Premessa doverosa: non è certo bello che un uomo sposato, con una famiglia, dei trascorsi politici e televisivi, si faccia beccare con dei trans: non è un reato, è chiaro, ma non è bello.
Detto questo, il povero Marrazzo adesso è un privato cittadino. A differenza di Lui, del Premier, Marrazzo si è dimesso, ha lasciato la politica e da privato cittadino -ripeto- fa quello che più gli aggrada, ne ha il diritto, senza che i media nazionali abbiano il diritto a loro volta di sventrargli la vita.
Libero invece pensa bene di dare la prima pagina ancora a Marrazzo, con il titolo “Marrazzo ci ricasca“, cioè il quotidiano in questione prende un privato cittadino che si è dimesso dalla politica per i suoi precedenti errori, (e non era accusato di concussione e prostituzione minorile) e lo sbatte in prima pagina insieme ad una trans.
Mi sembra di vivere un film dell’orrore: Frattini che in anni di governo non ha mai detto un cazzoh di niente, si palesa in parlamento per parlare del caso Tulliani, dopo essersi fatto consegnare le carte senza che ci fosse un’inchiesta da parte di nessuno.
Libero violenta la vita privata della Boccassini e di Marrazzo, quando non esiste alcun motivo per farlo se non per punire ed intimidire tutta quella parte politica che loro stessi definiscono come troppo invadente e giustizialista: si ammazzano a dire che uno in casa sua fa quello che vuole, anche se è un politico, poi sbattono in prima pagina un normale cittadino ex politico ed un PM, con “accuse” da giornaletto di gossip.

In questi casi, riflettendo, sono felice di non essere un politico: mi ricordo che a 17 anni ho bevuto troppa vodka alla pesca ed ho vomitato come un cane, sai che bella prima pagina ci verrebbe fuori.