E bravo La Russa che ieri ha fatto una delle sue uscite migliori e più altamente democratiche: “dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della Patria“, riferendosi ai militari di Salò che accompagnarono il duce ed il fascismo fino alla fine.
Beh vorrei ricordare qualche dettaglio al nostro bonario e simpatico Ministro “della guerra”: anche chi manteneva e gestiva i campi di sterminio nella Germania nazista sosteneva con forza e convinzione la pulizia etnica e la superiorità della razza ariana.
Allo stesso modo, chi ha sostenuto Stalin e le sue purghe credeva fermamente nella soggettiva superiorità del comunismo sugli altri modelli.
Vorrei infine ricordare che i ragazzi di Salò si sono messi al fianco, con convinzione e fino alla fine, di Mussolini che è stato dittatore d’Italia per quasi vent’anni, che ha istituito le leggi razziali, che ha annientato i partiti e l’opposizione politica e che ha annichilito la libertà di stampa.
Il fatto che loro credessero in lui non li assolve dalle loro colpe storiche: io non li voglio ricordare come dei ragazzi che si sono schierati con volontà ma delle persone che hanno fatto la scelta sbagliata.
Come non si possono processare per le intenzioni, di contro non si possono assolvere dalle loro colpe storiche per le stesse intenzioni.
La Russa, che ho sempre considerato un simpaticissimo compagnone da cena ma un mediocre politico, anche questa volta non si smentisce e non perde occasione per tacere e per fare del revisionismo fuori luogo.
E’ come se Diliberto dicesse che chi ha militato nelle Brigate Rosse va ricordato come un ragazzone che credeva fermamente in quello che faceva…e che fa anche un po’ tenerezza.
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Okkio Rudy che quella gente può fare di questo sordo e grigio blog un bivacco di manipoli (cit. http://www.roberto-crosio.net/DIDATTICA_IN_RETE/Mussolini_bivacco.htm )
Revisionismo storico. Nulla di nuovo.
Se quell’ominicchio di Violante (PD!) avesse evitato qualche anno fa di “aprire” ai repubblichini, forse il buffone fotografato qua sopra non si sarebbe azzardato a farneticare ieri.
chi crede di dover giustificare il periodo storico a cui ci si riferisce dovrebbe sapere che non se ne rammenta più nessuno, nemmeno sui libri di scuola, la difesa della patria ormai si fa in borsa, nel barile, con i mutui, i precari, i cassintegrati ecc… fare il nostalgico a che serve?
A.
A distrarre l’opinione pubblica da borsa, barile, mutui, precari, cassintegrati ecc…
E’ una doppia canagliata!
Ma povero La Russa…. per me avete frainteso le sue parole…ma lasciamolo lavorare in pace questo brav’uomo…!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Baci a tutti….
A proposito di Fascismo, Leggi Razziali e connessioni col movimento ambientalista italiano.
Alessandro Ghigi (1875-1970) è considerato il padre dell’ecologismo italiano. Il presidente onorario del Wwf Fulco Pratesi ha definito Ghigi come “l’antesignano di ogni organizzazione della natura nel nostro paese”. Si tratta perciò di un padre dell’ideologia ambientalistica italiana. Pochi sanno però che Alessandro Ghigi è stato anche un razzista caparbio, vicepresidente della Società Italiana di Genetica ed Eugenetica (SIGE), che ha partecipato ai congressi internazionali delle società eugenetiche, che ha scritto libri disprezzando ebrei, neri ed altre etnie, che ha firmato il Manifesto della Razza del fascismo nel 1938 con cui ebbe inizio la discriminazione degli ebrei in Italia. Basta scavare un po’ dietro la facciata rispettabile di Ghigi per trovare notizie inquietanti, talvolta rimosse dalle biografie ufficiali. Nel suo libro “Problemi biologici della razza e del meticciato” (Zanichelli, Bologna, 1939), Ghigi descrive il tema delle degenerazioni causato dall’incrocio con razze nere che sarebbero “evolutivamente inferiori e geneticamente incompatibili”. Nel 1959, dopo alcune esperienze di carattere locale, Ghigi diede vita alla Federazione Nazionale Pro Natura. Nella Carta di Forlì (1973-1981) Pro Natura precisa tutti i fondamenti di quello che negli anni che seguirono è stato il programma di tutte le associazioni ambientalistiche italiane. In pratica vi si sostiene che un aumento dei livelli di vita è da evitare perchè danneggia la natura.
Approfondimenti nel mio blog
Ambientalismo di Razza
Quindi?
Sono ignorante, ma non me ne vanto, pero’ cosa c’entra l’ambientalismo con la russa? alemanno, la russa non vedevano l’ora d’avere un palco per esternare, oppure si dice starnazzare, ma? fate voi. Ciao belli
Era solo il pretesto per mettere il link al sito, lasciatelo in pace…