Quello che voglio fare non è un trattato politico di apologia al socialismo, anche perchè credo che concettualmente il socialismo (così come il comunismo) non abbiamo bisogno di apologia visto che le colpe non derivano dalle idee che hanno acceso il movimento ma dagli scellerati che nella storia le hanno messe in pratica.
Beh dicevo, uno dei capisaldi del socialismo è un uso assennato degli oggetti, qualunque essi siano, attraverso la condivisione degli stessi per esempio (oggi va di moda il “car sharing” che ha tanto di socialista).
A Ferrara esiste un perfetto esempio di socialismo reale che vive e prospera nella società di tutti giorni e nella vita di tutti, ed anche se una volta era sicuramente più funzionale a livello (si stava meglio quando si stava peggio…) continua ad essere un moto quasi perfetto di condivisione dei beni in base alle proprie necessità.
A Ferrara dicevo, esiste un servizio di biciclette pubbliche, ovvero si prende la bici di cui si ha bisogno in un punto prestabilito, la si usa e la si lascia in un altro punto prestabilito, ma come si nota ci sono due vincoli scomodi che implementano la voglia di proprietà della bici stessa, ovvero il fatto che all’inizio ed alla fine del viaggio la bici debba stare in un posto preciso che sicuramente non sarà mai quello dove siamo noi.
Ricordo che quando andavo a scuola la cosa era diversa: tutti gli studenti (o molti) arrivavano in città in treno, prendevano un velocipide alla stazione ed arrivavano a scuola. Quando era ora di uscire e tornare in stazione cercavano la bicicletta con la quale erano arrivati e se non la trovavano perchè rubata, ne prendevano un’altra e tornavano a prendere il treno, lasciando quella appena rubata in stazione a Ferrara e rendendo la stessa un enorme deposito di bici gratis.
Risultato: nessuno possedeva una bici ma tutti avevano una bici!
Il circolo era virtuoso: raggiunta una “massa critica” di bici tale da non lasciare più nessuno sguarnito delle stesse, non aveva pià senso comprarne una con il rischio che la rubassero ed il patema d’animo continuo, ma era sufficiente prenderne una del popolo (tipo popolo delle libertà) e andarci dove si doveva, per poi prendere un’altra.
Unico inconveniente del sistema era che se uscivi per ultimo, sia dalla stazione che da scuola, rischiavi di non trovare una bici, ma il problema non era poi grave considerando che la bici che non trovavi non era la tua e non avevi perso nulla.
A me una volta la rubarono la bicicletta, proprio davanti alla scuola, e la ritrovai in stazione che raggiunsi rubando una bici, la quale rimase in stazione… capito il concetto? Bene, adesso vado a rubare una bici, se non torno vuol dire che qualcuno non ha letto il mio post e mi ha troncato di mazzate.
anche a torino abbiamo il bike sharing! aspetto però con ansia il “girlfriend sharing”
Voglio venire a vivere a Ferrara! :D
@ davide licordari:
io sono in attesa… speriamo in una giunta alternativa che ci creda quanto noi :D
@ martina_n88:
ma vieni fragola!
A 18 anni ho passato una bellissima vacanza a Giulianova. Ero io, la mia ragazza del tempo, sua sorella, il ragazzo della sorella.
Mi ricordo che eravamo in un camping.
Io e il ragazzo della sorella.
Le due bastarde erano in hotel con i genitori, un hotel lontanissimo, tanto che avevamo preso l’andazzo di rubare bici per spostarci da A a B. A una, sgangheratissima, mi ci ero affezionato. Era comoda, la lasciavo a terra davanti alla tenda e la trovavo sempre più distrutta, ma scattante.
Come ci rimasi male quando non la trovai più.
In seguito, una volta che non trovavamo bici da prendere in prestito, abbiamo visto una macchina parcheggiata con le chiavi inserite nel cruscotto. Chissà come sarebbe finita…
@ Matteo Bianconi:
bianconi basta con queste posticce ed inverosimili storie di te e fantomatiche ragazze. prendi coraggio e fai il tuo “venendo fuori”
Matteo Bianconi ha scritto:
ma guarda un po’!?
@ s.liston:
HAHAHA hai stanato il Bianconi :D
Matteo Bianconi ha scritto:
vè!!! come telma e luoise.
se l’apologia di scocialismo è applicata alla Graziella, la massa critica la raggiunge il Graziano?
“… no fermo Graziano dove vai con li fucile?
fermo Graziano è il socialismo reale.
No graziano, mi dispiace, la graziella è di tutti, le corna sono tue, mi dispiace si vede che non si era raggiunta la massa critica.”
(cit. J3M)
@ jack 3 mani:
si si certo, come no… certo….
@ s.liston:
@ jack 3 mani:
@ Rudy Bandiera:
Ahahahahah! Bastardi!