Parlando del decennio scorso, quello prima dell’anno 2000, parliamo di anni novanta, e poi andando indietro degli ottanta, dei settanta e così via.
Ma quelli dopo il 2000 come li chiamiamo? Sono gli anni zero, così come saranno gli anni dieci quelli che inizieranno a breve. Spero che negli anni venti si balli il charleston e che Al Capone torni tra noi, ma questa è un’altra storia.
Ma, per dirla alla Raf, che cosa resterà di questi anni zero? Per cosa questi anni rimarranno nel nostro immaginario o lasceranno un segno nella storia?
A questa domanda ha provato a dare una risposta Maria Laura Rodotà sul Corriere, indicando le cose che oggettivamente hanno segnato il decennio in diversi campi, dal cinema alla tecnologia.
Parlando di tecnologia, che è la parte che a me incuriosisce di più “L’ iPhone, personale feticcio del decennio neotecnologico. Feticcio virtuoso. Permette di leggere giornali e libri, di sentire musica, di guardare la tv, di e-mailare, di fare praticamente qualunque cosa. Poi c’è l’innovazione che dà dipendenza, insomma Facebok. In tanti ci abbiamo perso la testa e le giornate, poi ci siamo allontanati per nausea e perché ci sembrava da sfigati, ora lo usiamo come strumento di socializzazione cauta, di scambio culturale (insomma si condividono i video di YouTube, altra innovazione cruciale) e di informazione: molto spesso scorriamo gli status dei nostri “amici” per vedere, quel giorno, che aria tira.”
Insomma, tra un film di Tarantino, un iPhone ed una cazzata su Facebook, anche questi anni zero se ne sono andati e devo dire che, dal punto di vista delle prospettive che sia avevano nei confronti gli anni 2000, sono stati proprio anni deludenti, anni del cazzo: nel 2001 si doveva parlare con Hal 9000 ed invece sono venute giù le torri gemelle.
E voi che cosa vi ricorderete di bello di questi anni? Credo che tutti ricorderemo i mondiali in Germania ed il crollo del World Trade Center di New York. Sbaglio?
Io volo più basso. Gli anni zero mi hanno dato una bimba! La mia bimba. E’ decisamente la cosa che mi ha stravolto di più la vita…
Poi mi ha portato l’ebbrezza della pista! Che non è un’emozione trascurabile.
Per quanto attiene il mondo… se gli anni 60 hanno rappresentato il boom economico, i 70 hanno rappresentato la speranza di cambiamento, gli 80 l’avvio della restaurazione, i 90 il consolidamento della restaurazione, i “zero”… la mazzata finale. Questo ovviamente a grandissime linee. Il dettaglio sarebbe complesso e prolisso.
@ Nico:
già, quoto. Specie la bambina che è uno splendore! Peccato per il padre scellerato…
oh gesù riflessione generazionale. ma da che punto va vista? io negli anni novanta battevo la maggiore età vedendo nei ’70 l’ età dell’ oro e benedicendo la fine degli anni ’80, il rock sparava di nuovo garage e cattiveria, ma non ho fatto in tempo ad esaltarmi che un pezzo di merda ex figlio dei fiori ha battezzato quella generazione, alla quale mi riagganciavo per il rotto della cuffia, generazione X. Ma porca puttana, seattle, mani pulite, la terza british invasion, la mafia di riina, i radiohead, andreotti processato, e invece un colpo di fucile, una violenta deflagrazione e una X a chiudere qualsiasi discorso sull’ identità degli anni ’90.
Ti viene quasi volgia di mettere Rio sul piatto del giradischi per ripensare che in mezzo a quella massa di cretini del decennio precedente tu avevi un cervello e te la spassavi alla grande tra il fondo tinta di Simon Le bon e il machismo di rambo, ma soprattutto negli anni del grande riflusso, nessun sociologo si era permesso di stamparti una X in fronte. Il post però riguardava gli anni zero, io su quelli non mi esprimo dopo l’ annullamento della coscienza operato negli anni ’90 per sono il medio-evo imbarbarimento e crudeltà, le torri gemelle sono l’ empio lampante della passività dell’ uomo del 2000. tutti davanti ai monitor a vedere la strage in diretta aspettando istruzioni: adesso paura, ok , ora un’po ‘di sgomento, va bene così ora tutti scioccati e atterriti per una settimana e poi ricomincia la programmazione invernale , grande fratello isola dei famosi, avanti non è successo niente.
Anni di cambiamento, di social network che entrano con prepotenza nelle nostre vite, anni di grande declino morale, con l’impoverimento dei rapporti umani, anni di declino economico, ricorderemo la grande crisi, ricorderemo purtroppo le tragedie come l’11 Settembre o lo Tsunami. Ricordi pessimistici con la speranza di una ripresa, negli anni che verranno. Saluti.
A me ha dato un lavoro stabile, per il resto gli anni ZERO sono stati molto brutti, compreso una malattia che non mi aspettavo… Ciao Rudy e Buone Feste :-)
Anni allucinanti per me: crollo delle Twin Towers mi è costato il licenciamento in compagnia aerea!!….Più i vari tradimenti e abbandoni da parte di uomini importanti per me….!! Ma non deveva essere l’era dell’Aquarius? Parafrasando un famoso musical “Hair”?
Ma io, nato nel 1970, appartengo alla generazione degli 80 o dei 90?
@ Nico: quale “pista”?….. Di “coca-cola”?? : ) :)
@ Laura: no, grazie. Nè “cola” nè altro genere di “sostanze”. Pista intesa come Misano, Imola, Mugello, con una bella moto e una bella compagnia. Gaudio e tripudio.
@ Nico:Immaginavo… è che detta così…. era un pò ambigua!! :) :) Buon 2010 a tutti!!
@ Tisbe:
a me il lavoro fisso
@ Tisbe:
scusate mi è partito il commento. Dicevo, a me questo decennio il lavoro fisso l’ha portato via… ma non mi posso lamentare.
Un bacio Tisbe e tanti augurissimi di un 2010 pieno di laica gioia ;-)
Nico ha scritto:
ti puoi attaccare alla generazione degli ’80 (enni scherzo) io allora del ’72 quando mi ripiglio?
Siamo tutti di quella generezione lì….. anni 80!!…..Quella delle due fazioni: i “paninari” e “yuppis” e quelli con il giubotto da marinaio e la kefia…..ah ah….Quella generazione nè carne nè pesce…..priva di ideali forti come quelli degli anni 60 e poi 70…..Quella generazione che credeva che avrebbe spaccato il mondo guadagnando facilmente tanto denaro…. ed ecco….una marea di disoccupati senza un euro di pensione!! Una generazione “trash”…..Dove andavano di moda i scaldamuscoli, i capelli con permanente da “pecora” anche per gli uomini!!….Nascono in quell’epoca i “cinepanettoni”…. ecc ecc. qualcuno si ricorda altro??!!
Nico ha scritto:
Alla “Easy Rider”?!?
Sono stati gli anni in cui ho conosciuto te. Ma è un’esperienza che non so ancora come classificare :)
@ Pam:
mmm… “travolgente” può andare?
Ottimo. Sono 2 giorni che hai buone idee. Sarà l’alcol :)
@ Laura: no Laura. Pista… velocità… frenatone… curve… pieghe… ginocchia a terra. Adrenalina e “competizione”. Bellissimo.
@ Nico:
ohi ginocchia a terra! ma tutt’ e due insieme?
@ jack 3 mani: si spera di no… e provvedo immediatamente a toccare …ferro.
Nico ha scritto:
Vabbeh…. io volevo dare un immagine “on the Road”…. daiiii e tu sgonfi tutto!! Stai almeno al gioco!!…. Ti ho dato il “là” apposta…! Centauro della strada 66…. Jack Keruac… Peter Fonda Dennis Hopper….volevo farti volare alto….e tu smonti… sigh!
@ Laura: ti capisco, e ti ringrazio anche per la pensata.
Solo che noi “pistaioli” quelle di easy rider non le consideriamo moto… quelli sono comodini montati su due ruote, pezzi da museo semoventi, bidet a motore… per non aggiungere altro.
E poi ormai quelli sono proprio altri tempi; un altro secolo!… oggi ci sono forze dell’ordine ovunque, casco obbligatorio…
Inoltre la sixtysix è tutta dritta… noi adoriamo le curve. Tutte le curve… e da questo “la”, se vuoi, facciamo partire una sinfonia… ;)
@ Nico: la mia immagine era più rivolta al senso di libertà al percorso della strada non al tipo di moto…!…. Poi vuoi mettere attraversare una delle strade più famose degli States….mentre sogni ascoltando musica degli Eagles (o chi vuoi tu) o i curvoni di Imola?!? Non c’è paragone….!!….
@ Laura: appunto. Non c’è il paragone…
Quanto al “senso di libertà” negli States… che libertà è quella che se passi di 2 km il limite di velocità ti beccano col radar e ti piomba addosso la CIA, l’FBI, l’NCIS e anche Grissom col luminol per vedere se hai fatto sesso senza pulire al meglio il prepuzio?…
Vediamo… gli anni 0 mi hanno regalato i miei trentacinque: età di rinascita e boccate d’aria, alla malora le riflessioni post maturità, benvenuti nuovi bagordi e prospettive. Mi hanno portato via una nonna dolcissima e matriarca, di quelle che ti lasciano addosso il gusto profondo delle immagini di tempi di carta e letteratura… mi hanno catapultato nel mondo del lavoro a ravanar tra le leggi come un avvocato ma senza titolo e compenso annesso… che culo! Ah, un sacco e una sporta di multe… mi hanno multato per qualunque cosa. Ma mi lascio dietro anche l’avventura più bella, fino ad oggi si spera, l’estate più calda ed un corso da Web Content con pochi, pochissimi content. In tutt i sens. Confesso di attendere con ansia gli anni che verranno: è più forte di me, credo che possano essere sempre i migliori.
Del trantran tecnologico ricordo poco, mi pare che ad ogni aprirsi d’era quel mondo corra così veloce da confondere nuove e vecchie scoperte, nuovi e vecchi anni. Dei disastri invece mi porto dietro il sensazionalismo stirato a forza, quello che spinge la pietà allo stadio estremo e ci priva dei sentimenti spontanei.
@ Nico: daiiiiiii un pò di romanticismo!!….A me non è mai capitato niente negli States….. ma io non guido…!!
Ricorderò solo di quanto siano stati stupendi agli esordi (evento delle Torri Gemelle escluso) siccome ancora risentivano per sommi capi del flusso dei mitici, intramontabili, ma anche molto icompresi Anni ’90. Ricorderò di come purtroppo non esista una “macchina del tempo” per farmici tornare in quel decennio stupendo, e la cosa francamente mi logora l’anima e la mente giorno e notte. Ricorderò che noi abbiamo ballato la Musica più bella del mondo, riprendendo i vecchi generi e trasformandoli da “meglio” a “migliori”. Ricorderò di come purtroppo gli Anni 2000 abbiano mostrato la loro vera faccia verso la fine della prima metà, dunque periodo 2006/2007. Ricorderò di come avranno e finiranno di rovinare il mondo dacchè erano stati un periodo molto prolifico (sempre e solo agli esordi). Ricorderò di come stavamo bene e di come stiamo peggio. Ricorderò di come la società sia diventata grezza, sterile e superficiale. Ricorderò tutto questo quando un giorno quando di noi (per la nostra cazzonaggine) non resterà proprio nulla! Un abbraccio ed un saluto a tutti.
PS: io sono nato nel 1990 e devo dire che ho vissuto quel decennio più da uomo che da bambino… FORTUNATAMENTE!!! :-)
@ Paolo:
ti capisco io nel 90 ho preso la patente anche per scappare da un decennio che secondo me rappresentava il punto più alto della superficialità umana.
Gli anni novanta in musica hanno visto nascere dei gruppi di straordinaria bellezza e originalità e risvegliato dinosauri che sembravano estinti portandoli nuovamente alla ribalta. Ma per me c’ era qualcosa di sinistro, perché tutto passava senza quei clamori che secondo me si sarebbero meritate certe esperienze, tutto era alla portata di tutti e niente però scatenava seguiti degni di cose tanto belle… tutto finiva senza che nessuno se ne lamentasse.
Ecco la carrellata di meraviglie degli anni novanta mi ha fatto un po’ l’effetto “IN MEMORIA DI…” come quando si dice che a un attimo dalla morte tutta la vita ti passa davanti.
Paolo sei giovane e ben disposto verso la vita di qualità, la “cazzonaggine” si rimedia anche da vecchi, da quel nulla prova a salvare qualcosa, anche una piccola cosa ogni giorno, anche solo per te stesso, e forse quel nulla sterile che tu temi tornerà fertile.
A parte il fatto che non capisco quelli che citano di avvenimenti loro, (non e’ un fatto personale, ma il primo commento riguarda una bambina, ora con tutto il rispetto, non credo questo sia il decennio delle nascite dei bambini! :) credo che certe cose avvenissero gia’. XD ) e’ ben chiaro che il post parlava di cosa vi “ricordete” di questi anni, inteso in senso lato, di avvenimenti storici ecc… riguardo ad esso quindi , come qualcuno dice, cio’ che restera’ di piu’ secondo me e’ il vuoto che questo decennio ha creato, nei rapporti umani, e nei cervelli delle persone, e all’opposto gli aggreganti digitali come i social network e gli “aggregati” sociali come il gf o gli isolani, come se la convivenza fosse diventata all’improvviso una sfida. Ecco questi saranno gli anni degli allontanamenti, (nemmeno poi cosi’ fastidiosi, ad oggi, diciamolo…) e infine x forza, delle stragi, il terrore che irrompe dove e quando non ti aspetti, le sciagure in diretta web in mondovisone e…. ciao a tutti.
Premetto di voler essere costruttivo.
Cosa ricorderemo di questi anni zero?
Ricorderemo sicuramente la tecnologia. Ma non l’iphone.
Ricorderemo come la tecnologia sia entrata nella nostra
vita di tutti i giorni e ci abbia permesso di fare cose che
prima non erano pensabili.
Gli anni 0 sono gli anni del boom mediatico di internet.
Della nascita di un informazione libera, indipendente e
non controllata, accessibile a tutti GRATUITAMENTE.
Gli anni 0 sono gli anni dei social network, che non è
metto il pisello su facebook, ma è scambio di opinioni,
è connettere il mondo, è facilitare ancora di più la
comunicazione.
Gli anni 0 sono gli anni di YouTube, dei nuovi media,
di un mondo che è sempre più piccolo e sempre meno
conflittuale. Di un europa sempre più unita, degli stati
uniti che non sono più le lontane americhe, di una lingua
conosciuta da tutti i giovani che permetterà a tutti questi
giovani di comunicare da ogni angolo del globo.
Gli anni 0 sono gli anni nei quali ci si rende conto che
è più difficile avviare conflitti tra le persone quando le
persone si conoscono, comunicano tra di loro tra i vari
paesi e si rendono conto che alla fine è tutta la stessa roba,
e la vita di qua è come la vita di la.
A me sembra abbastanza, ma potrei comunque continuare.
Dire “nel 2000 l’unica cosa che abbiamo saputo fare è stato
iphone e facebook” quando in effetti il 1920 del quale
parla il tipo è ricordato per le stragi fatte a Chicago dal
signor mitraglietta è quantomento… mah.