopo 5 anni di università in cui non ho fatto altro che leggere manuali sulla comunicazione e le tecniche di marketing, una volta nel mondo del lavoro (che brutta espressione se tieni conto che di lavoro non ce n’è e che il mondo va a …) ho rimpianto tanto l’assenza di esperienze del genere che ti metessero alla prova con prove davvero concrete. Auguri! @ GeomAlfieri:
Vederti all’opera insieme agli altri coach (Andrea Albanese,Flavia Rubino e Veronica Gentili) sarà un onore e un gran divertimento XD
@ Arianna:
ah, speriamo! :)