E’ pieno giorno ed io e la Principessa Leila siamo al mare, ai lidi di Ferrara, da qualche parte… sono un po’ tutti uguali.
Abbiamo voglia di fare l’amore come due ragazzini, come non capitava da tempo, e non sappiamo come fare, quindi entriamo in un edificio fatiscente, un vecchio albergo ma ancora in funzione. Dentro ci molti anziani, d’altronde non è alta stagione, e noi ci infiliamo in quello che deve essere il locale caldaia, un posto sudicio e vecchio che è l’ideale per un momento di passione fuori dal comune.
Mentre entriamo iniziamo a spogliarci ma mi accorgo, non so come, che il custode sta facendo il giro dell’edificio, e lo vedo attraverso una mappa interattiva posta su di una cosa che sembra un vecchio freezer a pozzo.
Io e la Principessa tratteniamo il respiro, mentre il custode apre la porta del locale caldaia, guarda dentro ma non ci vede, essendo noi raggomitolati nell’ombra.
Quindi il tipo esce e noi ci possiamo lasciare andare a… a niente, visto che il russare della Principessa Leila di fianco a me mi sveglia, e visto che sono le 7 decido anche di alzarmi e fare una bella doccia.
Cioè, la notte sogni di aver voglia di fare l’amore, di tribolare per trovare un posto che tra l’altro fa schifo, sogni di essere con la tua compagna ed arrivi finalmente a fare quello che aspetti da tempo e cosa succede? Lei russa e ti sveglia. Dio NON esiste.
Forse questo sogno è dovuto all’abbigliamento secsissimo con il quale ieri sera la Principessa Leila si è palesata a letto.
Bella la convivenza decennale, eh?